Attraverso l’innovazione digitale i cittadini di Venezia, i turisti e gli studiosi possono riappropriarsi di un patrimonio costituito da opere che raccontano la storia di san Marco e della sua predicazione; la storia degli ospedali antichi veneziani attraverso i documenti d’epoca; la storia della medicina attraverso tavole anatomiche e le raccolte di strumenti medico-chirurgici.
La Scuola è diventata eMuseum. 300 tavole anatomiche e medico-scientifiche sono già consultabili in versione digitale. Col tempo buona parte dei 18.000 volumi che fanno parte della collezione del Museo saranno digitalizzati. Per la maggior parte sono testi scientifici, anche se non mancano opere di inestimabile valore storico-letterario, tra cui un’edizione cinquecentesca dell’Orlando Furioso e un manoscritto medievale della Regola di san Benedetto.
Nella Scuola di San Marco, nata circa otto secoli fa per praticare la virtù della Carità, due totem digitali: uno nella Sala Capitolare e l’altro nella Sala dell’Albergo.
Mostrano le “cinquecentine” fino al 1514; gli atti degli ospedali antichi di Venezia dal 1198; la parte iconografica della documentazione progettuale dell’ospedale di Le Courbusier.
La valorizzazione e fruizione del materiale librario contenuto nella Biblioteca medica della Scuola avviene attraverso un sistema che si compone di:
- Software applicativo di catalogazione
- Archivio di record catalografici
- Archivio di oggetti digitali
- Archivio di metadati associati agli oggetti digitali
- Catalogazione bibliografica
La catalogazione bibliografica viene effettuata con il software Sebina Open Library (SOL), che colloquia con la base dati Indice SBN (largamente diffuso tra le strutture bibliotecarie veneziane attraverso il Polo VEA, che fa capo alla Biblioteca Nazionale Marciana) e il Polo VIA che afferisce alla Regione del Veneto. L’acquisizione in formato digitale del materiale librario catalogato ha interessato finora 350 volumi sui 511 complessivamente catalogati del Fondo Antico.
La Biblioteca conserva anche la documentazione prodotta dagli antichi ospedali della città di Venezia, confluiti poi nell’Ospedale moderno. Si tratta prevalentemente di atti patrimoniali (compravendite, donazioni, legati). L’ atto più antico risale all’anno 1198. La schedatura e la metadatazione è conforme agli standard nazionali ed internazionali e viene realizzata, come condiviso con la Soprintendenza Archivistica per il Veneto, seguendo l’ultima edizione delle NIERA (Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie) e tramite l’utilizzo dell’applicativo open source x-Dams. Sono stati digitalizzati tutti gli atti conservati in 139 buste e 168 registri.
Potete visitare eMuseum della Scuola attraverso il
sito web in cui si trovano informazioni e
eventi della realtà culturale di cui la Scuola è espressione e deposito. Grazie all’innovazione digitale, i cittadini di Venezia e del mondo hanno la possibilità di accedere facilmente a un prezioso, unico, inestimabile patrimonio di conoscenze storiche, artistiche, culturali.
In occasione dell’evento “L’Ospedale degli ebrei: storie di medici: storie di medici, benefattori e pazienti ebrei nell’Ospedale Civile di Venezia”, verrà presentato il progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale dell’Azienda Ulss3 Serenissima