A Parma sicurezza a portata di ‘click’
Partirà a marzo la sperimentazione di un dispositivo elettronico di piccole dimensioni che permetterà di inviare segnali di allarme alle Forze di Polizia semplicemente premendo un pulsante. La sperimentazione durerà sei mesi, coinvolgerà le persone giudicate più a rischio – gli anziani e coloro che svolgono il proprio lavoro di notte – e avrà un costo di circa 25mila euro, di cui 16mila a carico del Comune (che metterà a disposizione 100 dispositivi personali di sicurezza).
25 Gennaio 2010
Redazione FORUM PA
Basterà un semplice “click” sul pulsante di emergenza di un piccolo apparecchio elettronico personale per lanciare un segnale di allarme alle Forze di Polizia. Questo servizio innovativo, che si chiama proprio ‘click’, verrà avviato in via sperimentale dal Comune di Parma agli inizi di marzo con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza reale e percepita in città. La sperimentazione durerà sei mesi, coinvolgerà le persone giudicate più a rischio (gli anziani e coloro che svolgono il proprio lavoro di notte) e avrà un costo di circa 25mila euro, di cui 16mila a carico del Comune (che metterà a disposizione 100 dispositivi personali di sicurezza).
Questo il meccanismo: il segnale d’allarme, lanciato via gprs o via sms, viene registrato dalla Centrale operativa di una società di vigilanza privata, che poi chiama il numero di cellulare collegato al numero del pulsante elettronico per verificare eventuali falsi allarmi. Nel caso in cui ci sia effettiva necessità di intervento viene avvisata la Polizia Municipale e, in mancanza di pattuglie disponibili, vengono contattare le altre Forze dell’Ordine.
Il dispositivo di sicurezza permette, attraverso l’attivazione del pulsante di emergenza, la localizzazione esatta delle persone che lo portano e questo facilita l’intervento delle Forze di Polizia. Il servizio sarà garantito all’interno dell’anello delle tangenziali del Comune di Parma.
Il progetto sarà gestito dal Settore Sicurezza e dal Settore Sistemi informatici e telematici in collaborazione con BT Enia, in qualità di fornitore del sistema, che affiderà alla società Ivri la parte di servizio relativa alla ricezione degli allarmi e alla successiva gestione attraverso la comunicazione alle Forze di Polizia.
I cittadini che vorranno partecipare alla sperimentazione potranno farne richiesta al Comune attraverso un bando pubblico, che sarà emanato nei primi giorni di febbraio. Questi i requisiti: essere residenti a Parma, avere un’età pari o superiore a 65 anni, oppure svolgere la propria attività lavorativa durante le ore notturne sul territorio comunale.
“Oggi – sottolinea in una nota il sindaco di Parma, Pietro Vignali – la tecnologia ci fornisce strumenti utili come le telecamere e le colonnine sos che già conosciamo. Le situazioni in cui ‘click’ può rendere più sicure le persone sono tante. Penso in particolare alle donne, anche per la violenza domestica, agli anziani, spesso vittime di scippi e raggiri, o a chi lavora nelle ore notturne (chi effettua turni, chi lavora negli ospedali, nei locali pubblici…), che si possono trovare in condizione di richiedere un aiuto urgente alle forze dell’ordine. Uno strumento che se usato con grande senso di responsabilità può aiutare a rendere più sicura la vita delle persone”.
“L’apparecchio – aggiunge l’assessore alla Sicurezza, Fabio Fecci – serve anche per innalzare i livelli di percezione di sicurezza ed è uno strumento innovativo, che sviluppa l’idea dell’utilizzo della tecnologia come risorsa in più da affiancare ai controlli della Polizia municipale e delle Forze dell’Ordine, una sorta di supporto e di ausilio molto importante. Per questo, durante la sperimentazione valuteremo anche ulteriori possibilità tecnologiche, ad esempio l’inserimento di un dispositivo vocale che consenta la comunicazione con la Centrale operativa, per rendere ‘click’ ancora più efficace”.
“Questo strumento – conclude il delegato all’Innovazione tecnologica, Mario Marini – si inserisce nel più ampio progetto Parma_2.0 di applicazione della tecnologia al servizio dei cittadini, in questo caso della loro sicurezza. Iniziative come questa possono essere poste in essere in quanto Parma si è già dotata di moderne infrastrutture, come i cinque anelli in fibra ottica, l’impianto di telecamere interconnesse e la connessione WI-FI”.