Migrazione al cloud nella PA, attivo l’accordo quadro sui servizi applicativi. Mangia (DXC): “Una fase cruciale”

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DXC Technology ha siglato la convenzione Consip che prevede l’affidamento di “Servizi applicativi in ottica cloud e PMO 2” per la PA. L’iniziativa, alla sua seconda edizione, si rivolge in particolare alle pubbliche amministrazioni centrali per realizzare servizi digitali, rafforzare la cittadinanza digitale, facilitare la migrazione sul cloud delle PA ed è utilizzabile anche per gli acquisti finalizzati ai progetti PNRR

6 Luglio 2023

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Redazione FPA

Foto di Andrew Kow su Unsplash https://unsplash.com/it/foto/Ndxgo2Bn3WY

La trasformazione digitale ha assunto un ruolo predominante e pervasivo nella vita quotidiana delle persone, dando il via ad una vera e propria rivoluzione culturale caratterizzata dall’introduzione di maggiore consapevolezza e conoscenza degli strumenti e delle tecnologie. Il che porta ad aumentare le aspettative del cittadino nei confronti delle prestazioni erogate dalla PA, soprattutto in termini di efficienza, qualità e trasparenza. Allo stesso modo, le organizzazioni pubbliche sanno che il digitale è la principale leva di trasformazione economica e sociale, che rende realizzabile un mercato unico europeo di beni e servizi digitali in ottica di inclusività, semplificazione e potenziamento dell’economia europea digitale.

La migrazione degli applicativi verso un ambiente cloud e la realizzazione di applicazioni cloud-native è la tappa fondamentale per realizzare il processo di trasformazione digitale del settore pubblico. Il 29 marzo 2023 DXC Technology ha siglato, insieme all’RTI composto da Datamanagement Italia S.p.A., Digitouch Technologies srl., DS Tech srl, Eustema S.p.A., Exprivia S.p.A, Lutech S.p.A., KeyPartner s.r.l. Links Management and Technology S.p.A. e Parsec 3.26 srl, l’accordo Consip per l’affidamento di “Servizi applicativi in ottica cloud e PMO 2”.

L’Accordo Quadro si rivolge in particolare alle pubbliche amministrazioni centrali per realizzare servizi digitali, rafforzare la cittadinanza digitale, facilitare la migrazione sul cloud delle PA ed è utilizzabile anche per gli acquisti finalizzati ai progetti PNRR. “L’accordo con Consip ci vede impegnati, ancora una volta, al fianco della pubblica amministrazione in una fase cruciale come quella trasformazione digitale”, ha commentato Nicola Mangia, Italy Public Sector General Manager di DXC Technology, sottolineando la centralità che assume la partnership pubblico-privato in questo ambito.

L’approccio Cloud Right di DXC Technology

L’accordo Quadro si inserisce infatti nella strategia che DXC Technology porta avanti nella pubblica amministrazione e conferma il suo ruolo chiave nell’accompagnare gli enti pubblici locali e centrali verso la transizione digitale fortemente voluta con il PNRR. A questo proposito, DXC Technology mette a disposizione delle PA la soluzione Cloud Right™. Si tratta dell’approccio distintivo di DXC ai servizi di trasformazione del cloud. La messa a punto di un approccio Cloud Right prevede una valutazione attenta di tutti gli aspetti strategici, operativi, finanziari e tecnici di un intero ambiente IT e consente di dar vita a una piattaforma ibrida sicura, tecnicamente appropriata oltre che economicamente conveniente per la risoluzione dei problemi riscontrati dall’organizzazione nel breve e lungo termine.

La soluzione offerta da DXC Technology risulta perfettamente in linea con le strategie di migrazione al cloud previste dall’Accodo Quadro per i servizi realizzativi, con il principale obiettivo di trasferire l’applicativo in cloud senza provocare stravolgimenti funzionali, effettuando al tempo stesso valutazioni sui possibili interventi da effettuare per garantire il livello massimo di ottimizzazione e beneficio. L’approccio Cloud Right consente inoltre di innalzare anche il livello di sicurezza incentrata sui dati, spostando il concetto di protezione di asset strategico dal dispositivo e dalla sua posizione fisica ai dati stessi. 

Gli altri servizi previsti dall’AQ

Gli altri servizi realizzativi a disposizione delle PAC, nell’ambito dell’AQ, riguardano la manutenzione evolutiva di software, inteso come servizio che include lo sviluppo ex-novo di nuovi sistemi informativi e applicazioni o parte autonome degli stessi, compresi gli interventi volti ad arricchire il software con nuove caratteristiche e funzionalità. A seguire, il servizio di configurazione e/o personalizzazione di software di terze parti, open source o riuso che deve essere erogato in piena conformità con la strategia della trasformazione digitale della PA, con le linee guida AgID su Acquisizione e Riuso di Software oltre che con il principio cloud first. Il servizio di sviluppo e evoluzione software in co-working con l’Amministrazione è svolto in co-working con l’Amministrazione, al fine di valorizzare le reciproche competenze tecnologiche in un contesto di sperimentazione sinergica e di contaminazione.

Tra i servizi di manutenzione, figura invece quello relativo alla manutenzione adeguativa che risulta necessaria in presenza di determinate condizioni come l’insorgere di modifiche, anche massive e non a carattere funzionale, alle applicazioni (ad es. cambiamento di layout di stampa), oppure nel caso in cui l’intervento di adeguamento è finalizzato al miglioramento della sicurezza applicativa, dell’interoperabilità, integrazione o scambio di dati o dell’accessibilità e usabilità delle applicazioni. Il servizio di manutenzione correttiva di software pregresso e non in garanzia prevede interventi finalizzati, attraverso effettuazione di diagnosi, ad eliminare malfunzionamenti ed effettuare il ripristino delle normali funzionalità previste in relazione a servizi e applicazioni in esercizio, oltre a tutti i componenti del sistema relativi a software preesistenti all’attivazione del contratto preso in carico dal fornitore e non in garanzia da altri operatori. È prevista inoltre anche una modalità in cui i servizi di manutenzione adeguativa e manutenzione correttiva di software pregresso e non in garanzia vengono erogati in maniera unitaria. Gli ulteriori servizi previsti dall’AQ sono relativi al supporto tecnico-specialistico ICT e al servizio di gestione del portafoglio applicativo.

I servizi di gestione operativa, dell’identità e accesso utente, piuttosto che il servizio di acquisizione e classificazione dati, contact center e help desk sono ricompresi tra i servizi accessori.

Conclusioni

Gli operatori economici, come DXC Technology, si candidano dunque a diventare parte attiva del processo di trasformazione e innovazione digitale che sta interessando la PA, impegnandosi ad erogare servizi in conformità con le disposizioni dell’attuale Piano Triennale e relativa normativa di riferimento. Dall’altro lato, come suggerisce l’approccio Cloud Right di DXC, è necessario che la PA, nell’affrontare il processo di migrazione dei propri servizi vero un ambiente cloud, acquisisca piena consapevolezza del fatto che il cloud è uno strumento e non una destinazione. Serve dunque un’attenta pianificazione strategica in cui l’organizzazione dimostri, fin dal principio, di avere le idee chiare su cosa sta cambiando e quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere.

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