PON Metro 2014-2020, agenda digitale: azioni, numeri e casi di successo
Nel periodo di programmazione 2014-2020 il PON Metro, asse 1 Agenda digitale metropolitana, ha avuto l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi, attraverso la digitalizzazione dei processi amministrativi e la piena interoperabilità tra le piattaforme. I progetti innovativi realizzati hanno contribuito a migliorare la qualità della vita dei cittadini, come il sistema di monitoraggio del rischio idrogeologico a Genova e la piattaforma multicanale per i cittadini a Venezia. Il Programma Operativo Nazionale Città Medie Sud 2021-2027 rappresenta un’evoluzione del PON Metro, con l’obiettivo di creare una smart city sostenibile attraverso l’utilizzo delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, il machine learning e la blockchain. La partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese sarà fondamentale per una digitalizzazione diffusa e inclusiva
30 Novembre 2023
Redazione FPA
Alla base dell’attuale processo di digitalizzazione del contesto urbano c’è il modello di sviluppo “smart city”, luogo in cui le tradizionali reti e i servizi vengono ottimizzati attraverso l’impiego delle tecnologie digitali e delle telecomunicazioni, a vantaggio di tutti i city user: abitanti, organizzazioni pubbliche e private. Il concetto di smart city si estende oltre i confini tecnologici, presentando un approccio più ampio, in evoluzione verso uno stile di vita sostenibile che soddisfi le esigenze quotidiane in ambito lavorativo, sociale, produttivo, sostenendo un più efficace rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione. Una città intelligente va oltre l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre le emissioni. La gestione “intelligente” dei servizi della pubblica amministrazione è necessaria per tutte le funzioni di sviluppo urbano, dai trasporti all’approvvigionamento idrico, alle infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti, nonché per l’efficientamento energetico degli edifici, per la pubblica illuminazione, per garantire il diritto alla salute e supportare le categorie dei più fragili attraverso azioni di inclusione e innovazione sociale.
PON Metro 2014-2020, Agenda digitale: obiettivi e azioni
Nel periodo di programmazione 2014-2020 l’Asse 1 del Programma Agenda digitale metropolitana, in coerenza con il paradigma smart city, ha avuto l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi per residenti e utilizzatori attraverso la loro piena digitalizzazione in specifiche aree tematiche: assistenza e sostegno sociale; edilizia; cultura e tempo libero; lavoro e formazione; tributi locali; ambiente e territorio; lavori pubblici. In particolare, l’azione si è concentrata sullo sviluppo dei servizi digitali mediante l’attivazione di nuove piattaforme, ove necessario, e la valorizzazione e l’integrazione degli asset tecnologici esistenti, in compatibilità con gli standard nazionali.
Gli interventi compresi nelle azioni del Programma in ambito digitale, in sinergia con le linee guida della politica nazionale ed europea, sono stati finalizzati alla digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili, il supporto all’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), il sostegno alla loro applicazione per l’e‐learning, l’e‐inclusione, l’e‐culture, l’e‐health e l’e‐government.
Per maggiore chiarezza, il Programma non si occupa invece di potenziare le reti di banda larga e ultra-larga, che sono oggetto di altre strategie di programmazione secondo l’Accordo di Partenariato, e non attua direttamente azioni per stimolare la domanda da parte dei cittadini (che rientrano in un quadro di azioni ad hoc della Strategia nazionale).
Il fine ultimo degli interventi, dunque, è accrescere la diffusione e qualità dei servizi erogati on-line dalla pubblica amministrazione e promuovere sistemi pienamente interoperabili da parte dei Comuni, contribuendo allo switch-off analogico e alla diffusione del principio Digital First, favorendo una nuova centralità degli enti locali nella gestione di servizi di interesse di cittadini e imprese, consentendo un’integrazione dei flussi informativi tra gli enti territoriali delle città metropolitane, con una impalcatura tecnologica uniforme per i servizi urbani della smart city su tutto il territorio nazionale.
Partendo da una stima di 584 città già impegnate nello sviluppo di servizi digitali integrati, il PON Metro ha inteso aumentare al 70% il numero di Comuni delle Città metropolitane che offrono servizi completamente interattivi e almeno al 50% la percentuale di popolazione che utilizza internet per comunicare privatamente con la PA e con i fornitori di servizi pubblici.
Gli interventi pianificati tutti avviati e in fase conclusiva, comprendenti le risorse aggiuntive del React Eu sono 176, per una dotazione finanziaria di oltre 230milioni di euro.
