L’azienda sanitaria virtuale. Il progetto Partout Sanità della Valle d’Aosta
Il clima, l’orografia e l’assetto demografico di una regione di montagna non favoriscono l’efficienza del Servizio sanitario. Complice l’incremento di una serie di variabili – quali l’incidenza della popolazione anziana, l’accentramento delle funzioni sanitarie, l’aumento della mobilità passiva e della spesa sanitaria a parità di livelli di assistenza – la Valle d’Aosta si trova a fronteggiare una domanda socio-assistenziale più complessa che altrove. La conseguenza è in un costo della “sanità strutturale” al + 20% rispetto alla media nazionale e in una difficoltà maggiore nell’assicurare continuità e appropriatezza della cura. Cosa fare? La Regione Valle d’Aosta è partita dalla banda larga. Vediamo dove vuole arrivare con il progetto Partout Sanità.
14 Dicembre 2009
Chiara Buongiovanni
Il clima, l’orografia e l’assetto demografico di una regione di montagna non favoriscono l’efficienza del Servizio sanitario. Complice l’incremento di una serie di variabili – quali l’incidenza della popolazione anziana, l’accentramento delle funzioni sanitarie, l’aumento della mobilità passiva e della spesa sanitaria a parità di livelli di assistenza – la Valle d’Aosta si trova a fronteggiare una domanda socio-assistenziale più complessa che altrove. La conseguenza è in un costo della “sanità strutturale” al + 20% rispetto alla media nazionale e in una difficoltà maggiore nell’assicurare continuità e appropriatezza della cura. Cosa fare? La Regione Valle d’Aosta è partita dalla banda larga. Vediamo dove vuole arrivare con il progetto Partout Sanità.
Partout Sanità
Abbiamo chiesto a Marco Ottonello, del Dipartimento sanità salute e politiche sociali della Regione Valle d’Aosta, di presentarci le soluzioni adottate per ovviare alle criticità proprie di una "sanità di montagna". Ci ha presentato così il progetto Partout Sanità.
- Obiettivo
“La Regione Valle d’Aosta – ci spiega – ha concepito il progetto Partout sanità per sviluppare servizi on line avanzati in ambito sanitario, finalizzati ad avvicinare il paziente/cittadino alla struttura sanitaria regionale. Per questo è stato adottato un modello di Azienda Sanitaria Virtuale distribuita sul territorio e perciò basata su un unico sistema informativo sanitario e sociale esteso all’intero territorio regionale. In un tale modello, il risultato finale a cui si tende è che il paziente non dovrà più recarsi presso le strutture sanitarie per l’espletamento dell’iter sanitario o amministrativo, ma sarà raggiunto direttamente in loco dai servizi. Questo ovviamente può realizzarsi grazie al pieno impiego delle tecnologie e delle infrastrutture disponibili”. L’impostazione adottata risponde a criteri di efficacia ed efficienza, considerando che la sola mobilità passiva (i.e. la mobilità legata all’utilizzo di servizi centralizzati presso le strutture sanitarie) costa al Servizio sanitario regionale della VdA circa 15.000.000 di euro annui.
- Nome
Il progetto prende il nome dalla rete Partout, la rete unitaria della Pubblica amministrazione regionale valdostana, realizzata tra il 2005 e il 2007, a partire da un accordo con Telecom . E’ proprio sulla rete Partout che viaggiano i servizi avanzati della sanità regionale.
- Servizi e risultati attesi
Il progetto ha identificato nello specifico 6 aree di applicazione della sanità digitale, riportate in ordine di priorità e rilevanza. Per ciascuna, il dottor Ottonello ha sintetizzato per noi gli outcomes attesi:
Teleassistenza, realizzato attraverso il tele-monitoraggio dei parametri clinici – nel caso in cui il paziente si trovi ricoverato presso una Struttura Residenziale Protetta ( RSA) oppure presso il proprio domicilio – e attraverso l’invio tempestivo di alcuni parametri clinici dall’ambulanza al pronto soccorso. Risultati Diminuzione del tempo di ricovero medio dei pazienti presso il Pronto Soccorso e diminuzione della mobilità passiva, con particolare riferimento alla lungodegenza e riabilitazione.
Accesso alla cartella radiologica, ai referti, alle immagini e alle prenotazioni via internet, finalizzato all’accesso a distanza da parte del paziente, al teleconsulto per il medico radiologo che volesse richiedere una second opinion, all’accesso da parte dei MMG, alle prenotazioni on line mediante il SiRrP – Sistema integrato Regionale richiesta Prenotazioni. Risultati Accesso via Web alla cartella radiologica da parte del 30% dei pazienti e del 100% dei MMG nei primi 2 anni (2011-2012), con l’obiettivo di arrivare al 50% dei pazienti entro il 2015. Diminuzione dei costi logistici e del personale a carico della struttura ospedaliera.
