Regione Piemonte: al via “Imbuchiamo gli esami”, i referti a domicilio
Parte, per i comuni montani dei Distretti socio-sanitari dell’Asl CN1, il progetto pilota denominato “Imbuchiamo gli esami”. Un’iniziativa che coinvolge le Comunità Montane, in collaborazione con la Regione Piemonte – Assessorati alla Tutela della Salute e Sanità e alla Montagna, le Poste Italiane, i Distretti.
15 Ottobre 2008
C.B.
Parte, per i comuni montani dei Distretti socio-sanitari dell’Asl CN1, il progetto pilota denominato “Imbuchiamo gli esami”. Un’iniziativa che coinvolge le Comunità Montane, in collaborazione con la Regione Piemonte – Assessorati alla Tutela della Salute e Sanità e alla Montagna, le Poste Italiane, i Distretti. Obiettivo: consentire ai residenti (circa 250.000 abitanti) dell’area scelta come esperimento di limitare ad un unico accesso l’iter relativo all’effettuazione degli esami di laboratorio, sia che l’utente si rivolga al punto prelievo situato negli ospedali dell’Asl, sia che egli si rivolga invece ad uno dei punti delle Unità Territoriali di Base situati nel territorio dei vari Distretti. “In questo modo – dichiara il direttore generale dell’Asl CN1 Fulvio Moirano -evitiamo ai nostri cittadini, soprattutto a chi risiede nei comuni più distanti, un duplice percorso per il prelievo e per il ritiro del referto. Inoltre, oltre ad aumentare la soddisfazione degli utenti, razionalizziamo anche l’utilizzo delle risorse umane dell’Asl, evitando di impegnare personale in attività di sportello per la consegna dei referti degli esami di laboratorio”. Dalle stime fatte si prevede, tra spese di spedizione, per collegamenti informatici e formazione del personale un costo di circa 320 mila euro all’anno. La fase sperimentale durerà due anni.
Il recapito a domicilio dovrà essere autorizzato dagli utenti. L’avvio del progetto comporta la variazione della procedura: prenotazione e contestuale accettazione degli esami, pagamento ticket (se dovuto) da effettuarsi prima del prelievo; dove possibile, direttamente all’Ufficio Cassa o presso i ”Punti Gialli”; segue il prelievo o la consegna dei campioni biologici, quindi la trasmissione del referto tramite servizio postale a domicilio degli utenti che ne abbiano fatto richiesta.
L’iniziativa sarà avviata gradualmente, in relazione anche ai necessari adeguamenti della rete informatica.