Servizi digitali inclusivi e accessibili: online la dashboard per il monitoraggio dei siti della PA
Dal 31 marzo è disponibile un nuovo strumento che permette di consultare le statistiche relative al livello di accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione e conoscerne gli errori più comuni: si tratta della dashboard accessibilita.agid.gov.it che, in linea con gli obiettivi della misura 1.4.2 del PNRR di cui l’AgID è soggetto attuatore, presenta per la prima volta tutti i dati di monitoraggio
7 Aprile 2023
Redazione FPA
Rendere i servizi pubblici digitali più accessibili e inclusivi “per tutti” i cittadini, senza escludere nessuno, è uno degli obiettivi della misura 1.4.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui l’AgID è soggetto attuatore. In linea con le scadenze previste dal Piano operativo della misura, dal 31 marzo 2023 è online la dashboard pubblica accessibilita.agid.gov.it per il monitoraggio dell’accessibilità dei siti della PA a persone con disabilità permanente o temporanea.
“Si tratta di un passo avanti nella giusta direzione per garantire pari diritti di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, affinché nessun cittadino sia escluso dai benefici che la nuova tecnologia è in grado di portare nelle vite di tutti noi”, come ha dichiarato il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti
Gli errori di accessibilità più frequenti
La nuova dashboard permette di consultare l’elenco degli errori più frequenti dei 14.483 siti analizzati nel primo trimestre dell’anno e acquisiti da IndicePA tramite il sistema automatizzato MAUVE++, realizzato da AgID in collaborazione con il CNR. La piattaforma MAUVE++ valuta la ricorrenza degli errori su 31 dei 50 criteri previsti dalle Linee Guida e Principi delle WCAG 2.1 pubblicati dal World Wide Web Consortium (W3C), che definiscono come rendere i contenuti web più accessibili alle persone con disabilità visive, uditive, fisiche, vocali, cognitive, di linguaggio, di apprendimento e neurologiche. Gli errori maggiormente rilevati riguardano:
- la mancanza di indicatore visivo del focus quando gli utenti navigano con la tastiera anziché con il mouse (33,8%),
- la presenza di informazioni veicolate esclusivamente attraverso il colore, come ad esempio i link non sottolineati (19,9%)
- il basso livello di contrasto del colore con lo sfondo (11,8%)
Dichiarazione di accessibilità
AgID ha il compito istituzionale di fornire assistenza alla pubblica amministrazione per l’applicazione della normativa vigente in materia di accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici: la Direttiva Europea 2016/2102, che integra la Legge italiana n. 4/2004 sulle “disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici”. Pertanto l’Agenzia ha emanato le Linee Guida sull’accessibilità, che supporta il processo di autovalutazione delle PA sullo stato di accessibilità di ogni loro servizio. Le dichiarazioni non rientrano nel processo di monitoraggio, ma devono essere compilate e pubblicate per adempimento normativo: 12.709 quelle pubblicate nella dashboard entro il 23 settembre 2022, valide fino al 23 settembre 2023.
Prossimi passi
La misura 1.4.2, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea 2016/2102 e dalla legge n. 4/2004, ha come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità dei servizi digitali pubblici da realizzare (grazie a un investimento pari a 80 milioni di euro, in capo ad AgID) attraverso specifiche attività di formazione, disseminazione e supporto tecnico e finanziario rivolte alle PA, nonché test di accessibilità su circa 23.000 siti web e app mobile. Entro giugno 2025, l’Agenzia dovrà offrire supporto tecnico e finanziario per 53 milioni di euro a 55 PA target, tra cui 32 tra Città Metropolitane e Comuni capoluogo e non, per realizzare attività formative specifiche in tema di accessibilità. In particolare dovrà:
- fornire il supporto specialistico di 28 esperti e la condivisione di webkit per sviluppare e riprogettare i servizi digitali;
- ridurre il numero delle tipologie di errore del 50 % su almeno 2 servizi digitali forniti da ciascuna amministrazione;
- assicurare che almeno il 50% delle tecnologie assistive sia a disposizione di tutti i lavoratori con disabilità.