Partnership Pubblico Private per servizi intelligenti. L’esperienza di Poste italiane.
A Smart City Exhibition il 30 ottobre scorso si è tenuto il convegno "La sostenibilità economica delle smart city: soluzioni innovative per lo sviluppo locale" durante il quale sono stati presentati ed analizzati esperienze e modelli di "finanziamento" dei servizi intelligenti.
Alessandro Leonardi, responsabile del progetto Smart City di Poste italiane ha presentato il modello "reti amiche" attraverso cui il cittadino vede moltiplicare i punti di contatto con la amministrazione.
21 Novembre 2012
Tommaso Del Lungo
A Smart City Exhibition il 30 ottobre scorso si è tenuto il convegno "La sostenibilità economica delle smart city: soluzioni innovative per lo sviluppo locale" durante il quale sono stati presentati ed analizzati esperienze e modelli di "finanziamento" dei servizi intelligenti. in un momento di tagli e riduzione della spesa si aprono nuovi spazi per le partnership tra pubblico e privato.
Alessandro Leonardi, responsabile del progetto Smart City di Poste italiane ha presentato il modello "reti amiche" attraverso cui il cittadino vede moltiplicare i punti di contatto con la amministrazione.
In questo modello – a costo zero per l’amministrazione – alcuni servizi avanzati possono essere remunerati al privato attraverso un piccolo costo per il cittadino (2,50 €), mentre per il pubblico, che delega una serie di servizi non fondamentali, si liberano risorse che permettono un miglior servizio ai cittadini.
Ecco l’intervista realizzata al termine del convegno.