L’esempio di Borgone Susa: una connessione stabile per tutti i cittadini, anche nelle zone remote
In Italia esistono ancora divari digitali significativi tra le differenti aree del Paese: come garantire l’accesso alla rete per un pieno esercizio della cittadinanza digitale? Il Comune montano di Borgone Susa, in provincia di Torino, che conta 2300 persone, ha collaborato con Eolo per poter garantire una connessione stabile a tutti i cittadini. Ci racconta il progetto Diego Mele, sindaco della cittadina piemontese e ICT consultant
30 Ottobre 2023
Claudia Scognamiglio
Consultant Content Producer - Journalist, FPA
Rendere capillari i servizi di rete su tutto il territorio nazionale, ponendo le persone al centro dei processi, è uno degli obiettivi della “Dichiarazione Sui Diritti e Principi Digital” firmata a dicembre 2022 dal Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione europea. Internet come diritto significa anche permettere l’esistenza di una cittadinanza digitale che deve poter fare affidamento su una connessione stabile e una rete sostenibile, fast, che offra servizi e infrastrutture performanti anche nelle zone d’Italia inaccessibili per conformazione territoriale.
A questo proposito, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone l’obiettivo di completare la rete nazionale ultraveloce e di telecomunicazione 5G su tutto il territorio nazionale, in modo da raggiungere una copertura di almeno 100 Mbps entro il 2025 e una connettività a velocità superiore a 1 Giga-byte entro il 2030.
Al di là degli obiettivi prefissati, ad oggi in Italia esistono ancora divari digitali significativi sul territorio, soprattutto tra le aree urbane e quelle meno densamente popolate.
Come poter superare il divario: l’esempio del comune Borgone Susa
Quando si parla di digitalizzazione dei territori e di accessibilità, spesso a fare la differenza sono l’interconnessione e la cooperazione tra le persone.
Ne è un esempio il Comune Borgone Susa, piccola comunità montana che conta 2300 abitanti e dove il primo cittadino ha investito per garantire al territorio una copertura di rete che consenta servizi e performance uguali per tutti gli abitanti.
Eletto nel 2019, Diego Mele, trentatreenne sindaco della città e consulente ICT, ci ha raccontato come con Eolo sia nata una collaborazione che ha portato Borgone Susa ad essere il primo comune piemontese ad attivare lo smart working durante il periodo di lockdown: “Il giorno dopo la chiusura a causa della Pandemia da Covid -19, non abbiamo neanche dovuto aspettare che lo Stato ci fornisse le indicazioni per attivare il lavoro in modalità smart – ci spiega – dal momento che l’infrastruttura fornita da Eolo S.p.A. ce lo consentiva”. “In Comune abbiamo circa dieci dipendenti e sarebbe stato impossibile sostenere una connessione di persone che lavorano da casa e in più fornire servizi al cittadino”, afferma Mele.
“Abbiamo attivato delle dirette in cui spiegavamo i provvedimenti che si sarebbero concretizzati nel nostro piccolo comune – aggiunge -. In questo processo di comunicazione la connessione stabile è stata fondamentale, sorreggendo un carico più elevato rispetto agli anni precedenti dal momento che eravamo tutti a casa”.
L’infrastruttura alla base dei servizi
L’esigenza di implementare le soluzioni infrastrutturali più solide, nel Comune di Borgone Susa, era legata soprattutto al processo di migrazione in cloud dei propri applicativi e più in generale di trasformazione digitale dei propri processi e servizi.
“Abbiamo iniziato a trasferire parte operativa dei nostri applicativi su altri servizi in cloud – prosegue Diego Mele – rendendoci conto che le connessioni che avevamo a disposizione non erano soddisfacenti in termini di capacità e stabilità”. “Da responsabile della transizione digitale mi sto occupando anche di tutta quella che è la connessione dell’Unione Enti Montani e senza una connessione wireless ottimale non avremmo potuto attivare tutti i nostri servizi nel Comune”.
Nello specifico è stata scelta una connessione con un collegamento diretto tra il nostro comune ed Eolo grazie ad un’antenna dedicata installata presso la nostra sede, con una capacità di upload molto alta. Sono stati cablati i due plessi scolastici esistenti, una scuola primaria e una secondaria, e da poco sono stati connessi anche la biblioteca e una ex residenza anziani che era parte di un consorzio socioassistenziale. Anche in questo caso, sono state installate antenne dedicate che consentivano tutti i tracciamenti. Rispetto ai servizi sanitari, ospedali compresi, è stata attivata una connessione che supporta strumenti telematici come la telemedicina.
“Quindi possiamo dire che Eolo copre interamente tutti i servizi pubblici del comune, dal primo all’ultimo” ha sottolineato il sindaco Mele.
Le difficoltà di un comune montano e le sfide accolte
“Noi siamo una valle tra montagne e nonostante la vicinanza geografica con Torino, circa 40 km, sono due mondi a sé, due territori molto distanti in termini di aderenza al digitale – ci spiega Mele – perché la nostra conformazione geografica purtroppo, non consente di avere un certo tipo di infrastruttura”.
La configurazione del territorio ha reso difficile l’implementazione di impianti di connettività di qualità, e da qui nasce la partnership con Eolo. “La tecnologia del doppino in rame, che è quella che va per la maggiore da noi, ha un problema tecnico non da poco perché consente un numero di connessioni che sono molto più limitate”, spiega infatti Diego Mele.
La connettività è fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio. La possibilità di accesso a internet ad alta velocità è una risorsa indispensabile per imprese, istruzione, sanità e comunicazione.
Partendo da questa riflessione Diego Miele ci ha spiegato come spesso siano gli stessi operatori ad essere frenati dall’investire in termini di infrastrutture tecnologiche in territori complessi e quindi non appetibili.
“Il ritorno economico rispetto al numero di allacci previsti, non era per loro conveniente”, osserva Mele. Questo impatta inevitabilmente sull’indotto delle comunità locali. A Borgone Susa, ad esempio, nemmeno le aziende con fatturati molto alti che detengono rapporti con l’Estero come quelle che si occupano di stabilizzazione di corrente, hanno trovato l’opportunità conveniente economicamente.
E sulle sfide future il sindaco della piccola comunità piemontese non ha dubbi: “E’ necessario incentivare la comunicazione e quindi l’interconnessione tra gli operatori e chi oggi sta implementando i servizi in cloud”, suggerisce.
Un’assistenza che vada a impattare sull’offerta di un servizio di banda larga o con tecnologie wireless in cui aziende e partner parlino e strutturino le soluzioni più efficaci declinandole in base al bisogno territoriale.