Accessibilità di siti web della PA: analisi dei dati, tendenze e come compilare la Dichiarazione
Entro il 23 settembre di ogni anno tutte le Pubbliche Amministrazioni devono aggiornare o pubblicare ex-novo la dichiarazione di accessibilità per ciascuno dei siti web e app di cui sono titolari. Al 2023 circa il 43% dei siti istituzionali censiti sul catalogo IndicePA ha pubblicato la propria dichiarazione. C’è quindi ancora molto lavoro da fare in termini di consapevolezza e formazione. L’accessibilità dei servizi ICT, anche in vista dell’imminente attivazione a livello europeo dell’Accessibility Act, sta diventando sempre più rilevante, a vantaggio non solo delle persone con disabilità ma di tutti gli utenti che usufruiscono di servizi on line, pubblici e privati
13 Ottobre 2023
Claudio Celeghin
Responsabile del Servizio "Accessibilità e usabilità dei servizi digitali" - AGID
Le dichiarazioni di accessibilità per i siti web istituzionali e tematici pubblicate nel 2023 dalle PA italiane sono state poco più di 15.000. Se prendiamo come parametro di riferimento i 23.000 siti web istituzionali presenti su indicepa.gov.it, possiamo dire che sono ancora molte le amministrazioni inadempienti.
Ricordiamo infatti che entro il 23 settembre di ogni anno tutte le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro devono aggiornare o pubblicare ex-novo la dichiarazione di accessibilità per ciascuno dei siti web e app di cui sono titolari, al fine di rendere pubblico lo stato di accessibilità dei servizi digitali da loro erogati.
Vediamo quindi più in dettaglio i dati relativi ai siti web delle Pubbliche amministrazioni relativamente al periodo settembre 2022 – settembre 2023, per poi fare un approfondimento su cos’è la dichiarazione di accessibilità e come si compila.
Dichiarazioni di accessibilità nella PA: uno sguardo ai numeri
Iniziamo innanzitutto evidenziando che le dichiarazioni di accessibilità pubblicate a partire da settembre 2020 sono state in tutto 46.463. Le dichiarazioni delle PA, come vedremo in seguito, possono essere compilate utilizzando esclusivamente un form on line fornito da AGID.
Le dichiarazioni di accessibilità pubblicate nel solo 2023, sommando siti tematici e siti istituzionali, sono state poco più di 15.000. Analizzando il trend delle dichiarazioni di accessibilità notiamo un incremento annuale di circa 2.000 dichiarazioni, tra aggiornamenti delle precedenti e nuove dichiarazioni:
- 2020, 8.741
- 2021, 10.264
- 2022, 12.052
- 2023, 15.406
Ci si potrebbe plausibilmente chiedere se si tratta di un numero elevato o meno.
Possiamo solo dire che l’unico dato complessivo disponibile è quello fornito da IndicePA – indicepa.gov.it, nel quale le amministrazioni riportano l’indirizzo web del proprio sito, per un totale di 23.000 siti web istituzionali. Questo dato dimostra che ancora molte pubbliche amministrazioni non hanno pubblicato la dichiarazione di accessibilità.
Su questo c’è quindi ancora molto lavoro da fare in termini di creazione della consapevolezza e formazione.
Al 2023 circa il 43% dei siti istituzionali censiti sul catalogo IPA ha pubblicato la propria dichiarazione di accessibilità.
Se analizziamo le dichiarazioni di accessibilità dei siti istituzionali per ambito geografico, vediamo quali sono le regioni che hanno pubblicato più dichiarazioni di accessibilità rispetto al numero complessivo di siti web dichiarati su indicePA.
Riportiamo di seguito le prime 10 in ordine di percentuale di dichiarazioni di accessibilità pubblicate, rispetto al totale dei siti istituzionali appartenenti alle PA di una specifica Regione:
Regione o Provincia autonoma | % di siti istituzionali con dichiarazione di accessibilità, rispetto al totale dei siti istituzionali indicati su IndicePA |
Lombardia | 56% |
Piemonte | 43% |
Veneto | 56% |
Campania | 39% |
Emilia-Romagna | 51% |
Sicilia | 33% |
Lazio | 33% |
Puglia | 42% |
Toscana | 42% |
Sardegna | 44% |
Risulta quindi evidente che ci siano Regioni che sono più attente di altre al tema dell’accessibilità.
Accessibilità: come le PA valutano i propri siti web
L’autovalutazione che le PA fanno dei propri siti e app fornisce dei dati interessanti, anche se la loro effettiva attendibilità va attentamente valutata. Facendo riferimento ai dati pubblicati nel 2023, le PA hanno dichiarato che i propri siti web sono:
- 8.520 parzialmente conformi
- 6.709 conformi
- 177 non conformi
Come era facile prevedere, la maggior parte dei siti web viene dichiarata “parzialmente conforme”. È normale che sia così, perché sappiamo bene che è molto complesso, se non impossibile, realizzare e mantenere nel tempo perfettamente accessibile un sito web. Quel che salta agli occhi è che quasi la metà delle dichiarazioni riporta una presunta “conformità” rispetto gli standard tecnici: ciò starebbe a indicare un perfetto rispetto agli standard tecnici, cosa alquanto difficile da realizzarsi. Anche perché l’attività di monitoraggio estensivo e automatico che AGID sta conducendo dallo scorso marzo 2023, i cui dati sono riportanti nel sito accessibilità.agid.gov.it, indicano che i siti delle PA contengono spesso problemi di accessibilità più o meno gravi.
