Salesforce, Fortarezza: “Portiamo innovazione alla PA puntando su cloud, interoperabilità e alleanze locali”

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L’offerta del gruppo IT è personalizzata sulle esigenze delle PA centrali e locali, sottolinea Vanessa Fortarezza, Country Leader per l’Italia di Salesforce. Nel “nuovo DESI” il nostro Paese resta sotto la media Ue nella digitalizzazione dei servizi pubblici, ma i passi in avanti ci sono, evidenzia la top manager: “La PA italiana comincia a mettere al centro dei suoi valori la condivisione dei dati e dei casi d’uso tra enti diversi”

26 Ottobre 2023

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Patrizia Licata

Giornalista

Foto di Google DeepMind su Unsplash https://unsplash.com/it/foto/X5CSjHTjlgw

La digitalizzazione è strumento per migliorare le attività interne, agevolare il lavoro delle persone, valorizzare le buone pratiche e, non meno importante, offrire un’esperienza più soddisfacente al cittadino. Efficienza operativa, coinvolgimento dei cittadini, trasparenza, collaborazione: sono gli elementi su cui si basano oggi le partnership pubblico-privato che hanno l’obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione del settore pubblico. Elementi che sono anche il valore aggiunto che la PA italiana, centrale e locale, cerca nei propri partner tecnologici. È quanto svela Vanessa Fortarezza, Country Leader per l’Italia di Salesforce a FPA.

 “La pubblica amministrazione italiana sta facendo passi in avanti nel suo percorso digitale e comincia a mettere al centro dei suoi valori la condivisione dei dati e dei casi d’uso tra enti diversi”, afferma Fortarezza.

“È vero che i Paesi europei mostrano livelli di maturità digitale variabili”, prosegue la top manager, “ma le indicazioni della Commissione europea hanno svolto un ruolo significativo nel sensibilizzare i decisori politici sull’importanza delle trasformazioni digitali per lo sviluppo economico, industriale e sociale in tutti i Paesi membri, Italia compresa”.

PA digitale: l’Italia fatica, ma cresce

Nella digitalizzazione dei servizi pubblici l’Italia si colloca tra i Paesi dell’Ue con una maturità non alta: il primo Rapporto sullo Stato del Decennio digitale, pubblicato quest’anno dalla Commissione europea e che prende il posto dell’indice DESI, ci assegna un punteggio inferiore alla media comunitaria nella fornitura di servizi digitali ai cittadini (punteggio 68 contro 77) e alle imprese (75 contro 84).

Tuttavia, nonostante i ritardi accumulati negli ultimi anni, la Commissione riconosce che l’Italia ha compiuto maggiori sforzi in relazione a disponibilità, efficienza e sicurezza delle infrastrutture digitali; interoperabilità di datie informazioni tra le pubbliche amministrazioni; attuazione del sistema fondato sul principio “once-only”; l’incremento dell’utilizzo dell’identità digitale; completamento del sistema di cartella clinica elettronica.

Le recenti misure adottate per garantire servizi pubblici più incentrati sull’utente e per migliorarne l’accessibilità probabilmente stimoleranno l’uso da parte dei cittadini, afferma la Commissione Ue, invitando il nostro Paese a “intensificare gli sforzi per digitalizzare i servizi pubblici”, anche accelerando “l’attuazione delle misure esistenti e pianificate”.

Un’offerta innovativa e personalizzata rende la PA più efficiente

In questo contesto Salesforce porta a imprese e PA un portafoglio di soluzioni in continua espansione e che mira a rispondere in modo innovativo a esigenze diverse a seconda dei settori e delle singole organizzazioni.

“Salesforce ha introdotto innovazioni significative, come la piattaforma cloud-based e il modello di distribuzione Software-as-a-Service (SaaS), che hanno semplificato l’accesso e l’implementazione di soluzioni di trasformazione digitale”, evidenzia Fortarezza. “In tutta Europa il successo di Salesforce può essere attribuito a questa capacità di offrire soluzioni innovative, orientate al cliente e allineate alle esigenze della trasformazione digitale delle organizzazioni”.

In Italia l’azienda ha anche una forte attenzione alla collaborazione con partner locali e alla capacità di adattare le soluzioni alle specificità del mercato italiano. Salesforce non propone solo prodotti, ma una “visione della trasformazione digitale” e del suo impatto, offrendo soluzioni innovative per gestire tutte le funzioni aziendali. Al tempo stesso, le alleanze con aziende locali e consulenti garantiscono un supporto efficace e personalizzato, adattando le soluzioni alle esigenze e alle normative specifiche di ciascun paese.

Le due parole chiave della PA digitale: cloud e interoperabilità

La digitalizzazione della PA italiana sarà senz’altro favorita dalle risorse stanziate dal PNRR – 9,54 miliardi di euro, come si legge nella Lettera Club di marzo 2023 di The European House Ambrosetti e cui Salesforce ha contribuito. Il PNRR individua nella riforma della pubblica amministrazione una delle due riforme orizzontali, ossia trasversali a tutte le Missioni del Piano italiano, che migliorano l’equità, l’efficienza, la competitività e il clima economico del Paese nel suo complesso.

L’obiettivo del Governo a questo riguardo è quello di migliorare l’azione delle amministrazioni centrali e locali secondo criteri di efficacia ed efficienza, in base a un nuovo “alfabeto digitale” (Accesso; Buona Amministrazione; Capitale Umano; Digitalizzazione). In questo vademecum della trasformazione della macchina pubblica, la migrazione al cloud e l’interoperabilità delle banche dati pubbliche sono considerate le fondamenta su cui si costruisce l’innovazione. E a questo proposito, nel Rapporto elaborato dal team The European House – Ambrosetti per Salesforce Italia, si analizzano le condizioni per la raccolta, la gestione e l’utilizzo “intelligente” dei dati da parte delle singole amministrazioni, per favorire lo sviluppo di modelli di erogazione di nuovi servizi per cittadini e imprese. Confermando, dati alla mano, che senza l’interoperabilità dei dati, non può sussistere nessuno sviluppo o modernizzazione del sistema pubblico.

I servizi offerti da Salesforce per la PA centrale e locale includono la gestione delle interazioni con i cittadini(Salesforce Government Cloud), l’automazione dei processi interni, la gestione delle relazioni con i fornitori, gli strumenti di analisi e reportistica, la gestione delle emergenze e dalla pubblica sicurezza e le soluzioni per specifici casi d’uso, andando così a coprire tutte le necessità dei diversi enti pubblici, dal procurement alla produttività, dal processo decisionale basato sui dati al miglioramento dei servizi verso l’esterno.

Altro elemento che favorisce la modernizzazione della PA è il supporto all’interoperabilità e al riuso: la piattaforma Salesforce abilita l’integrazione con vari sistemi e applicazioni utilizzati nel settore pubblico, facilitando la condivisione dei dati e l’automazione dei processi, semplificando i flussi di lavoro e riducendo la duplicazione degli sforzi. Quanto al capitale umano, da sempre uno dei “nodi” del rinnovamento in qualunque organizzazione, Fortarezza non ha dubbi: “Alcune amministrazioni hanno maggiori skill e risorse digitali di altre, ma, in genere, stiamo riscontrando una crescente professionalità e competenza tra coloro chiamati ad avviare i processi di trasformazione digitale”. Andando avanti, sarà proprio l’abbinamento tra tecnologie avanzate e personale qualificato a trainare il cambiamento digitale e sostenibile.

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