Accessibilità ai siti web della PA, gli strumenti per l’inclusione sociale
L’inclusione digitale nelle PA comporta l’impegno per eliminare le barriere virtuali all’accesso dei servizi pubblici digitali, garantendo a tutti gli utenti finali maggiore usabilità delle pagine web e delle applicazioni mobili della pubblica amministrazione. Una sfida che richiede l’adozione di strumenti e soluzioni tecniche, hardware e software, che consentano alla persona con disabilità di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informativi. L’accessibilità ai siti web e delle APP è regolamentata a livello europeo e nazionale e comporta per la pubblica amministrazione strategie e obblighi di legge, come la dichiarazione di accessibilità da presentare annualmente il 23 settembre dalle PA
31 Ottobre 2023
Monica Greco
Giornalista
L’inclusione digitale è uno degli strumenti fondamentali per poter garantire l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità 4.0 a tutti e, in particolare, alle persone con disabilità (permanente o temporanea). L’inclusione digitale si raggiunge abbattendo ogni barriera di accesso alle informazioni sul web, ai siti web e alle applicazioni mobili affinché tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione, possano esercitare i propri diritti di cittadinanza.
L’accessibilità dei siti web per la pubblica amministrazione è una delle modalità propedeutiche alla inclusione digitale, ma anche un obbligo disposto da norme comunitarie e nazionali. Richiede un’evoluzione tecnologica dei servizi pubblici digitali e l’adozione di tecnologie assistive – ovvero di strumenti e soluzioni tecniche che supportino la persona con disabilità; un adeguamento agli standard per l’accessibilità ai contenuti; e l’ottimizzazione, in generale, dell’accessibilità al web.
“La sfida oggi – commenta Paolo Conti, Head of Government di Adobe Italia – è rimuovere gli ostacoli che impediscono agli strumenti di accessibilità di funzionare in modo efficace. In molti casi, questi ostacoli sono relativamente semplici da superare, ma richiedono grande attenzione. È un impegno che abbiamo prima di tutto come cittadini”.
Cosa serve per l’accessibilità web delle PA
Domicilio digitale, cittadinanza digitale, il testo unico per l’informatizzazione della PA nei rapporti con cittadini e imprese sono alcuni degli obiettivi perseguiti per raggiungere il 100% dell’inclusione digitale nella PA.
Anche il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) contiene la misura 1.4.2 che si pone come obiettivo proprio il miglioramento dell’accessibilità dei siti web della PA e dei servizi digitali e la promozione e diffusione del tema dell’accessibilità all’interno della Pubblica amministrazione e per i privati.
Per raggiungere l’accessibilità occorre che le pagine web e le applicazioni mobili siano:
- Percepibili: cioè il contenuto deve essere disponibile in almeno uno dei sensi dell’utente;
- Utilizzabili: il contenuto deve poter essere controllato attraverso vari strumenti (ad esempio, con il mouse o solo con la tastiera) o mediante i dispositivi di assistenza (come screen reader, touchscreen e puntatori della testa).
- Comprensibili: sia in termini di linguaggio utilizzato che di interfacce, in modo da aiutare le persone con disabilità;
- Solide: il sito web o l’applicazione dovrebbero funzionare su diversi browser, dispositivi e piattaforme, e con tecnologia assistiva.
L’usabilità e l’accessibilità sono elementi necessari, dunque, per un’inclusione digitale:
- Usabilità: ovvero ideazione e ottimizzazione dei siti con l’adozione di interfacce smart che rendono la navigazione efficace e semplice; procedure e pratiche gestibili interamente telematicamente, anche da remoto; chatbot attivi nei siti istituzionali delle PA, ovvero software che interagiscono con gli utenti come assistenti virtuali;
- Accessibilità: ovvero siti web e APP più accessibili che migliorino l’integrazione e l’interoperabilità dei servizi pubblici erogati dalle PA; contenuti web conformi agli standard di accessibilità; ottimizzazione degli elementi grafici per facilitare l’accesso a tutti gli utenti finali; le informazioni e i servizi più performanti per essere a disposizione degli utenti con disabilità.
Raggiungere l’accessibilità delle pagine web e delle APP è un lavoro di squadra e necessita di una specifica strategia e regolamentazione.
La dichiarazione di accessibilità per la PA
L’inclusione digitale della pubblica amministrazione prevede il rispetto di alcuni obblighi di legge, tra questi la presentazione della dichiarazione di accessibilità di ogni sito web e applicazione mobile di cui sono titolari.
La dichiarazione di accessibilità ha validità annuale (dal 24 settembre dell’anno corrente al 23 settembre dell’anno successivo) e deve essere presentata ogni anno entro il 23 settembre; ovvero, sempre entro tale termine, la PA deve provvedere a verificare e aggiornare i relativi contenuti.
La dichiarazione di accessibilità deve essere redatta utilizzando il modello online fornito da AGID e pubblicata utilizzando esclusivamente l’applicazione
online https://form.agid.gov.it.