Dichiarazioni di accessibilità dei siti web tematici della PA
La pubblicazione delle dichiarazioni di accessibilità fa emergere un dato potenzialmente molto interessante: i siti tematici non catalogati su IndicePA. L’aver centralizzato la raccolta e la pubblicazione delle dichiarazioni di accessibilità in un’applicazione on line ha consentito ad AGID di poter iniziare a individuare i siti non istituzionali, che spesso erogano i principali servizi on line al cittadino. Come dicevamo poco fa, non è noto il numero dei siti tematici della PA, ma potrebbero essere centinaia di migliaia. Al momento, per il solo 2023, ci risultano pubblicate 5.505 dichiarazioni per i siti tematici. Un numero basso, considerando il potenziale complessivo, ma la strada è stata intrapresa nella giusta direzione. Anche nel caso dei siti tematici, l’autovalutazione dei siti tematici delle PA, spesso effettuata con il supporto di soggetti terzi, rivela i seguenti dati:
- parzialmente conforme 3.462
- conforme 1.949
- non conforme 94
Le considerazioni su queste autovalutazioni sono simili a quanto già detto sopra per i siti istituzionali. Se su 5.500 siti avessimo solo 94 siti non conformi avremmo raggiunto un grande obiettivo nazionale. La consapevolezza e la cultura sull’accessibilità ICT all’interno delle amministrazioni non sono sempre in grado di valutare adeguatamente l’accessibilità di un sito o la bontà di quanto dichiarato da soggetti terzi.
Cosa è la dichiarazione di accessibilità e come si compila
Come anche descritto sul sito AGID nella sezione dedicata all’accessibilità, vediamo ora come si procede alla redazione della dichiarazione di accessibilità. In Italia viene redatta e pubblicata utilizzando esclusivamente l’applicazione online https://form.agid.gov.it. Ciò garantisce la conformità al modello europeo di dichiarazione di accessibilità.
La dichiarazione deriva dalla Decisione di Esecuzione (Ue) 2018/1523 della Commissione Europea dell’11 ottobre 2018, con la quale viene istituito un modello di dichiarazione di accessibilità conformemente alla direttiva (UE) 2016/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici. Ciò significa che la dichiarazione viene pubblicata dalle PA di tutti gli Stati Membri, per ciascun sito web e app di cui sono titolari.
Per compilare la dichiarazione di accessibilità l’amministrazione deve aver effettuato necessariamente i seguenti passi:
- Aver nominato il Responsabile della Transizione Digitale (RTD).
- Aver indicato su Indice PA (IPA) la mail dell’RTD della propria amministrazione; senza questa mail pubblicata su IPA non è possibile accedere all’applicazione e quindi non è possibile inviare la dichiarazione (nel caso degli Istituti Scolastici sarà preso in considerazione l’indirizzo email dell’ente così come indicato su IndicePA).
- Effettuare le verifiche di accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili adottando le metodologie, i criteri di valutazione e le verifiche tecniche di conformità ai requisiti di accessibilità, ai sensi della Direttiva UE 2016/2102.
- Dotarsi e rendere disponibile un “Meccanismo di feedback” che la PA dovrà indicare all’interno della Dichiarazione, per consentire agli utenti di segnalare eventuali casi di inaccessibilità.
- Compilare la dichiarazione su https://form.agid.gov.it
Al primo accesso è necessario richiedere le credenziali che verranno inviate all’indirizzo mail del Responsabile della Transizione al digitale (RTD).
La dichiarazione si compone di due macro-sezioni.
La prima sezione presenta i contenuti previsti dalla Decisione di esecuzione UE 2018/1523:
- Stato di conformità
- Dichiarazione di contenuti, sezioni e funzioni non accessibili, in caso di non conformità parziale o totale
- Indicazione del Meccanismo di feedback e recapiti dell’amministrazione
- Procedura di attuazione (Difensore Civico Digitale)
La seconda sezione invece è composta da:
- Informazioni sul sito o applicazione mobile
- Informazioni sull’amministrazione
Una volta completata la dichiarazione, la PA riceve una e-mail con un link da esporre nel footer del sito web o nell’apposita sezione dello store relativamente alle app mobili.
Entro il 23 settembre di ogni anno la PA riesamina e, se necessario, procede all’aggiornamento dei contenuti della dichiarazione. Ogni dichiarazione ha validità annuale dal 24 settembre dell’anno corrente al 23 settembre dell’anno successivo.
La mancata pubblicazione determina un inadempimento normativo con la responsabilità prevista dall’art. 9 della Legge n. 4/2004.
Conclusioni
Rispetto al 2004, anno di pubblicazione della prima legge nazionale sul tema dell’accessibilità ICT, la PA ha fatto certamente dei passi in avanti in termini di qualità dei propri siti e servizi web. Ma è necessario accrescere sempre di più il livello di consapevolezza e formazione sul tema. La raccolta delle dichiarazioni di accessibilità ha consentito ad AGID di acquisire ulteriori informazioni utili a progettare un intervento nazionale per il miglioramento dei servizi delle PA locali e per diffondere a livello nazionale la cultura dell’accessibilità, mediantela misura PNRR 1.4.2 Citizen inclusion.
Il rispetto dei criteri di accessibilità dei servizi ICT, anche in vista dell’attivazione a livello europeo nel 2025 dell’Accessibility Act, sarà sempre più determinante per realizzare servizi di qualità, a vantaggio non solo delle persone con disabilità permanenti ma anche di tutti coloro che fruiscono dei servizi on line, sia pubblici che privati.