PNRR e transizione ecologica: la strategia del MiTE e le opportunità per enti locali e imprese

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Il 37% delle risorse previste per il Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà impegnato per investire su progetti di lotta al cambiamento climatico, decarbonizzazione e sviluppo dell’economia circolare. Per analizzare questa strategia nel suo complesso, dalle riforme attivate alle principali misure e azioni già intraprese, ma soprattutto per facilitare il dialogo tra i diversi soggetti coinvolti, FPA organizza insieme al Ministero della Transizione ecologica (MiTE) un ciclo di appuntamenti che vedrà un focus particolare sui bandi aperti e le opportunità per enti locali e imprese. Si parte il 10 marzo con il primo evento, online e gratuito

3 Marzo 2022

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Photo by Josh Power on Unsplash - https://unsplash.com/photos/Vd1Kozoez5g

Il green è un colore che tinge trasversalmente le diverse Missioni del PNRR, essendo la sostenibilità, insieme alla digitalizzazione, uno dei due “fari” che dovranno guidare la ripresa e il progetto di futuro nei Paesi dell’Unione Europea. Il 37% delle risorse previste per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che vale in tutto 191,5 miliardi di euro, sarà impegnato per investire su progetti di lotta al cambiamento climatico, decarbonizzazione e sviluppo dell’economia circolare. Si tratta di obiettivi ambiziosi tracciati dall’Agenda ONU 2030, dall’Accordo di Parigi e dall’European Green Deal. Il Ministero della Transizione ecologica (MiTE) è quindi un soggetto centrale per la realizzazione del Piano e, naturalmente, la Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, che vale 59,47 miliardi di euro, è quella in cui sono compresi la maggior parte degli investimenti e delle riforme a suo carico. Ma non è l’unica, importanti azioni sono previste anche nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” (che vede un totale di 40,32 miliardi di euro) e nella Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (25,40 miliardi).

Per analizzare questa strategia nel suo complesso, dalle riforme attivate alle principali misure e azioni già intraprese, FPA organizza insieme al MiTE un ciclo di appuntamenti con l’obiettivo di promuovere e facilitare il dialogo tra i diversi soggetti coinvolti. Un’iniziativa che si colloca pienamente nel percorso tracciato da FPA per lavorare a supporto del PNRR tramite l’ascolto dei territori, il confronto su buone pratiche e strumenti attivati, la comunicazione verso i cittadini e gli altri portatori di interesse su obiettivi e risultati del Piano, la formazione e l’accompagnamento sui temi centrali dell’innovazione. Una tappa centrale in questo percorso sarà, naturalmente il prossimo FORUM PA del 14-17 giugno, durante il quale si incontreranno i diversi protagonisti della ripartenza del paese: soggetti con funzioni di programmazione, coordinamento e controllo del PNRR, enti pubblici con compiti di attuazione e grandi aziende private che investono e investiranno in Italia nei prossimi anni.

Il percorso avviato con il MiTE si colloca, quindi, in questo solco e si concretizza in tre appuntamenti online, aperti a tutti (basta iscriversi dalla pagina dei singoli eventi), per far conoscere le misure messe in campo, il cui successo è legato naturalmente alla capacità degli enti territoriali e delle imprese di sfruttare questa occasione.

PNRR e transizione ecologica: un percorso di approfondimento

Focus su economia circolare

Il primo appuntamento, in programma il 10 marzo e per il quale sono già aperte le iscrizioni, è dedicato al tema dell’economia circolare nel PNRR e alle opportunità per Enti locali e imprese.

La strategia del MiTE per l’economia circolare fa riferimento alla “Missione 2: Componente 1 Economia circolare e agricoltura sostenibile” del PNRR. In particolare, la Misura 1 prevede un Investimento da 1,5 miliardi di euro riservato a comuni e imprese pubbliche, per la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti. Questo punta a realizzare una gestione dei rifiuti urbani più efficace ed efficiente attraverso interventi per il potenziamento e la digitalizzazione della raccolta differenziata, nonché la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Un secondo Investimento da 600 milioni è destinato alle imprese, per i cosiddetti progetti “faro” di economia circolare, progetti flagship altamente innovativi per il trattamento e il riciclo dei rifiuti provenienti dalle filiere strategiche individuate nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare varato dall’UE: RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici e pale eoliche), carta e cartone, plastiche, tessili.

