Regione Marche, la strada verso un cloud completo

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MCloud da progetto di infrastruttura si è evoluto in una strategia complessiva di erogazione servizi innovativi alla PA, imprese e cittadini, ed è diventata per la Regione Marche una architettura più ampia di riferimento per diversi ambienti. Il progetto prevede la realizzazione di una infrastruttura cloud completa: Iaas, Paas, Saas, Monitoring, Billing

14 Luglio 2016

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Maria Laura Maggiulli, Massimo Casali, Regione Marche

Negli anni, la regione Marche ha erogato servizi ICT a PA, a cittadini ed ad imprese, cercando di garantire la qualità del servizio ed ottimizzare spese e risorse umane, assicurando l’accesso, l’aderenza alle norme e standard, e la sicurezza.

I meccanismi abilitanti, su cui si è investito costantemente, si sono basati sull’adozione di modelli di accesso a larga banda, la razionalizzazione di architetture e sistemi, il monitoraggio, l’evoluzione tecnologica e manutenzione, la competenza, la riduzione consumi energetici e costi di esercizio, la garanzia di un elevato livello di continuità operativa e resilienza. Un percorso evolutivo che ad oggi ha permesso alla Regione Marche di poter erogare, tramite i suoi due DataCenter, servizi secondo un modello di cloud ibrido IASS; ma che entro due anni, grazie alla collaborazione con istituti di ricerca nazionali e alla partecipazione a progetti sfidanti quale OCP (Open City Platform), ambisce ad erogare servizi in modalità SAAS e PAAS. La Regione Marche, con questi progetti, intende non solo migliorare e razionalizzare i propri “asset” sia del sistema regionale che di quello sanitario, ma adeguarli architetturalmente per avere un ruolo principale in un futuro scenario sia a livello di macroregione che nazionale.

Regione Marche ed OCP

MCloud da progetto di infrastruttura si è evoluto in una strategia complessiva di erogazione servizi innovativi alla PA, imprese e cittadini, ed è diventata per la Regione Marche una architettura più ampia di riferimento per diversi ambienti; l’infrastruttura Mcloud è stata resa disponibile nel Progetto OCP Open City Platform, sostenuto da Regione Marche, partecipato da diverse regioni, enti (tra cui INFN) e imprese, e finanziato dal MIUR.

Come idea progettuale, Open City Platform (OCP) intende ricercare, sviluppare e sperimentare nuove soluzioni tecnologiche open, interoperabili e utilizzabili on-demand nell’ambito del Cloud Computing, insieme a nuovi modelli organizzativi sostenibili nel tempo per le Pubbliche Amministrazioni, per innovare, con risultati scientifici, con nuovi standard e soluzioni tecnologiche, l’erogazione di servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali (PAL) e Regionali a cittadini, imprese e altre Amministrazioni.

La valenza che si intende dare ad OCP è quella di “Progetto Paese” che, partendo dalle esigenze del territorio (comuni, unioni di piccoli comuni e regioni), grazie all’attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione, possa garantire risultati, esperienze, progetti e infrastrutture che avendo già di per sè valenza regionale e interregionale impattano significativamente a livello nazionale, creando valore rispetto a temi innovativi quali ad esempio la federazione di cloud e dei relativi servizi, la fornitura di applicazioni quasi “on demand” nonchè lo sviluppo di meccanismi di gestione di processi inter-organizzativi.

OCP può vantare tra i suoi partner un gran numero di industrie specializzate nella fornitura di applicativi di vario tipo riguardanti numerosi ambiti d’interesse per le pubbliche amministrazioni. Queste competenze, insieme a quelle di partner scientifici come l’INFN e l’Università di Camerino, nello sviluppo e realizzazione di infrastrutture federate e alla convinta adesione di molte PA, di tre regioni (tra cui le Marche) alle sperimentazioni dei prototipi realizzati dal progetto, costituiscono una possibilità unica per innovare il settore IT della PA.

Il progetto prevede la realizzazione di una infrastruttura cloud completa: Iaas, Paas, Saas, Monitoring, Billing (per quantificazione dei servizi erogati).

Per favorire la fruibilità degli applicativi su Cloud, verranno introdotte funzionalità di marketplace, attraverso le componenti Citizen’s marketplace e Service Marketplace (SaaS), e funzionalità di governance dei servizi applicativi. Ad esempio una PA che volesse implementare il servizio protocollo, se presente nel service marketplace, semplicemente scegliendolo, scatenerebbe il deploy e la configurazione automatica dell’intera infrastruttura nel Cloud.

