Certificati medici on line. Al via la sperimentazione
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio hanno annunciato ieri mattina mattina, 14 aprile, l’inizio della fase sperimentale dell’invio telematico dei certificati di malattia, così come previsto dal decreto legislativo n. 150/2009 ("Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione").
15 Aprile 2010
Redazione FORUM PA
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio hanno annunciato ieri mattina mattina, 14 aprile, l’inizio della fase sperimentale dell’invio telematico dei certificati di malattia, così come previsto dal decreto legislativo n. 150/2009 ("Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione").
Da oggi i medici o le strutture sanitarie inizieranno a inviare all’Inps per via telematica i certificati di malattia dei dipendenti sia pubblici che privati. A sua volta l’Inps invierà l’attestazione di malattia, immediatamente e per via telematica, all’amministrazione di appartenenza del lavoratore.
Per quest’ultimo cessa, dunque, l’obbligo di inviare il certificato tramite raccomandata A/R al proprio datore di lavoro entro due giorni lavorativi. L’inosservanza da parte del medico degli obblighi di trasmissione telematica costituisce un illecito disciplinare e in caso di reiterazione comporta il licenziamento o, per le strutture e i professionisti convenzionati, la decadenza della convenzione stessa.
I risultati della trasmissione telematica dei certificati di malattia saranno immediati e concreti:
- Dematerializzazione: l’eliminazione del flusso cartaceo produrrà a regime un risparmio annuo stimato in 100 milioni di fogli tra certificati e attestati di malattia;
- Abbattimento dei costi di gestione dei flussi cartacei: considerando che il costo medio dovuto al "ciclo dei certificati di malattia" ammontava a circa 10 euro a pratica, sono dunque previsti risparmi di circa 500 milioni di euro l’anno;
- Risparmi per il lavoratore: non sarà più necessario sostenere il costo della raccomandata con ricevuta di ritorno;
- Valorizzazione delle risorse umane dell’Inps precedentemente impiegate nell’attività di data entry (per i soli certificati del settore privato sono al momento impiegate 500 persone);
- Maggiore tempestività dei controlli: l’azzeramento dei tempi di trasmissione dei certificati consentirà una verifica immediata sullo stato di malattia del lavoratore.
- Produzione di statistiche sulle assenze per malattia integrate e tempestive: l’Inps gestirà in tempo reale i flussi informativi sulle assenze per malattia sia del settore pubblico che privato, consentendo la produzione tempestiva di indicatori statistici comparabili.
Il Sistema centrale che permetterà l’invio dei certificati è gestito dal Mef e realizzato da Sogei, e mette a disposizione dei singoli medici diverse alternative: dall’interfaccia web, tramite la quale è anche possibile stampare una copia cartacea del certificato medico di malattia alla semplice mail o alla PEC.
Dal canto suo, l’Inps mette sin da subito a disposizione dei datori di lavoro e delle amministrazioni pubbliche le attestazioni di malattia relative ai certificati ricevuti, secondo due modalità:
- invio alla casella di posta elettronica certificata indicata dal datore di lavoro;
- accesso diretto al portale Inps tramite credenziali che devono preventivamente essere richieste dal datore di lavoro.
Per i prossimi tre mesi ai medici è riconosciuta la possibilità di rilasciare ancora i certificati di malattia cartacei, secondo le modalità attualmente vigenti. Al termine del periodo transitorio, però, tutti dovranno attrezzarsi con il nuovo sistema per la trasmissione telematica e sarà contestualmente avviato il collaudo generale del sistema. Al termine di quest’ultimo, il sistema sarà considerato a regime e soltanto da quel momento entreranno in vigore le sanzioni per gli inadempienti.
FONTE: Ministero per Pubblica Amministrazione e l’Innovazione