Intelligenza artificiale, machine learning, internet of things, fog computing e chatbot: campi di ricerca che riservano le maggiori prospettive di innovazione e su cui si concentrano gli sforzi dei ricercatori. Ecco i progetti dell’Università di Modena e Reggio Emilia
24 Febbraio 2021
Redazione FPA
Intelligenza artificiale, machine learning, internet of things, fog computing e chatbot: sono termini divenuti ormai familiari anche per i non addetti ai lavori, ma quanto davvero sappiamo delle potenzialità di queste soluzioni?
Probabilmente ancora poco, ecco perché questi settori riservano le maggiori prospettive di innovazione e su di loro si concentrano gli sforzi dei ricercatori. Il Dipartimento di ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, attraverso il laboratorio di ricerca Almagelab, sta portando avanti sperimentazioni sempre più avanzate: ecco, quindi, sistemi basati sull’intelligenza artificiale che imparano a dipingere nuove opere d’arte o che “immaginano” volti e scenari perfettamente fotorealistici. Ma ci sono anche reti che generano frasi in linguaggio naturale e reti che descrivono ciò che viene mostrato loro, o che permettono a un robot di svolgere compiti di navigazione. Diversi già i riconoscimenti internazionali, come ha raccontato Rita Cucchiara, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in occasione di Modena Smart Life 2020 (il festival della cultura digitale organizzato dal Comune di Modena, nel 2020 realizzato in collaborazione con FPA). Potete rivedere il suo intervento nel video segnalato all’inizio di questo articolo.
Ugualmente DBGroup, il team di ricerca Unimore, sta lavorando sulla memorizzazione, gestione, interrogazione e analisi dei dati, sulle tecniche di Big Data Integration e riconoscimento delle entità (il processo per identificare la stessa entità del mondo reale in diverse fonti di dati). Ma il lavoro di ricerca si concentra anche su Semantic Web, Data Mining, NLP and Databases.
Nel video in apertura di questo articolo, trovate anche un approfondimento sull’intelligent chatbot ovvero artificial conversational entity curato da Sonia Bergamaschi, docente Unimore e membro del DBGroup. Potenzialità, ma anche rischi per la sicurezza informatica, vengono illustrati invece da Mirco Marchetti (Unimore), che tuttavia precisa come le difese più efficaci rispetto agli attacchi informatici provengano da Internet e si basino sulla cooperazione (talvolta inconsapevole) di milioni di utenti e dispositivi connessi.
Modena Smart life rinnova il suo appuntamento nel 2021 (23-26 settembre), con un tema quanto mai attuale “Ambienti: digitali ecologici e sociali”.