Tra le chiavi di successo del PON Metro: l’approccio cooperativo tra i diversi soggetti istituzionali tramite azioni di coprogettazione e collaborazione tra i vari soggetti coinvolti. La costruzione condivisa dei Piani operativi delle Autorità Urbane, attraverso un percorso con l’Autorità di Gestione ha garantito l’allineamento e l’integrazione tra gli obiettivi generali e trasversali rispetto alla scala nazionale e alle priorità delle città. La progettazione condivisa ha consentito una cooperazione verticale tra i diversi livelli istituzionali e orizzontale tra le città ed i comuni di cintura, con iniziative sviluppate tra i diversi comuni dell’area per la realizzazione di sistemi unici integrati.
Nella programmazione che si sta concludendo le pubbliche amministrazioni hanno appreso una metodologia di lavoro condiviso che risulta fondamentale nel processo di transizione digitale e in termini di output può essere così evidenziato:
- rete di relazione tra i diversi attori istituzionali locali, regionali e nazionali
- visione organizzativa e strategica
- lettura unitaria del sistema digitale di città metropolitana
- pianificazione digitale di area vasta
- omogeneità di servizi messi a disposizione della cittadinanza
- avvio del processo di efficientamento dei numerosi servizi erogati a livello locale
- qualità dei servizi digitali fruibili su scala territoriale ampia
- ottimizzazione della spesa pubblica
PON Metro 2014-2020, Agenda digitale: l’occasione del React EU
Il PON Metro coglie l’opportunità di accedere e utilizzare ulteriori e importanti risorse finanziarie destinate alla ripresa per la coesione dei territori d’Europa, previste nell’ambito del Next Generation EU e definite nella quota italiana del ReactEU, pacchetto di finanziamenti erogati per i Programmi di politica di coesione esistenti. Per accedere alle risorse disponibili è stata necessaria una modifica al Programma, risultato di un attento e veloce lavoro di confronto tra le città metropolitane e lo staff dell’Autorità di Gestione, a seguito del quale sono state pianificate risorse aggiuntive di €1.120.070.283,0. Le risorse supplementari da spendere entro il 31 dicembre 2023, sono pianificate su 3 nuovi Assi, tra questi in ambito digitale il Programma interviene oltre che con l’Asse 1, anche con l’Asse 6 – Ripresa verde, digitale e resiliente, su cui sono stati finanziati, tra gli altri, anche 40 interventi di digitalizzazione per quasi 62 milioni di euro per il contrasto all’emergenza Covid.
In una logica di smart city, l’azione sostiene interventi che, grazie alle tecnologie, contribuiscono alla costruzione di città più intelligenti, resilienti e sostenibili anche per le ricadute sulla qualità della vita e ambiente nei periodi di stress quali quelli generati dalla pandemia. In particolare, l’azione si è concentrata su soluzioni infrastrutturali informatiche funzionali, efficienti e sostenibili (piattaforme, risorse hardware, soluzioni software etc.), sia di abilitazione e rafforzamento di servizi di dematerializzazione, e-governemt, city intelligence monitoraggio ambientale e del micro-clima, e-culture, data management, health and city security.
PON Metro 2014-2020, Agenda digitale: casi di successo
Sono molti i progetti innovativi realizzati nell’ambito della Programmazione 2014-2020 in corso di chiusura, che grazie alle tecnologie digitali contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini che vivono nelle grandi città e nei comuni vicini.
Tra i tanti, l’intervento del Comune di Genova “Rischio idrogeologico, a Genova i sensori per il monitoraggio e l’informazione” che ha creato un sistema digitale per la rappresentazione in tempo reale dei dati meteo-idrogeologici derivanti dai sensori di misura presenti nel territorio della città metropolitana. Il progetto ha implementato un sistema digitale che da una parte raccoglie in tempo reale i dati, dall’altro consente una migliore gestione del rischio (idrogeologico e idraulico) a vantaggio delle amministrazioni locali e della popolazione.
Gli obiettivi specifici di intervento consistono quindi nella: realizzazione di un sistema digitale per rappresentare in tempo reale i dati e nella realizzazione di un modello digitale per l’integrazione e la restituzione dei dati, per ottimizzare la gestione del rischio meteorologico, idrogeologico ed idraulico sul territorio della Città Metropolitana.
Queste attività implementano un iniziale studio preliminare del territorio, l’elaborazione degli scenari di evento e della strumentazione preesistente, la progettazione e realizzazione delle integrazioni alle reti, la creazione di un modello di restituzione dei dati per arrivare poi alla diffusione del sistema fra gli stakeholders e verso la cittadinanza, condividendo il progetto con le istituzioni e gli enti coinvolti.
