“Roma per Kyoto”: soluzioni locali per problemi globali
Sta per concludersi il progetto "Life-Roma per Kyoto" e nella capitale si tirano le somme nel corso di una ‘due giorni’ (in programma il 18 e 19 settembre), che sarà l’occasione per parlare di ambiente e dei provvedimenti che si possono prendere a livello locale per contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico. Sindaci e autorità delle principali capitali europee (tra le altre Bruxelles, Dublino, Helsinki, Varsavia, Budapest, Lussemburgo) si ritroveranno in Campidoglio, insieme a rappresentanti delle istituzioni e della comunità scientifica italiana e internazionale, per condividere le "buone pratiche" e gli interventi attuati, con l’obiettivo di identificare una strategia comune.
17 Settembre 2008
Sta per concludersi il progetto "Life-Roma per Kyoto" e nella capitale si tirano le somme nel corso di una ‘due giorni’ (in programma il 18 e 19 settembre), che sarà l’occasione per parlare di ambiente e dei provvedimenti che si possono prendere a livello locale per contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico. Sindaci e autorità delle principali capitali europee (tra le altre Bruxelles, Dublino, Helsinki, Varsavia, Budapest, Lussemburgo) si ritroveranno in Campidoglio, insieme a rappresentanti delle istituzioni e della comunità scientifica italiana e internazionale, per condividere le "buone pratiche" e gli interventi attuati, con l’obiettivo di identificare una strategia comune.
Gli impegni presi dall’Italia nell’ambito dell’accordo UE di “condivisione degli oneri” nell’attuazione del Protocollo di Kyoto parlano chiaro: per il periodo 2008-2012 il nostro Paese dovrà ridurre in media le proprie emissioni di gas-serra al 93,5% dei valori del 1990, con un taglio complessivo del 6,5%. Un problema di dimensioni globali, questo della riduzione dell’inquinamento per contrastare il cambiamento climatico, la cui soluzione, tuttavia, deve prendere le mosse da iniziative e da un impegno forte a livello locale. Perché tante gocce fanno il mare. Il progetto "Life-Roma per Kyoto" si è ispirato proprio a questo principio: avviato dal Comune di Roma nel 2004, e co-finanziato dalla DG Ambiente della Commissione europea, si proponeva, infatti, la stesura di un piano d’azione per ridurre del 6,5% le emissioni dei gas serra nel territorio comunale entro il 2012, quantificabile in oltre un milione di tonnellate di CO2 equivalenti. Partner del Progetto, la Provincia di Roma, l’ENEA, l’Atac, RomaEnergia, RomaNatura e l’Institute of Technology of Tallaght di Dublino.
Nell’ambito del progetto è stato effettuato l’inventario delle emissioni di gas serra causate dai diversi settori produttivi della capitale, per individuare quelli maggiormente responsabili dell’inquinamento cittadino e tracciare uno scenario di riferimento per il 2012.
Sono stati poi predisposti una serie di progetti pilota in alcuni Municipi, da riproporre poi su larga scala, per valutare l’efficacia di sistemi di compensazione delle emissioni inquinanti. Tra questi, l’afforestazione di 12.500 alberi; un piano del traffico del Municipio XV; l’illuminazione a led di un tratto della pista ciclabile della Magliana (primo esempio in tutta Europa); la diagnosi energetica di tutte le scuole del Municipio XV; la valutazione della produttività energetica di impianti fotovoltaici nelle scuole del Municipio XV e negli uffici del Dipartimento X del Comune.
Il Piano d’azione per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni è stato infine sottoscritto (grazie a un Accordo volontario) da numerosi co-firmatari (oltre 60 tra associazioni di categoria, sindacati, società energetiche, agenzie ambientali) e, dopo l’approvazione del Consiglio comunale, si passerà all’attuazione degli interventi anti-inquinamento proposti attraverso questo strumento di politica partecipata.
Il sito del progetto "Roma per Kyoto"