Piemonte a zero digital divide
La banda larga arriverà anche nei 192 Comuni piemontesi che ne sono ancora sprovvisti grazie ad un accordo di programma che verrà siglato dalla Regione con il ministero dello Sviluppo economico.
10 Marzo 2010
Redazione FORUM PA
La banda larga arriverà anche nei 192 Comuni piemontesi che ne sono ancora sprovvisti grazie ad un accordo di programma che verrà siglato dalla Regione con il ministero dello Sviluppo economico.
Il documento, approvato l’8 marzo dalla Giunta regionale su proposta della presidente e degli assessori all’Agricoltura e all’Innovazione, comporta un onere economico di 14.748.000, coperti per 6 milioni dal Ministero, per 7.290.000 dalla Regione con i fondi del Programma di sviluppo rurale del Piemonte 2007-2013 e per i rimanenti 1.458.000 con il relativo gettito Iva.
Entro tre mesi dalla firma saranno individuati i territori su cui intervenire e le modalità di esecuzione degli interventi, per la cui realizzazione ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2015. L’obiettivo è di abilitare la diffusione dell’offerta di connettività a 20 Mbit/s.
Attualmente in Piemonte esiste un livello di copertura tale da garantire la connessione a banda larga di tipo terrestre (ovvero su infrastrutture a terra) a 1.155 Comuni su 1.206. Per lo sviluppo della rete sono necessari investimenti infrastrutturali, soprattutto in fibra ottica, nelle aree svantaggiate. Attualmente, il 3,1 per cento della popolazione risulta afflitta da “divario digitale”. Nell’ambito del Piano regionale per lo sviluppo della banda larga (Programma Wi-Pie), sono già stati realizzati interventi infrastrutturali per un valore complessivo di 30 milioni di euro: si tratta di una dorsale multiservizio in fibra ottica che permette l’accesso a pubbliche amministrazioni, cittadini, imprese, atenei e mondo della ricerca (per un totale di 11 nodi di accesso localizzati in punti strategici del territorio e circa 900 chilometri di fibra ottica) e di un’infrastruttura in fibra ottica di 770 chilometri per diffondere capillarmente l’opportunità di accesso alla banda larga mediante la realizzazione di dorsali che, partendo dai capoluoghi di provincia, si sviluppano verso le aree periferiche di ciascun territorio provinciale. A fianco delle tradizionali soluzioni basate sulla rete telefonica, si è affermata una copertura a banda larga da parte di operatori senza fili, che ormai, sia per territorio coperto che per capacità offerta, è divenuta una valida e importante alternativa all’Adsl, specialmente nelle aree rurali. La combinazione delle due soluzioni ha portato le percentuali di utilizzo della banda larga in Piemonte al 45,5 per cento per le famiglie ed a 90,1 per cento per le imprese (a livello nazionale, la media è del 31 per cento per le famiglie e dell’81 per cento per le imprese).
FONTE: Regione Piemonte