Trasmissione immagini video / telepresenza, realizzato attraverso una rete di esecuzione/trasmissione in tempo reale ed archiviazione di riprese video attraverso videocamere portatili che permetta la valutazione continua, da parte di un centro risponditore qualificato (CO 118, CO Unica) della scena dove operano i soccorritori dipendenti o del volontariato. Risultati Diminuzione dei costi logistici dovuti ai servizi prestati dai soccorritori (CO 118, CO Unica) in caso di incidenti/disastri, riduzione del trasporto in autoambulanza dalle microcomunità all’ospedale del 15% entro il 2013 e del 35% entro il 2015.
e-Refuge, realizzato attraverso la dotazione per i Rifugi Alpini di un sistema di trasmissione dati ed immagini, corredato da una minima dotazione tecnologica sanitaria standardizzata in linea che permetta la trasmissione in tempo reale ad un centro risponditore qualificato dei parametri raccolti in caso di malore/incidente. Risultati Diminuzione degli interventi effettuati tramite elisoccorso e dei relativi costi; riduzione di 1/3 dei voli non necessari dell’elicottero.
Tele Lavoro e refertazione domiciliare, realizzato attraverso l’attivazione del servizio di teleradiologia al fine di permettere al medico radiologo reperibile la refertazione a distanza, utilizzando una stazione mobile opportunamente configurata. Risultati Diminuzione dei costi relativi al personale medico.
Trasmissione Scheda Soccorso, realizzato attraverso la configurazione di una procedura informatica che permetta l’esecuzione informatizzata della scheda di soccorso in uso su autoambulanze ed elicotteri, la trasmissione in tempo reale al sistema di accettazione (CI 118, Pronto Soccorso) e la contemporanea archiviazione. Risultati Diminuzione dei costi relativi al personale medico.
- Tempi
Il progetto si è aperto nel 2008 con la definizione delle specifiche e con la verifica dello studio di fattibilità. Attualmente si sta ultimando la fase di progettazione esecutiva dei progetti pilota, nel 2011 saranno attivati i primi servizi e nel 2012 si dovrebbe arrivare al completamento dei servizi e al rilascio in produzione.
- Finanziamento
Il progetto poggia su un finanziamento totale di 3.900.000,00 euro, ripartito come segue: 2.028.000,00 euro da Fondi Areee Sottoutilizzate/ PAR – FAS 2007 – 2013, 1.872.000,00 da Cofinanziamento Regionale, da DG 3842 del 27 dicembre 2007,.
La forza del sistema Valle d’Aosta
“La sanità di montagna – ci conferma Marco Ottonello – non è cosa facile”.
Quali sono le leve su cui la Regione VdA ha spinto per superare le criticità strutturali? “La Regione VDA – risponde – ha il merito di aver collegato in banda larga tutto il territorio e inoltre la fortuna di poter avere un’unica azienda Usl, con un rapporto 1 a1 tra Regione e azienda. Va da sé che, con queste condizioni, è più facile predisporre e attuare progetti innovativi. Un altro punto di forza molto rilevante sta nel fatto che in VdA il collegamento in rete dei medici di MMG e pediatri di libera scelta è attivo già dal 2004”. "L’adesione da parte dei MMG – precisa – non è stata immediata, ma affrontatandola in sede di contrattazione siamo riusciti a livello regionale a coinvolgerli in questo progetto anche attraverso un sistema di incentivi”. Incentivi economici per i MMG? “Non solo economici, perché comunque ci siamo impegnati a collegare tutti i medici, a dargli la banda larga, e la possibilità di essere collegati con il sistema in modalità veloce. Anche qui abbiamo il vantaggio dei numeri, perché in VdA contiamo un totale di circa 130 medici di base e pediatri di libera scelta”.
“Esportare” Partout Sanità? “Adesso siamo in fase sperimentale. Poi entreremo e a regime e il nostro impegno sarà nell’individuare e quantificare i benefici e renderli eventualmente disponibili ad altre regioni. Siamo tutti in rete, ormai l’obiettivo è quello di entrare in rete con l’SPC… dunque – conclude – credo proprio che, in prospettiva futura, Partout Sanità possa considerarsi un progetto riusabile”.
Il progetto di sanità digitale Partout Sanità della Valle d’Aosta sarà presentato al FORUM DELL’INNOVAZIONE Nord Ovest, il 16 dicembre a Genova.