Invece, attraverso il progetto “DiMe: unico punto di accesso ai servizi per i cittadini veneziani” il Comune di Venezia ha creato una piattaforma multicanale per i cittadini chiamata DiMe, che permette la centralizzazione dei principali servizi comunali e delle società controllate o partecipate operanti nelle utilities. Questa piattaforma offre ai cittadini un unico punto di accesso tramite web, mobile o telefono a servizi personalizzati e coerenti con le proprie esigenze, grazie ad un’analisi e rielaborazione dei processi di erogazione che sta portando anche ad un nuovo modello organizzativo degli uffici pubblici coinvolti.
Il progetto ha previsto inoltre l’implementazione di un sistema di Citizen Relationship Management (CzRM) per comprendere meglio le esigenze e i comportamenti degli utenti, al fine di offrire un servizio personalizzato semplificando l’accesso ai servizi e migliorando l’efficienza della pubblica amministrazione.
Si prevede di estendere il progetto anche agli altri comuni dell’area metropolitana, in modo da allinearsi all’Agenda digitale metropolitana e contribuire all’open data e alla digitalizzazione delle procedure amministrative integrando sistemi di riconoscimento e pagamento. DiMe è stato riconosciuto tra le soluzioni e i progetti più unici e innovativi, orientati verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e verso l’innovazione per la resistenza, in grado quindi di aiutare le amministrazioni a rispondere e adattarsi alle emergenze attraverso la tecnologia, nell’ambito dell’iniziativa promossa da FPA e ASviS, “PA sostenibile e resiliente”.
Insieme ai progetti presentati dalla Regione Emilia-Romagna, Inail Puglia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Serrenti e azienda Gter di Genova, quello del Comune di Venezia ha ricevuto il “Premio PA sostenibile e resistente 2020“, nella giornata conclusiva diFORUM PA 2020 – Restart Italia, essendo stata valutata come un’iniziativa di eccellenza nell’ambito “Città, infrastrutture e capitale sociale”.
Il PN Metro Plus, le nuove sfide dell’Agenda digitale metropolitana
Il Programma Operativo Nazionale Città Medie Sud 2021-2027 nasce come naturale evoluzione del PON Metro 2014-2020, sia relativamente alle tematiche che agli approcci. Attraverso l’esperienza capitalizzata si intende transitare definitivamente verso un modello di smart city che si estenda oltre i confini tecnologici, presentando un approccio più ampio per uno stile di vita sostenibile.
Con la definizione degli interventi si intende cogliere le più recenti opportunità fornite dalle Ict: intelligenza artificiale, machine learning, blockchain, chatbox, open data, che stanno per modificare profondamente le modalità e gli ambiti di lavoro del personale della PA, oltre che la vita dei cittadini e delle imprese. Le azioni insisteranno con più decisione sulla partecipazione attiva e il coinvolgimento di cittadini e imprese, grazie anche alle nuove metodologie abilitate dalla tecnologie, in una logica di diffusione ed uso, ma anche di apprendimento continuo specie delle fasce più deboli della popolazione a forte rischio di divario digitale.
Per continuare a lavorare in maniera efficace è indispensabile puntare sull’innovazione e la semplificazione della macchina amministrativa, presupposto imprescindibile e driver fondamentale per una sempre più pervasiva digitalizzazione del territorio creando le condizioni per una sinergia a scala territoriale grazie ai finanziamenti PNRR.
La rubrica podcast “Città che cambiano”
Ascolta la prima puntata della rubrica podcast “Città che cambiano”, realizzata da FPA e PON Metro per raccontare con il contributo di esperti, amministratori e innovatori gli scenari evolutivi dell’innovazione urbana, tra progetti realizzati, risultati raggiunti e le sfide della nuova programmazione.
Questa uscita è dedicata all’Agenda digitale metropolitana e ne parliamo con Raffaele Gareri, Presidente del Comitato scientifico di Smart City Association Italy e Gianna Pinto, Esperta Agenda Digitale Urbana PON Metro.
In un precedente articolo, avevamo anticipato l’approccio multimediale del percorso editoriale pensato da FPA e PON Metro per illustrare le linee di azione della programmazione 14-20 e i risultati raggiunti sugli Assi: Agenda digitale, Sostenibilità e Inclusione sociale. Un percorso composto da articoli di approfondimento (questo che state leggendo è la prima uscita) e brevi talk in formato podcast, per restituire il complesso scenario della trasformazione urbana.