Sardegna, datacenter e reti evolvono per accompagnare le esigenze delle PA locali
Una parte significativa del piano regionale è dedicata all’evoluzione delle infrastrutture informatiche e telematiche, importante per supportare adeguatamente la crescita della domanda di servizi pubblici digitali anche in termini di maggiore velocità nella trasmissione di grandi volumi di dati
8 Settembre 2016
Antonello Pellegrino, direttore generale degli Affari generali e della società dell’informazione, Regione Autonoma della Sardegna
L’Agenda Digitale della Regione Autonoma della Sardegna è il piano strategico che declina e pianifica, in base a specificità e fabbisogni del territorio, gli interventi da attuare in armonia con l’analoga pianificazione a livello europeo, italiano e delle altre regioni e province autonome . Una parte significativa del piano è dedicata all’evoluzione delle infrastrutture informatiche e telematiche, importante per supportare adeguatamente la crescita della domanda di servizi pubblici digitali anche in termini di maggiore velocità nella trasmissione di grandi volumi di dati. La necessità di uno specifico piano su scala regionale è correlata all’ottimizzazione di quanto già realizzato in precedenza, così da ridurre e tendenzialmente eliminare il ridotto utilizzo di risorse materiali finanziate dalla collettività, anche attraverso la messa a disposizione delle stesse (così come attuato in altre realtà del territorio nazionale) nei confronti di entità non strettamente regionali della Pubblica Amministrazione, per l’erogazione aggregata territorialmente di servizi applicativi e di elaborazione, archiviazione, connettività.
Elemento nodale, sia in termini strettamente topologici che organizzativi e amministrativi, è il Data Center regionale in fase di importante evoluzione . La disponibilità reale di servizi telematici deve però poter contare anche sull’efficienza dei rami della rete che eroga gli stessi, anzitutto verso Comuni, strutture sanitarie, uffici pubblici e loro tramite a cittadini e imprese. La Rete Telematica Regionale (RTR) RAS è nei fatti l’infrastruttura di trasmissione dati di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna, a servizio dell’Amministrazione regionale, dei suoi Enti e Agenzie, delle Aziende sanitarie, per le esigenze di connettività dati e voce, e tendenzialmente a supporto della Pubblica Amministrazione sarda nelle sue articolazioni.
Il progetto, avviato nel 2006, ha previsto l’acquisizione di una dorsale in fibra ottica in grado di raggiungere, con un ampio anello, l’intero ambito regionale, corredata dei necessari apparati tecnologici. I nodi territoriali di accesso al sistema trasmissivo sono dislocati nelle città storicamente sede di capoluogo di provincia -punti di raccolta del flusso dati per le reti metropolitane- e utilizzano tecnologie trasmissive di tipo DWDM, IP/MPLS, Gigabit Ethernet.
Nel complesso e in estrema sintesi la RTR-RAS è attualmente composta da:
1. n. 10 Point-of-Presence (PoP) regionali nelle città di Cagliari, Iglesias, Sanluri, Oristano, Sassari, Tempio Pausania, Olbia, Nuoro, Lanusei e Muravera, comprensivi di:
a) specifici locali tecnici dotati di spazi attrezzati (housing) atti a ospitare apparati di rete a livello di dorsale;
b) apparati DWDM (uno per ciascun PoP), in grado di realizzare circuiti ottici (lambda) a 2,5 Gbps e a 10 Gbps;
c) nodi di routing IP/MPLS carrier-grade collocati in ciascun PoP;
d) apparati di concentrazione per l’attestazione in accesso delle sedi non connesse in fibra ottica;
2. una dorsale in fibra ottica che si sviluppa per oltre 1290 km, e si basa su:
a) utilizzo di coppie di fibre ottiche ( dark fiber) che collegano in anello chiuso i vari PoP tramite percorsi fisicamente distinti;
b) utilizzo di due coppie di fibre ottiche ( dark fiber ) atte a collegare, generalmente tramite percorsi fisicamente distinti, ciascun PoP a due sedi dell’Amministrazione regionale in ambito metropolitano o – in alternativa – colleganti, in doppia via su percorsi disgiunti, il PoP a una sola sede dell’Amministrazione in ambito metropolitano;
c) n. 3 siti di amplificazione/rigenerazione ottica sulle diverse tratte, con relativi servizi di facility management;
3. reti metropolitane in fibra ottica nelle città di Cagliari, Sassari, Tempio Pausania e Lanusei a cui si sono recentemente aggiunte (2015) le nuove reti MAN delle città di Iglesias, Nuoro, Olbia e Oristano;
