Ripensare in chiave digitale i processi interni della PA, basandosi su low-code e intelligenza artificiale, al fine di efficientare l’erogazione di servizi pubblici e semplificare accesso e fruibilità da parte di cittadini e imprese. Il progetto di Regione Campania in collaborazione con Microsoft Italia
27 Luglio 2023
Redazione FPA
Semplificare l’accesso e la fruibilità dei servizi pubblici deve esser letta dalla PA come una missione che si traduce nella realizzazione di servizi utente-centrici, in grado di favorire il progresso e l’innovazione diffusa tra tutti gli enti del territorio. Lo sa bene la Regione Campania che ha di recente deciso di destinare 32 milioni di euro dei fondi FESR per il miglioramento dei servizi digitali, al fine di semplificare la vita di cittadini e imprese, imprimendo un deciso cambio di passo alla trasformazione digitale regionale.
“E’ uno sforzo significativo non solo in termini di risorse economiche investite, ma anche di risorse professionali che mettiamo in campo per creare quanti più servizi possibile volti ad intercettare le esigenze dei nostri cittadini; offrire loro servizi semplici ed efficaci, in grado di consentire un’interlocuzione con l’amministrazione che sia la più trasparente e chiara possibile”. Così commenta Massimo Bisogno, Direttore dell’ufficio speciale per la crescita e la transizione al digitale della Regione Campania, intervenuto nel corso della nostra intervista insieme ad Alessandro Ferrari, Dirigente servizi ecosistemi digitali dell’ufficio speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione Campania e Andrea Onorati, Business Application Sales Executive pubblica amministrazione di Microsoft Italia. Nel corso dell’intervista con i nostri ospiti abbiamo ragionato sullo stato dell’arte del progetto, che la Regione Campania sta portando avanti con il supporto del proprio partner tecnologico, Microsoft Italia, sui benefici riscontrati dall’Amministrazione e su quali sono stati gli impatti nell’ambito dell’organizzazione dei processi interni.
Low code e intelligenza artificiale
“Ci siamo resi conto che questi cambiamenti andavano affrontati dall’interno”, così esordisce Alessandro Ferrari nel raccontarci la premessa da cui è partita la Regione Campania nel dare avvio circa un anno e mezzo fa al processo di trasformazione digitale. L’esigenza per l’amministrazione era quella di rendere più efficiente il proprio catalogo di servizi digitali, fino a quel momento molto frammentati, il che significava appunto cambiare approccio e metodologia di lavoro, potendo contare sull’introduzione di nuove risorse umane, ma anche di tecnologie innovative. Si tratta di un percorso di cambiamento, tutt’ora in corso, che sfrutta le potenzialità offerte dal processo di sviluppo di applicazioni low code e di Open AI. Il progetto prevede lo sviluppo di servizi di front-end e di back-end, integrando le licenze già disponibili nella suite Microsoft 365 E5, in grado di combinare la componente di incremento della produttività con la parte di compliance e sicurezza, con le licenze di Microsoft Power Platform.
“Microsoft Power Platform ci ha permesso di fare un salto di qualità interno e di non dipendere, almeno in prima istanza, da un fornitore esterno”, continua Ferrari. L’introduzione di questa nuova soluzione che all’interno della sua suite mette a disposizione anche una capacità di intelligenza artificiale di nuova generazione, offre infatti notevoli vantaggi non solo per chi sviluppa, ma anche per l’utente finale, consentendo maggiore produttività lungo l’intera catena di valore. “Con l’introduzione di Open AI si sta cercando di verificare e dimostrare la bontà di questa tecnologia embeddata, e quindi incorporata all’interno degli strumenti di low code, e che risulta utile sia per essere più efficaci e rapidi nella costruzione di servizi così come di qualsiasi tipologia di applicazione, ma anche per semplificare l’interazione tra enti pubblici, piuttosto che tra l’ente pubblico e il cittadino o il dipendente stesso”. Così spiega Andrea Onorati nel definire i vantaggi apportati dall’introduzione di Open AI nella messa a terra dei progetti da parte delle PA che solitamente si trovano a dover fare i conti con scarsità di tempo e risorse.
L’impatto del cambiamento sull’organizzazione
La trasformazione digitale deve andare di pari passo con un rinnovamento delle competenze interne oltre che di una trasformazione di processi, in grado di coinvolgere l’utente fin dalle prime fasi di progettazione del servizio, al fine di ottenere un miglioramento continuo della prestazione da erogare. “Attualmente siamo circa 24 persone allocate sulla produzione di servizi digitali”, spiega Ferrari, sottolineando gli impatti dell’adozione della tecnologia Power Platform. Si tratta di vantaggi che si traducono non solo in termini di miglioramento dell’interoperabilità e di un’accelerazione del processo di interazione con il committente della Regione Campania: “Grazie a Power Platform e low code abbiamo la possibilità nel giro di tre settimane di presentare il primo prototipo di ciò che stiamo sviluppando per lui e di capire perfettamente quali sono i requisiti che man mano dobbiamo affinare”, ma anche in risultati tangibili: “Da Aprile del 2022 a 16 giugno quindi a pochi giorni fa abbiamo praticamente attivato ben 39 servizi abbiamo acquisito circa 13.000 domande”.
L’impatto del cambiamento sul territorio
L’impegno da ambo le parti all’interno di questa partnership inizia già a dare i suoi frutti, Ferrari ci parla infatti già dei primi feedback positivi ricevuti da parte dei cittadini e delle progettualità future: “Per il futuro, desideriamo aumentare la produttività, quindi continuare su questa strada, e progettare una sorta di catalogo di servizi digitali interni a tutti gli utenti della Regione Campania”. Onorati conferma quanto detto da Ferrari sugli ottimi riscontri del progetto da parte degli utenti finali, commentando: “C’è una pletora di utenti che fa parte dell’ecosistema di Regione Campania da cui abbiamo raccolto feedback molto interessanti, legati alla volontà di capire cosa si è fatto in Regione per andare a capitalizzare questo investimento”. Proprio a questo proposito, Onorati prosegue parlando di investimento sul territorio anche in riferimento alla scelta di Microsoft Italia di ricoprire il ruolo di partner tecnologico del progetto di trasformazione digitale portato avanti in collaborazione con Regione Campania. “Per noi l’interazione tra questi stakeholder è fondamentale per la crescita nell’adozione di queste tecnologie, ma in realtà del territorio stesso – prosegue Onorati. Infatti, il feedback del cittadino è il feedback del territorio; l’ente fa parte del territorio. Se l’ente stesso lavora bene perché c’è una mutua interazione che risulta efficace, allora tutto è più efficace”.