PNRR: un’opportunità unica per innovare nella Pubblica Amministrazione
Digitalizzazione della PA, inclusione, salute e parità di genere, sono temi che potrebbero fare davvero la differenza nei prossimi anni in termini di innovazione, sviluppo e sostenibilità del nostro Paese. In altre parole, sono chiavi centrali per la ripartenza e non a caso trovano grande spazio nel PNRR. Ma come mettere a frutto l’opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza? Ecco un focus a cura di Mercer
11 Ottobre 2021
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è un’opportunità unica per il Paese, sia per la Pubblica Amministrazione che per gli enti a partecipazione pubblica. Il percorso è stato definito, con obiettivi che, una volta raggiunti, potranno davvero cambiare il volto dell’amministrazione pubblica. Siamo consapevoli che nel 2026 l’Italia dovrà rendicontare non rispetto alle procedure applicate, ma rispetto ai risultati ottenuti, non si tratterà quindi di una valutazione meramente formale ma si daranno i voti a quanto sarà stato realmente realizzato e all’impatto che avrà avuto sullo sviluppo del Paese. Perché il fulcro del PNRR non è spendere tutte le risorse, ma farlo bene per ripartire dopo lo choc pandemico, e i fondi verranno elargiti sulla base del raggiungimento di precisi target (obiettivi) e del rispetto delle milestones (traguardi) definiti nel Piano. I fondi verranno erogati in base allo stato di avanzamento dei lavori e già quest’anno sarà cruciale per dimostrare la nostra capacità di mettere a terra i progetti: entro il 2021 devono essere approvate 27 riforme, realizzati 24 investimenti e 51 obiettivi. A che punto siamo? Al momento – come riporta una informativa al Consiglio dei ministri effettuata dal sottosegretario alla presidenza, Roberto Garofoli, e dal ministro dell’Economia, Daniele Franco – gli obiettivi centrati sono 13 su 51 (ricordiamo che è imperativo, per ricevere tutti i fondi europei, rispettare i 51 obiettivi del 2021 indicati nel Piano), gli investimenti fatti sono cinque e le riforme approvate sono otto.
Gli obiettivi del PNRR: le priorità strategiche
Insomma, la strada è ancora lunga e occorre la collaborazione di tutti, dal pubblico al privato, al mondo della consulenza. Perché se gli obiettivi sono sfidanti, si tratta di temi che non possiamo più rimandare: digitalizzazione della PA, inclusione, salute e parità di genere, sono solo alcuni dei temi in primo piano e che potrebbero riconsegnarci un Paese rinnovato profondamente nei prossimi anni in termini di innovazione, sviluppo e sostenibilità. “Dobbiamo imparare dal passato e concentrarci su alcune priorità strategiche”, ha detto Marco Valerio Morelli, amministratore delegato della società di consulenza internazionale Mercer Italia, nonché presidente di Confindustria Assoconsult, in un’intervista del maggio scorso, rilasciata a Forbes Leader e andata in onda sul canale 511 di Sky. Tra le priorità citate da Morelli nell’intervista, la transizione energetica, la digitalizzazione dei processi, l’occupazione giovanile e femminile e l’inclusione. Ma soprattutto le competenze, sia nel pubblico che nel privato, che si esprimono anche con un nuovo approccio “ibrido” al mondo del lavoro.
La PA centrale e locale non è ancora molto abituata a lavorare su progetti e questo è un grosso limite. Inoltre, sempre parlando di competenze, in Italia siamo molto arretrati sullo sviluppo delle competenze STEM, che sono fondamentali per il mondo in cui stiamo già vivendo e per avere a disposizione competenze che saranno e sono già cruciali per il mercato del lavoro. Ecco che il PNRR potrebbe dare una grande spinta al tema competenze, a partire da scuola e università (centrale la proposta di riforma degli istituti tecnico professionali) per arrivare al mondo del lavoro pubblico e privato.
PNRR: come sfruttare le opportunità correlate
In questo contesto grande importanza assume il tema dell’accompagnamento per individuare e comprendere le azioni da avviare per cogliere le opportunità connesse al PNRR: è quello che fa Mercer – leader globale nella consulenza per lo sviluppo e l’organizzazione del Capitale Umano, per i servizi attuariali, previdenziali e per gli investimenti istituzionali – mettendo a disposizione delle amministrazioni pubbliche la propria esperienza nella realizzazione di progetti innovativi e di valore per l’organizzazione stessa e la collettività.
Mercer innesta i propri servizi di accompagnamento per la realizzazione del PNRR in particolare sul tema della selezione del personale, valutazione delle competenze, valorizzazione delle persone; upskilling e reskilling; riduzione del divario di genere.
I servizi di Mercer per la Pubblica Amministrazione
Per citare solo alcuni servizi tra quelli più strettamente connessi al mondo della PA:
- Piano strategico delle risorse umane: attraverso lo Strategic Workforce Planning, Mercer aiuta la PA a creare piani strutturati, solidi, ancorati agli obiettivi del PNRR e monitorabili;
- People experience: ridurre il digital gap delle Pubbliche Amministrazioni, attraverso la creazione di roadmap per lo sviluppo cloud e l’implementazione di sistemi evoluti di gestione e sviluppo delle persone.
- Modelli di incentivazione a supporto del PNRR: implementazione di piani di incentivazione volti a supportare le Pubbliche Amministrazioni (centrali e locali) nell’attuare le azioni e i programmi di trasformazione attesi dal PNRR.
- Valutazione dei ruoli: il modello Mercer IPE di valutazione dei ruoli può supportare nella gestione strutturata del valore dei ruoli e nell’adozione di meccanismi di efficace valorizzazione dei profili professionali strategici per le Pubbliche Amministrazioni.
- Analisi dei rischi legati alla persona, per la definizione di politiche di welfare e servizi che accrescano il livello di caring sulle persone e favoriscano la crescita etica delle organizzazioni
- Definizione nuovi modelli di leadership nella dirigenza sanitaria, per consentire la creazione di nuovi sistemi di valorizzazione del merito e certificazione delle competenze che consentano l’innovazione dei modelli di servizio del SSN
- Supporto delle organizzazioni nella valutazione del livello di maturità sui temi di Diversity, Equity ed Inclusion, sfruttando piattaforme digitali e analytics volti a misurare le tre dimensioni: Rappresentatività, Equità e Inclusione
- Identificazione dei piani di sviluppo, correzione e accelerazione per ridurre l’inclusion gap (es. ridurre il gender gap), disegnando un percorso di accompagnamento che agisca su più dimensioni (leadership, carriere, sistemi di incentivazione, etc.)
Scopri tutti i servizi legati ad alcune aree di attività identificate dal PNRR e richiedi maggiori informazioni
Questo è un articolo sponsorizzato da Mercer (NdR)