I marketplace di OCP rappresentano il punto di incontro tra l’offerta di servizi e gli obiettivi corrispondenti. I cittadini come fruitori dei servizi finali riferiranno a un market place in cui potranno usufruire di quei servizi abilitati dalla PAL e fruibili attraverso i relativi frontend raggiungibili attraverso la cloud di OCP, mentre i soggetti interessati allo sviluppo di servizi riferiranno a un marketplace di livello tecnico che conterrà la descrizione in termini di API dei servizi erogati, e la relativa documentazione, permettendone l’accesso secondo livelli di privacy e fidatezza stabiliti dalle PAL che ne regolamentano l’uso e secondo i modelli di business studiati dal progetto.

La scelta di fondo che caratterizza il progetto è inoltre legata all’Openness, da interpretarsi sia da un punto di vista di apertura e trasparenza dell’amministrazione sia da un punto di vista tecnologico. OCP intende valorizzazione gli Open Data, e in particolar modo gli Open Services. Attraverso questi ultimi si realizza un vero e proprio incapsulamento degli open data e quindi, semplificando, un Open Service può essere considerato equivalente a un Open Data favorendo l’accesso in tempo reale ai dati. Così facendo si passa dalla logica del dato alla logica delle applicazioni garantendo un opportuno livello di dinamicità e bidirezionalità all’amministrazione pubblica. Attraverso l’Openness OCP intende adottare valorizzando il ruolo dell’open source nella Pubblica Amministrazione adottando piattaforme open per il cloud.

Regione Marche, quindi, partecipa al progetto, grazie alla sua fattiva esperienza su Mcloud, fornendo un ambiente di test su cui i partecipanti al progetto installano e dispiegano i loro servizi. Il testbed di Regione Marche, attualmente implementa la parte IAAS della struttura OCP:

I. STORAGE

a. 3 Server per il deploy di CEPH

b. Ogni server ha 5 dischi da 900GB per i dati ed 1 SSD per il Journal

c. I pool sono costruiti in replica 3

d. Totale dischi dati 15

e. Totale spazio 13.5TB

f. Totale spazio per i pool 4.5TB

g. Rete pubblicazione servizi CEPH 10Gb ethernet su switch CISCO X4500

II. COMPUTE

a. 2 server svolgono il compito di compute node per assicurare la ridondanza

b. Rete storage 10Gbe altre reti 1Gbe

III. NETWORK NODE

a. 2 server svolgono il compito di network node


Un primo obiettivo che si intende raggiungere è il riversare le esperienze di OCP sull’Object Storage e sul File System distribuito di rete (CEPH) all’interno del CLOUD di produzione di Regione Marche per implementare la stack IASS.

Per poi sperimentare la Paas e Saas che OCP dovrebbe fornire con la sua piattaforma.

L’obiettivo finale che la Regione intende perseguire grazie a questa esperienza, è quello di etendere il modello MCLOUD al Paas e Saas per arrivare ad una architettura di dispiegamento dei servizi regionale.

A livello PaaS, OCP introdurrà un meccanismo di integrazione di tipo iPaaS, componenti riusabili per lo sviluppo di servizi applicativi e una PaaS specifico per l’e-government, ed un forte supporto agli Open Data/Open Service. Per quanto riguarda iPaaS si vogliono fornire nell’interessante componente Integration PaaS, gli strumenti per coordinare nel cloud le applicazioni già esistenti nelle PAL e gestite on-premise dai singoli enti fornendo meccanismi affinchè sia possibile lo sviluppo di flussi di integrazione che colleghino tali applicazioni a quelle che risiedono nel cloud. Questo livello di integrazione è affiancato da un componente di PaaS for Egov specifico per il supporto agli applicativi di e-Goverment. L’adesione al progetto con funzione di sperimentazione delle Regioni Marche, Toscana ed Emilia Romagna e di numerosi Comuni permette di implementare un approccio bottom up estendendo il paradigma di Smart City e Community verso il paradigma di Smart Country e facendo confluire in OCP competenze e casi di successo maturati nel tempo. Questo approccio non può che favorire la messa a fattor comune di modelli e infrastrutture concepite a livello nazionale (es. il nodo nazionale dei pagamenti e la banca dati unica dei procedimenti) così come l’importanza strategica delle basi di dati di interesse nazionale come definite dal Codice dell’Amministrazione digitale (es. repertorio nazionale dei dati territoriali e anagrafe nazionale della popolazione residente). In questo senso il progetto OCP puo’ essere dispiegato a livello “Paese”. La messa a fattor comune a livello tecnico si puo’ realizzare attraverso la ricerca e lo sviluppo necessari per poter stabilire relazioni di fiducia tra cloud eterogenei attualmente presenti, o in via di realizzazione, nelle Pubbliche Amministrazioni. Nel futuro di Regione Marche, in linea con gli obiettivi dei progetti nazionali, il cloud costituirà la piattaforma abilitante modelli organizzativi innovativi per l’erogazione dei servizi da parte della pubblica amministrazione locale verso i suoi cittadini e di nuovi modelli di business per le imprese, mirando a creare un indotto che coinvolga le imprese innovative, soprattutto quelle del suo territorio, valorizzando dati e servizi pubblici.

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