I dati ti possono aiutare a risolvere problemi comuni: come Salesforce si integra a Mulesoft e Tableau
Le aspettative dei cittadini rispetto alla loro esperienza digitale sono molto alte, soprattutto quando cominciano ad interagire con servizi digitali avanzati e canali sempre più diffusi e interconnessi. Quale supporto può offrire alla PA, in questa difficile transizione, la piattaforma Salesforce, integrata con i moduli Mulesoft e Tableau
21 Febbraio 2023
Redazione FPA
La semplificazione dell’esperienza on line del cittadino e l’aumento di efficienza dei processi interni, grazie alla digitalizzazione e alla migrazione al cloud, sembrerebbero le risposte più efficaci per quel salto di qualità delle PA da tutti atteso. Questa trasformazione, se pure necessaria, è difficile da mettere in pratica a causa di una situazione di partenza che vede la necessità di gestire molteplici fonti dati e la presenza di organizzazioni a silos che rendono, ad esempio, ardua una visione unica del cittadino e l’attuazione del principio once only. I sistemi obsoleti, tuttora presenti, ostacolano inoltre un’innovazione generalizzata, mentre la scarsità di competenze digitali avanzate crea molteplici difficoltà a gestire progetti complessi.
Semplificare il dialogo fra cittadini, imprese e amministrazioni
A queste difficoltà cerca di rispondere la soluzione Salesforce Citizen 360 con l’obiettivo di supportare la PA in una transizione tutt’altro che facile e favorire da un lato quella visione unica del cittadino, necessaria per soddisfarne le aspettative, e dall’altro la digitalizzazione dei processi interni per aumentarne l’efficienza. La piattaforma è disponibile in cloud, pronta all’uso ma personalizzabile in tempi brevi, aperta per consentire di collegare i diversi applicativi presenti nella singola PA o di rilevanza nazionale, come ad esempio Spid e PagoPa.
Citizen 360 abilita il dialogo del cittadino con la PA tramite qualunque canale (whatsapp, email, voce,…) che gli operatori dell’URP possono gestire in modo unitario tramite consolle. Il sistema può supportare diversi ambiti come i rapporti con l’utenza per i servizi al cittadino, per il commercio e le attività produttive, può contribuire alla digitalizzazione della gestione rifiuti, gestire bandi e gare e molto altro. La soluzione è semplice da configurare nelle interfacce a disposizione del cittadino; evolve grazie a un continuo aggiornamento assicurato da tre nuove release l’anno, un aspetto di differenziazione rispetto al mercato.
MuleSoft e Tableau, per una vista a 360 gradi su dati e processi
La struttura della piattaforma consente l’implementazione, in momenti differenti sulla base delle priorità, dei moduli che la compongono. Due in particolare giocano un ruolo fondamentale per la PA: il modulo MuleSoft, in termini di funzioni di integrazione e automazione dei processi, e il modulo Tableau, per supportare le decisioni, grazie a strumenti come analytics e dashboard. Qui un webinar molto interessante ed esplicativo.
MulteSoft garantisce una vista unica ed univoca del cittadino a cui fornisce applicazioni sicure, esponendole in modo interconnesso con altre applicazioni e dati della PA, estraibili anche dai sistemi più obsoleti (on premise o in cloud). Ci sono ricadute positive anche in termini di riduzione dei costi di sviluppo che derivano dall’approccio no code/low code, dalla riusabilità e dalla possibilità di dialogo con altre applicazioni grazie a connettori pronti all’uso. I risparmi sono significativi anche in termini di manutenzione, sia in ambito infrastrutturale, a carico di Salesforce grazie alla logica SaaS, sia applicativa, grazie all’integrazione tramite API, componibili e riutilizzabili, per lo scambio di informazioni. Un miglioramento dell’efficienza operativa deriva infine dall’automazione dei processi ripetitivi che consente ai dipendenti di focalizzarsi su attività a maggior valore.
Tableau, a sua volta, fornisce un insieme di funzionalità che facilitano il processo di decisione della PA sulla base di una conoscenza dinamica e interattiva a partire dai dati a disposizione. Questo modulo abilita l’analisi self-service tramite interfacce low code che permettono anche ad utenti non esperti di realizzare indagini approfondite dei dati, producendo insight interattivi e navigabili. Questo modulo rende facile sfruttare le potenzialità dei dati ovunque si trovino, mentre le connessioni automatizzate consentono di disporre dati aggiornati e real time. Queste stesse funzionalità sono estese anche ai cittadini e agli stakeholder.
Alcune buone ragioni per scegliere Salesforce come partner
Una PA, nella scelta di un partner tecnologico, non può però limitarsi a valutare la bontà delle soluzioni ma deve analizzare l’affidabilità e i valori dell’azienda che le propone. È dunque utile esplorare chi è Salesforce, azienda nota a livello mondiale soprattutto per la sua piattaforma CRM. Il riconoscimento da parte del mercato e dei clienti è confermato da un fatturato in costante crescita, passato dai 2,38 miliardi di dollari del 2012 agli oltre 26 MLD $ dell’anno fiscale 2022 con un incremento di più del 20% rispetto al FY precedente. Ma ancor più dei numeri valgono alcuni valori fondanti che Fabio Lullia, Regional VP MuleSoft illustra:
- Trust, garantito dalla piattaforma in cloud, trasparente per i clienti anche in termini sicurezza
- Customer Success, che fa derivare il successo dell’azienda da quello dei clienti, garantito dal modello SaaS
- Innovation, obiettivo dichiarato fin dalle origini con l’impegno al costante allineamento delle soluzioni ai trend di mercato; la propensione all’innovazione è confermata da diversi riconoscimenti fra cui quello di Forbes che ha collocato Salesforce in prima posizione fra le aziende più innovative
- Equality, sancita dall’impegno a garantire pari opportunità, indipendentemente da genere, orientamento religioso, razza…
- Sustainability, raggiunto l’obiettivo delle zero emissioni dirette, l’azienda aiuta i clienti nel percorso con soluzioni e best practice.
“Per questi risultati un ruolo importante è svolto dalla comunità di innovatori, i trailblazer, raggruppati in 1300 community in 90 paesi, che usano la tecnologia Salesforce per portare innovazione nelle loro organizzazioni e per scardinare lo status quo”, sottolinea Lullia, con un invito implicito alle persone della PA a far parte della comunità.