Il 60% di queste risorse è destinato alle Regioni del Centro e del Sud Italia (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e ci sono meno di cinque anni per realizzare i progetti, entro giugno 2026. Un obiettivo centrale è quindi anche quello di colmare i divari territoriali sulla dotazione impiantistica nel paese per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.

Per entrambi gli Investimenti, il MiTE ha pubblicato i criteri di selezione per i progetti (con i DM 396 e 397 del 28 settembre 2021) e i singoli Avvisi finalizzati alla selezione e al successivo finanziamento delle Proposte che arriveranno. Inoltre i termini per la presentazione delle domande, inizialmente fissati a metà febbraio, sono stati prorogati di un mese e vanno ora dal 16 al 23 marzo, a seconda della linea di intervento. La proroga è stata decisa dal MiTE per favorire una maggiore partecipazione delle aziende e delle Pubbliche amministrazioni del Sud ai bandi: all’11 febbraio erano 1.400 le domande presentate, per 1.600 milioni di euro sui 2.100 disponibili, ma sono ancora poche le richieste di finanziamenti dal Mezzogiorno, dove invece le strutture per il trattamento e il riciclo dei rifiuti sono particolarmente carenti.

Nell’appuntamento del 10 marzo approfondiremo, quindi, la strategia per l’economia circolare nell’ambito del PNRR e vedremo tutte le opportunità di finanziamento e le modalità di partecipazione ai bandi. Interverranno per il MiTE Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile, e Paolo D’Aprile, Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR. Previsti gli interventi di Giordano Colarullo, Direttore Generale Utilitalia; Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici di INVITALIA; Marco Ravazzolo, Dirigente Area Politiche Industriali di Confindustria e Luca Ruini, Presidente di CONAI. Modera Maria Ludovica Agrò, Responsabile scientifico FPA per l’attuazione del PNRR.

Focus su riforme, dissesto idrogeologico, acqua e bonifiche

Gli altri due appuntamenti del percorso organizzato da FPA e MiTE approfondiranno le diverse Riforme legate al PNRR e altri step e bandi previsti per i prossimi mesi.

Il Ministero della Transizione ecologica deve conseguire entro giugno prossimo 11 obiettivi del PNRR (4 investimenti e 7 riforme) e ha già annunciato che nel prossimo semestre saranno avviate procedure e bandi per 10 miliardi di euro: sviluppo agrivoltaico (1,1 miliardi), promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo (2,2), sviluppo del biometano (1,92), rafforzamento smart grid (3,61), interventi su resilienza climatica reti (0,5), sviluppo di sistemi di teleriscaldamento (0,2), tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (0,33). Questi si aggiungeranno quindi ai bandi già lanciati per 2,5 miliardi: quelli già citati per 2,1 miliardi (impianti di gestione rifiuti e progetti “faro” di economia circolare (0,6 miliardi), isole verdi (0,2), interventi per la sostenibilità ambientale dei porti (0,27).

La prima milestone da conseguire a marzo, è il Decreto ministeriale per la digitalizzazione dei parchi, già pronto in bozza. Entro il 30 giugno 2022, il MiTE deve poi adottare la Strategia nazionale per l’economia circolare e approvare il Piano per il sostegno degli enti locali. Ci sono poi fondi per cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali e 160 milioni per ricerca e sviluppo sull’idrogeno. È prevista l’entrata in vigore di incentivi fiscali a sostegno della produzione e del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti.

Altre riforme sono quella sulla semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico e contro il dissesto idrogeologico, e misure per facilitare la gestione dei servizi idrici integrati. È previsto al 30 giugno anche il varo del programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Infine, 450 milioni sono destinati alla produzione di nuovi elettrolizzatori per l’idrogeno verde.

Nelle prossime settimane vi aggiorneremo su date e programma del secondo e terzo webinar organizzato con il MiTE, nel frattempo vi diamo appuntamento al 10 marzo

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