Patto del Battistero – Agenda Digitale di Biella

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Azzeramento del divario digitale, aumento dell’uso del commercio elettronico e dei servizi, inclusione digitale di massa, partecipazione dei cittadini alla vita della comunità: tutto questo e altro è il Patto, selezionato tra i progetti finalisti del premio Agenda Digitale 2017

10 Aprile 2018

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redazione

L’idea di utilizzare la digitalizzazione come motore di innovazione e di realizzare una smart community per migliorare la vita dei cittadini è alla base del progetto “Patto del Battistero”, nato nel 2015 per volontà del Comune di Biella.
Il Patto ha avuto inizio con un accordo quadro per l’attuazione dell’Agenda Digitale di Biella 2015-2020 e si scompone in diverse azioni: dal lancio dei laboratori di condivisione delle idee progettuali con i cittadini all’attività di formazione per l’azzeramento del digital divide, dal rafforzamento dei servizi online per attuare la digitalizzazione della PA alla realizzazione dell’ eGovernment, dall’inclusione digitale di massa all’aumento dell’uso del commercio elettronico (la provincia di Biella è già tra le prime in Italia).
Il progetto è in carico all’Assessorato all’innovazione tecnologica che coordina il sistema di governance pubblico-privato e il raggiungimento degli obiettivi che derivano dalla strategia Europa 2020.

Punti qualificanti del progetto sono i laboratori di coprogettazione dove i cittadini (al momento circa 80 tra esperti, semplici cittadini e rappresentanti delle associazioni) partecipano attivamente all’analisi dei requisiti e al controllo di qualità dei risultati. L’organizzazione aperta ha favorito il crearsi spontaneo di gruppi di lavoro, due dei quali hanno prodotto il progetto pilota di inclusione digitale e le linee guida per la realizzazione del portale Opendata territoriale.

Le iniziative più significative nate all’interno del progetto sono: #dilloaBiella, sbarco della PA biellese sui social network; #makeBiella, i laboratori di coprogettazione con cittadini e Istituzioni; #segnalaloaBiella, la customer care come filo diretto tra cittadini e amministrazione; #innamoratidelbiellese, l’hastag lanciato per promuovere l’indotto turistico con il marketing digitale; #Biellalavoro, i laboratori per sviluppare strumenti e competenze digitali per l’occupabilità; #Biellacasadivetro che espone in forma fruibile tutti i dati delle PA; #Biellaservizi per razionalizzare i servizi on line, come identità digitale e pagamenti; #connettiBiella per connettere le scuole, migliorare il WiFi e azzerare il divario digitale; #Biellainclude per l’inclusione digitale e sociale; #finanziaBiella per costituire un ufficio finanziamenti territoriale; #Biellaeccelle per aiutare l’economia del territorio e attrarre insediamenti produttivi.

I singoli partner del Patto aderiscono ciascuno ad una o più azioni facendosi parti attive. In osservanza del principio di accountability, tutte le azioni vengono registrate su un piano operativo, aggiornato ogni sei mesi.

Entità dell’investimento realizzato
La programmazione finanziaria prevede oltre 800.000 euro investiti in risorse proprie nel triennio 2016-2018, di cui circa il 50% in risorse finanziarie, il 30% in risorse umane e il restante in risorse strumentali, ridistribuite in maniera paritaria tra: inclusione digitale (#Biellainclude), infrastrutture (#connettiBiella), servizi e opendata (#Biellaservizi, #Biellacasadivetro) e le restanti azioni. A queste risorse si sommano quelle reperite dal servizio #finanziaBiella. I laboratori territoriali di occupabilità (#Biellalavoro) sono stati finanziati con 750.000 euro veicolati dal MIUR (L. 13.7.2015 n.107 “La buona scuola”).

Rilevanza e replicabilità della soluzione
Il Patto rimane aperto a nuove adesioni tramite avviso pubblico indetto dal Comune di Biella e il modello è replicabile in qualsiasi territorio.

Benefici ottenuti
Ogni azione è costantemente monitorata dal comitato di coordinamento dell’accordo quadro di programma dell’agenda digitale di Biella 2014/2020. Si riportano alcuni significativi risultati per:

  • Competenze digitali. Formazione di primo livello di oltre 300 cittadini over55 e 400 aziende.
  • Dialogo con la PA. Sbarcati sui social network diversi enti, Comune, CCIAA.
  • Opendata. In realizzazione un cruscotto per l’accesso a tutti i dati degli enti pubblici.
  • Divario digitale. Razionalizzati i contratti di connettività delle scuole (risparmio di oltre il 50% e banda quintuplicata), connessi in fibra gran parte degli edifici pubblici, liberalizzato il WiFi.

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