La dichiarazione di accessibilità è composta dai contenuti previsti dalla Decisione UE 2018/1523 e dalle informazioni sul sito (o applicazione mobile) e sull’amministrazione.
Compilata la dichiarazione di accessibilità on-line, il processo di inclusione digitale prevede che il Responsabile della Transizione Digitale del soggetto erogatore riceva da AGID un link, da esporre con la dicitura “Dichiarazione di accessibilità”:
- nel footer, per i siti web;
- nel sito web del soggetto erogatore che ha sviluppato l’applicazione mobile, in questione o unitamente ad altre informazioni, disponibili al momento di scaricare l’applicazione mobile.
In questo contributo a firma di Claudio Celeghin, responsabile del Servizio “Accessibilità e usabilità dei servizi digitali” di AgID, si fa il punto sui dati relativi ai siti web delle pubbliche amministrazioni, relativamente al periodo settembre 2022 – settembre 2023, e dà indicazioni utili alle PA su come compilare la dichiarazione di accessibilità.
Sempre in tema di inclusione digitale, il legislatore ha estenso alcuni obblighi, previsti per le pubbliche amministrazioni, ai soggetti erogatori privati – con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro – che offrono servizi al pubblico, attraverso siti web o APP (DL n.76/2020). Per questi soggetti il termine di adeguamento agli obblighi di accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili è stato fissato, il primo anno, il 5 novembre 2022 (Circ. n.3/2022 AgID).
I privati dovranno presentare la dichiarazione di accessibilità mediante uno specifico modello in cui dovranno indicare:
- lo stato di conformità del sito web o dell’app;
- gli eventuali contenuti non accessibili;
- le modalità con cui possono essere segnalati problemi di accessibilità e altre informazioni.
Dal 2023 l’invio della dichiarazione di accessibilità per tutti i propri siti e le App ha una scadenza unica, il 23 settembre 2023, sia per amministrazioni pubbliche che per i soggetti privati.
Gli obiettivi di accessibilità dei siti web della PA
Le pubbliche amministrazioni (di cui all’articolo 1, comma 2, del DLgs n. 165/2001) hanno anche l’obbligo di pubblicare sul proprio sito, entro il 31 marzo, gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente e lo stato di attuazione del piano per l’utilizzo del telelavoro, come stabilito dal DL n. 179/2012.
L’AgID per tal fine, mette a disposizione delle PA, un’apposita applicazione on-line sul proprio sito.
Gli obiettivi di accessibilità sono uno strumento che consente alle PA di pianificare gli interventi per migliorare l’accessibilità dei servizi web e delle APP e raggiungere in termini di reputazione e di erogazione di servizi un’inclusione digitale. Responsabile del processo di compilazione degli obiettivi di accessibilità è il responsabile della transizione al digitale.
Perché l’accessibilità è importante
Una società moderna non può permettersi di lasciare indietro nessuno e riconosce l’importanza di un benessere pubblico che sia equamente diffuso e collettivo. “Pagine web e servizi digitali accessibili rendono possibili ampie opportunità lavorative e formative anche per chi ha delle difficoltà” ci racconta Paolo Conti di Adobe Italia e prosegue: “L’accessibilità consente agli utenti con disabilità di svolgere attività quotidiane che diamo per scontate, come fare acquisti on line per la propria famiglia, leggere un giornale o accedere ai servizi della PA”.
Aziende come Adobe, riconoscono l’importanza di supportare con strumenti e nuove tecnologie anche i progettisti e gli sviluppatori, che lavorano alla standardizzazione della struttura del sito e la creazione di pagine web sempre più accessibili, con interfacce, contenuti web, immagini e strumenti di navigazione che possano favorire la navigazione e l’interazione. “L’accessibilità del web coinvolge due aspetti chiave – precisa Paolo Conti -. Il modo in cui gli utenti con disabilità accedono alle informazioni e il modo in cui i progettisti e gli sviluppatori consentono alle pagine web di funzionare con i dispositivi di assistenza utilizzati dalle persone con disabilità”.
L’accessibilità è un vantaggio per tutti perché ogni miglioramento porta con sé innumerevoli opportunità: non solo servizi pubblici digitali accessibili sono spesso più facili da navigare e più veloci, ma “aprono l’organizzazione a pubblici diversi e nuovi, ampliando i beneficiari e creando così valore pubblico” conclude Paolo Conti di Adobe Italia.
E sul concetto di valore pubblico, anche Eva Adina Maria Mengoli, Managing Director di Adobe Italia, raggiunta da FPA, sottolinea: “L’accessibilità va estesa alla chiarezza del linguaggio usato, alla possibilità di veicolare contenuti non solo testuali ma anche in forma grafica o in forma multimediale, alla necessità di produrre contenuti per cittadini di età diverse, di estrazione diversa, di lingua diversa. L’accessibilità è un diritto che aiuta tutti”.