Progetto Comunweb: la collaborazione fa risparmiare 1,4 milioni e porta innovazione sui territori

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“Comunweb, la piattaforma open source che ha fatto risparmiare ai Comuni Trentini 1,4 milioni di euro in tre anni grazie a soluzioni tecnologiche avanzate e a un originale model-lo di governance, è pronta per la seconda fase: riuso e trasferibilità sui territori”. Così Gianni Dominici, Direttore ForumPA, a commento della Ricerca FPA sulla piattaforma sviluppata dal Consorzio dei Comuni Trentini e già utilizzata da 201 Enti.

26 Ottobre 2016

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Redazione FPA

Martedì 25 ottobre, sono stati presentati a Trento i risultati della Ricerca: “OBIETTIVO COMUNWEB: ottimizzare le risorse, generare valore. Da progetto tecnologico a modello di piattaforma territoriale”. Il lavoro, condotto da FPA tra marzo e settembre 2016, descrive nel dettaglio il progetto Comunweb, con particolare attenzione ai suoi elementi innovativi e maggiormente competitivi nel panorama italiano.

Oltre 200 enti locali aderenti, 2.500 amministratori coinvolti, 1.100 dipendenti attivi, 25.000 visitatori giornalieri: i numeri che descrivono Comunweb, progetto del Consorzio dei Comuni Trentini, nato nel 2012 come soluzione informatica omogenea per tutti gli enti interessati a un portale di comunicazione su piattaforma condivisa. Una piattaforma progettata per essere scalabile, riusabile e adattabile, sostenuta da un ecosistema collaborativo, un’innovativa architettura informativa e un apparato di dati, informazioni strutturate, con-tenuti e servizi orientati a costruire un nuovo dialogo tra amministrazioni e tra cittadini e PA, all’insegna della trasparenza, della collaborazione e della partecipazione civica e del risparmio economico, in piena compliance con la normativa vigente.

Secondo Gianni Dominici “dall’analisi condotta sulle singole componenti tecnologiche e sui processi di governance attivati, Comunweb si posiziona come un modello di piattaforma territoriale esportabile su scala nazionale, in stretto collegamento con le esigenze di innovazione riscontrabili nel contesto normativo: pensiamo al CAD, alle norme in materia di trasparenza e open data e non da ultimo alla Riforma degli enti locali con la sua forte spinta all’aggregazione di Comuni e alla gestione associata delle funzioni sui territori. In secondo luogo, emerge una forte sintonia dell’offerta Comunweb con le evoluzioni di mercato privato e pubblico. Penso all’esplosione di piattaforme collaborative e economy on demand da un lato; alle stringenti esigenze di risparmio e riduzione dei costi della PA dall’altro”.

L’UNIONE FA IL RISPARMIO: fare di più (e meglio) spendendo meno

Su opportunità di risparmio e creazione di valore aggiunto, i dati parlano chiaro. Il risparmio stimato, nell’arco di tre anni nel caso di utilizzo delle soluzioni Comunweb è pari a circa 1,4 milioni di euro: se i Comuni trentini avessero tutti optato per altre soluzioni di mercato, avrebbero speso 1,7 milioni di euro tra il 2013 e il 2015, anziché soli 270mila euro per Comunweb. È quanto emerge dalla ricognizione delle delibere di spesa e conseguente comparazione dei costi che i Comuni trentini hanno sostenuto per soluzioni “altre”, dal 2010 al 2014, con l’offerta “base” di Comunweb. In aggiunta, dal Panel “Unioni dei Comuni e piattaforme tecnologiche”, condotto da FPA a luglio 2016, emerge che circa il 60% delle Unioni rispondenti ha speso più di 1.000 euro per il proprio sito web a fronte dell’offerta base Comunweb di poco inferiore ai 1.000 euro; l’85% ha dichiarato che la manutenzione del sito web rappresenta una voce di costo, a fronte dell’offerta Comunweb inclusiva di manutenzione; il 40% ha dichiarato che il sito web non è stato realizzato con software Open Source, quest’ultima tra le caratteristiche principali della piattaforma trentina.

“Il raffronto – commenta Gianni Dominici – è tanto più difficile quanto più si considera che l’offerta Comunweb è qualitativamente più elevata, in termini di affidabilità, assistenza, integrazione, modularità, scalabilità rispetto ad altre soluzioni di mercato prese come riferimento”.

GLI ASSET COMUNWEB: Community, open source e riuso, civic tech e open data

Comunweb conta su una serie di asset, tutti dettagliatamente descritti nella Ricerca FPA, che lo rendono un progetto di spicco nel panorama nazionale: paradigma open source, riuso a costo zero, una community di aziende innovative che lavora al suo sviluppo, redazione diffusa a cui viene dedicata specifica formazione, forte sinergia con il portale dei dati aperti della Provincia autonoma di Trento, da cui deriva un’offerta di data-set che sfiora i 5000 in totale. Assolutamente degni di nota, ha sottolineato Dominici nella sua presentazione, gli applicativi civic tech: SensorCivico – applicazione che permette di raccogliere suggerimenti e segnala-zioni sulla vita del territorio, sostenendo la gestione delle procedure interne all’Ente per dare risposta alle segnalazioni ricevute – e Dimmi 2.0, l’applicativo attraverso cui l’amministrazione può avviare un percorso di confronto con la cittadinanza, già utilizzato con grande successo a supporto dei processi di Fusione dei Comuni su territorio trentino.

UN MODELLO COLLABORATIVO PER L’INNOVAZIONE CONTINUA: i prossimi passi

Concordi i vertici del Consorzio dei Comuni Trentini e della Provincia autonoma di Trento, intervenuti alla presentazione del Rapporto: la seconda fase di Comunweb è pronta a partire e sarà orientata al rafforzamento della community interna e alla messa a punto del modello per la trasferibilità sui territori. “Grande interesse per la proposta tesa al coinvolgimento delle scuole e delle nuove generazioni per quanto riguarda la partecipa-zione civica e la trasparenza quali strumenti di accountability che intervengono nei processi di formulazione e valutazione delle politiche pubbliche avvicinandole alle esigenze dei cittadini”. Così Walter Merler, Responsabile dell’Area Innovazione del Consorzio dei Comuni Trentini.


[1] Le Unioni dei Comuni che hanno risposto al questionario sono 70 e costituiscono un campione rappresentativo del totale.

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