Registro dematerializzato di carico e scarico del vitivinicolo
Il nuovo sistema di registri vitivinicoli, realizzato nell’ambito di un contratto quadro stipulato tra MiPAAF e SIN SpA, è tra i progetti finalisti del Premio Agenda Digitale 2016, categoria “Attuazione dell’Agenda Digitale a livello nazionale”
13 Gennaio 2017
Redazione FPA
Nell’ottica della dematerializzazione dei documenti, del risparmio delle risorse e dell’ammodernamento della PA, il MiPAAF e l’Ispettorato Centrale per la Qualità e la Repressione delle Frodi (ICQRF) hanno richiesto nel 2015 la realizzazione di un sistema di registrazione telematico delle operazioni di carico e scarico dei prodotti vitivinicoli da effettuare negli stabilimenti e nei depositi enologici presenti sul territorio nazionale. Il sistema si pone come strumento per il controllo e il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie che regolamentano la tenuta del registro e facilita la gestione delle movimentazioni delle merci ottimizzando il lavoro degli operatori.
Esigenze e soluzioni implementate
La realizzazione della soluzione richiede diversi step. I detentori dei registri degli stabilimenti e depositi devono chiedere l’abilitazione al servizio telematico attraverso le procedure centralizzate di accreditamento MiPAAF. Attraverso le proprie credenziali, gli operatori possono:
- accedere alle informazioni relative al corrispondente registro;
- completare il popolamento dei dati anagrafici dei propri fornitori, destinatari e committenti;
- governare il registro telematico mediante le funzionalità esposte sul Sistema Informativo Agricolo Nazionale, utilizzando specifici servizi di gestione.
Apposite funzionalità consentono la trasmissione, l’aggiornamento e/o la cancellazione delle operazioni di registro trasmesse erroneamente, nel rispetto dei termini di legge previsti. L’ICQRF, tramite funzioni di ricerca e consultazione, è in grado di conoscere tutti i movimenti e di svolgere verifiche amministrative e ispettive senza recarsi presso lo stabilimento enologico, nonché effettuare indagini conoscitive e statistiche mirate per consentire le attività di monitoraggio e vigilanza.
La trasmissione dei dati relativi alle operazioni soggette a registrazione può avvenire attraverso due modalità:- servizio online per la registrazione diretta delle operazioni;
- sistema di interscambio di dati in modalità Web-Service.
L’applicazione online è basata su tecnologia web java, mentre i web service sono basati su SOAP (Simple Object Access Protocol), sono interoperabili tra diversi elaboratori, utilizzano il protocollo HTTP per comunicare e sono formattati secondo lo standard XML. Il Database utilizzato è Oracle.
La soluzione è a regime da Maggio 2016 e dal 1° gennaio è in vigore l’obbligo di dematerializzazione dei registri vinicoli per circa 65 mila operatori su tutto il territorio nazionale.
Enti coinvolti
La soluzione è stata realizzata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) e da SIN SpA (società che si occupa di gestire e sviluppare il Sistema Informativo Agricolo Nazionale – SIAN), in collaborazione con AlmavivA, uno dei principali gruppi italiani nel campo dell’Information & Communication Technology.
L’offerta del gruppo si articola in tre macroaree: servizi ICT e soluzioni tecnologiche basate su cloud computing, outsourcing di servizi di customer relationship management e soluzioni di big data & advanced analytics. I principali mercati di riferimento comprendono pubblica amministrazione centrale e locale, agricoltura, homeland security & protection, banche e assicurazioni, telco, energia e servizi, trasporti, logistica e sanità.
Investimenti necessari e modello di finanziamento
Il progetto è stato realizzato nell’ambito di un contratto quadro stipulato tra MiPAAF e SIN SpA.
Attraverso la soluzione descritta le pubbliche amministrazioni coinvolte possono massimizzare i benefici in termini di:
- tempestività dei processi;
- produttività e riduzione delle risorse utilizzate;
- privacy e sicurezza delle informazioni trattate;
- integrazione tra i diversi attori coinvolti;
- standardizzazione delle procedure;
- monitoraggio e controllo dei processi.
Le imprese e gli operatori agricoli coinvolti possono beneficiare di:
- un servizio qualitativamente migliore;
- una riduzione dei tempi e degli errori interni dei processi;
- una migliore accessibilità al servizio;
- una maggiore integrazione dei processi e nella trasmissione e ricezione delle informazioni.
Le principali criticità registrate riguardano invece:
- il superamento delle resistenze culturali degli operatori legati a modelli di lavoro tradizionali;
- la difficoltà nello sviluppo del modello e della sua implementazione su scala nazionale.
Livello di diffusione della soluzione e possibili evoluzioni future
Sono in corso diversi interventi migliorativi, quali: la rivisitazione delle schede informative sulle operazioni di prodotto, la gestione del catalogo dei prodotti vitivinicoli per ogni stabilimento e l’evoluzione del documento elettronico di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli.
Ulteriori semplificazioni riguarderanno la messa a disposizione dei componenti degli Organi di Controllo del registro dei vini DOP/IGP, in modo da verificare il rispetto del disciplinare e la predisposizione delle dichiarazioni relative alla vendemmia e alla produzione di vino che l’azienda è obbligata a compilare per ciascuna campagna vitivinicola ai fini del rispetto di specifiche disposizioni comunitarie.
Questo articolo è parte del dossier “Premio agenda digitale 2016”