Open Gov Bologna. Appello ai candidati a sindaco: chi si prende questo impegno?
In vista delle elezioni amministrative di maggio, a Bologna hanno aperto alle sottoscrizioni un appello speciale a “tutti i candidati a sindaco della città”. Cosa si chiede? L’impegno politico e programmatico per fare di Bologna un’amministrazione aperta, seguendo i punti elencati nel Manifesto per l’Open Government, presentato lo scorso autunno a Roma.
6 Aprile 2011
Chiara Buongiovanni
In vista delle elezioni amministrative di maggio, a Bologna hanno aperto alle sottoscrizioni un appello speciale a “tutti i candidati a sindaco di Bologna”. Cosa si chiede? L’impegno politico e programmatico per fare di Bologna un’amministrazione aperta, seguendo i punti elencati nel Manifesto per l’Open Government, presentato lo scorso autunno a Roma.
Alla constatazione che nelle trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche in corso Internet assume un ruolo di strumento (se non abilitatore) di cittadinanza digitale, si affianca la consapevolezza che oggi “abbiamo l’occasione di creare un nuovo modello di governance con le persone e con la Rete anche attraverso le concrete opportunità di partecipazione ai processi decisionali offerte dalla tecnologia, in modo da valorizzare l’intelligenza collettiva e diffusa tipica della Rete”.
Al centro della visione Open che viene chiesta per Bologna, non è una sorpesa, ci sono “loro”…gli open government data.
“La trasparenza, l’accessibilità e il riuso dei dati pubblici – si legge nell’appello bolognese – sono condizioni e grande opportunità per aumentare l’efficienza amministrativa e l’innovazione socio-economica, per accrescere la partecipazione degli individui e la fiducia reciproca e nelle istituzioni”.
La sfida per i candidati è impegnarsi a costruire Bologna città aperta, trasparente e partecipata.
E la domanda è diretta. Chi si prende questo impegno?
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