4. collegamenti a lunga distanza in fibra ottica ( dark fiber ) che permettono il collegamento alla dorsale di:
a) siti di terminazione della fibra ottica di Janna [1] a Cagliari e Olbia, il Data center della RAS presso Cagliari, il Parco Tecnologico Polaris, ecc.;
b) ospedali e varie sedi delle aziende sanitarie presenti nelle città che non dispongono di proprie MAN;
5. rete di accesso IP/MPLS realizzata mediante:
a) apparati in tecnologia Gigabit Ethernet per l’illuminazione della fibra ottica metropolitana;
b) router IP di accesso per tutte le sedi di cui non è ancora disponibile un collegamento in fibra ottica alla rete;
c) connettività primaria verso il PoP, su base xDSL, per le sedi non raggiunte dalla fibra ottica;
6. infrastrutture ottiche del consorzio Janna per il collegamento della Sardegna al resto del territorio nazionale:
a) realizzato mediante due cavi sottomarini nelle seguenti tratte:
i) sito Janna di Olbia – sito Janna di Civitavecchia;
ii) sito Janna di Cagliari – sito Janna di Mazara del Vallo;
b) dotato di appositi locali tecnici dotati di spazi attrezzati (in housing) atti a ospitare gli apparati di illuminazione delle tratte sottomarine nei siti sopra indicati;
7. centro di gestione delle infrastrutture di rete ubicato presso il Data Center regionale RAS di Cagliari.
Le funzioni di centro di gestione della Rete telematica regionale sono svolte nel Centro Servizi Regionali presso il Data Center RAS. Esse vengono attuate in modalità integrata con le attività inerenti gestione e sviluppo delle altre componenti infrastrutturali, a partire dalla gestione delle reti locali, fino alla piattaforma di erogazione dei servizi telematici, servizi applicativi di base e gestione della sicurezza informatica.
Dal punto di vista organizzativo e operativo la conduzione della RTR-RAS comprende servizi e procedure riassumibili in:
1) Servizi di gestione e manutenzione dell’intera infrastruttura di rete . Rientrano in questo insieme le funzioni di:
a) assistenza tecnica per la risoluzione dei problemi in remoto e in loco, attraverso un servizio di helpdesk come riferimento unico degli utilizzatori finali;
b) monitoraggio complessivo dello stato della rete;
c) manutenzione correttiva, adeguativa/evolutiva, degli apparati di core (anello ottico e routing) e di accesso (MAN e sedi periferiche);
d) attività di provisioning e change management per l’attivazione, la cessazione e il trasloco di sedi e dei relativi apparati, soprattutto in relazione alle sedi periferiche;
e) gestione dell’anello ottico costituente la dorsale della RTR, compresa la gestione delle politiche di instradamento inerenti lo strato IP/MPLS su tutta la rete (sedi periferiche comprese), per la realizzazione delle reti private virtuali a servizio dei diversi soggetti aderenti, e gestione delle reti d’accesso cittadine in fibra ottica (MAN);
f) servizi di monitoraggio e gestione della sicurezza di rete .
2) Servizi di connettività IP (compresa la gestione e manutenzione delle linee) per le sedi non raggiunte dalle reti in fibra ottica regionali (linee in IRU e MAN).
3) Servizi di supporto alla ottimizzazione della RTR – finalizzata alla continua ottimizzazione dell’uso delle risorse telematiche, e per pianificare e porre in atto l’estensione della RTR a tutti i soggetti pubblici della Regione.
Nella tabella seguente è indicato il numero, in costante crescita, di sedi attualmente servite dalla RTR-RAS:
La RTR-RAS quindi figura a pieno titolo nell’ambito delle infrastrutture aggreganti a supporto del complesso sistema delle entità pubbliche territoriali, consentendo unicità di gestione e relativa semplificazione procedurale con ottimizzazione della spesa. La sua gestione, curata direttamente da personale della Regione Sardegna anche tramite la società in house per le attività ICT e con ricorso al mercato attraverso procedure di gara, è un importante stimolo per la continua crescita professionale degli operatori a supporto dei servizi per cittadini e imprese del territorio.
[1] Consorzio pubblico-privato che gestisce due tratte sottomarine: collegamento Olbia – Civitavecchia, cavo in fibra sottomarina basato su standard G.652 di lunghezza complessiva pari a 259 km; collegamento Cagliari – Mazara del Vallo, cavo in fibra sottomarina basato su standard G.654 di lunghezza complessiva pari a 375 km.