Accordo quadro System Management 3, per CED sicuri e affidabili

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Il settore pubblico è interessato da costanti evoluzioni, tecnologiche e normative, nonché influenzato dagli scenari geopolitici che impongono la capacità di adeguarsi a nuove dinamiche e di far fronte a sempre nuove sfide in tempi brevi. DXC Technology aderendo all’Accordo Quadro System Management 3, che ha un valore di 500 milioni di euro, intende accompagnare le amministrazioni nel processo di migrazione grazie all’approccio Cloud Right che permette di erogare servizi digitali con alti standard di sicurezza e affidabilità

4 Luglio 2023

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Redazione FPA

Il processo di trasformazione digitale impone uno scenario caratterizzato dal continuo e rapido aggiornamento di una grande mole di dati prodotti e gestiti dalla PA. Migrazione verso un ambiente cloud e gestione del rischio cyber nella supply-chain, sono alcune delle sfide centrali che la PA deve necessariamente affrontare per assicurare la piena operatività dei centri elaborazione dati (CED), esternalizzando servizi sistemici per la gestione delle infrastrutture informatiche della PA. “La PA deve necessariamente attuare un’inversione di tendenza di tipo culturale, sostituendo un approccio compliance-based con uno di tipo risk-based”, così esordisce Leonardo Nobile, Security Principal di DXC Technology, nel corso del suo intervento al talk “La PA nel quadro delle strategie nazionali sulla cybersecurity”, organizzato da FPA nel corso di FORUM PA 2023.

Il 29 marzo 2023, DXC Technology ha siglato insieme alle altre aziende dell’RTI (RTI Fastweb S.p.A.; RTI Almaviva) la convenzione Consip per il rinnovo dell’attivazione dell’Accordo Quadro per i servizi di “System Management” dei Centri Elaborazione Dati della PA. DXC mira, infatti, a instaurare relazioni sempre più solide e proficue con gli enti della PA per accelerare il processo di digitalizzazione di un settore interessato da costanti evoluzioni, tecnologiche e normative, nonché fortemente influenzato dagli scenari geopolitici che impongono la capacità di adeguarsi a nuove dinamiche e di far fronte a sempre nuove sfide in tempi brevi. “Questo accordo è particolarmente importante non solo per noi, perché conferma il nostro ruolo di partner tecnologico strategico, ma per tutto il Paese, come confermato dal PNRR, perché il processo di innovazione della pubblica amministrazione rappresenta una tappa fondamentale che non può più essere rimandata”, ha commentato Nicola Mangia, Italy Public Sector General Manager di DXC Technology.

Infrastrutture affidabili per CED efficienti e sicuri

L’Accordo Quadro prevede l’affidamento in outsourcing dei servizi sistemistici per la gestione delle infrastrutture informatiche delle PA per assicurare la piena operatività dei centri elaborazione dati (CED), affinché i cittadini possano avere servizi pubblici efficienti e sicuri. L’obiettivo è infatti garantire l’integrità dei dati e un aggiornamento costante dell’infrastruttura, in linea con l’evoluzione tecnologica del mercato ICT.

Tutte le pubbliche amministrazioni possono stipulare un contratto per acquistare servizi professionali finalizzati a garantire la piena operatività delle infrastrutture tecnologiche dei CED, mentre non prevede la fornitura di apparecchiature hardware o prodotti software, l’hosting/housing delle infrastrutture tecnologiche presso la sede del fornitore o la fornitura di risorse cloud.

“Questo accordo conferma l’impegno di DXC Technology nel processo di digitalizzazione del Paese e ci posiziona come partner ideale per la pubblica amministrazione che si trova a gestire un volume di dati in continua crescita che necessitano di essere adeguatamente trattati, attraverso specifiche competenze e un’infrastruttura tecnologica solida, affidabile, sicura e innovativa”, ha dichiarato Eugenio Maria Bonomi, Amministratore Delegato di DXC Technology. “Supportare gli enti pubblici, così come le aziende private, in questa fase di transizione fondamentale per l’intero Sistema Paese e per il rilancio della sua competitività è parte della mission di DXC, un obiettivo che perseguiamo mettendo a disposizione tutto il nostro know-how le nostre competenze”.

L’Accordo Quadro con durata di 18 mesi, a decorrere dalla data di attivazione, prorogabile per ulteriori 6 mesi, o comunque per un periodo minore, determinato dall’esaurimento dell’importo massimo stabilito pari a 500 milioni di euro. Ciascun contratto esecutivo potrà avere una durata minima di 12 mesi e massima di 36 mesi, dalla data di conclusione delle attività di subentro, o, in assenza di subentro, dalla data di stipula del contratto stesso.

Focus sui servizi offerti: Cloud Right

I servizi di Service Management si rivolgono ad amministrazioni dotate delle più svariate infrastrutture hardware e software di base che possono essere concentrate in un’unica sede o possono essere suddivise su più sedi distribuite geograficamente, con diversi CED, eventualmente collegati tra loro mediante rete geografica. Il sistema informativo nel suo complesso può disporre di collegamenti alla rete internet e al Sistema Pubblico di Connettività (SPC). L’Amministrazione potrà disporre sia di infrastrutture tecnologiche tradizionali sia utilizzare infrastrutture che rispondono al paradigma del cloud computing, eventualmente combinando le due modalità secondo i modelli privato, pubblico o ibrido. Nello specifico, DXC insieme alle aziende dell’RTI fornirà servizi di supporto specialistico nella trasformazione di infrastrutture verso un modello innovativo cloud based e l’expertise necessaria alla gestione e conduzione di sistemi complessi e ibridi. Questo consentirà di accompagnare le amministrazioni nel processo di migrazione grazie all’approccio Cloud Right di DXC Technology, che mira a massimizzare il valore offerto da questa tecnologia abilitante e dalla modernizzazione dell’IT nell’ottica di erogare servizi digitali con alti standard di sicurezza e affidabilità.

Ferme restando le competenze professionali richieste dall’AQ, le risorse impiegate nei servizi dovranno possedere elevate capacità tecniche (sulle architetture specifiche oggetto della presente iniziativa) e professionali quali prontezza, precisione, affidabilità, competenza e perfetta conoscenza della documentazione contrattuale. È inoltre richiesto un elevato grado di flessibilità nel rendere disponibili le risorse, nonché nel garantire l’aggiornamento tecnico delle necessarie competenze.

Il fornitore deve disporre di uno o più centri servizi per l’operatività da remoto, attivi 24H, 7 giorni su 7 giorni, tutto l’anno, da mettere a disposizione delle amministrazioni che facciano richiesta di servizi da erogare mediante tale modalità operativa, senza oneri aggiuntivi.

Il centro servizi deve quindi prevedere: una funzione di service desk; una service control room, per il monitoraggio e la gestione dei sistemi; strutture tecniche specializzate per interventi di secondo livello su problematiche relative a sistemi, reti e sicurezza; infrastrutture tecnologiche e strumenti operativi per il monitoraggio sistemi e la gestione dei processi di Service Management. Il presidio operativo rientra a far parte dei servizi di base previsti dall’AQ, oltre all’attività di supporto specialistico; monitoraggio H24 da remoto e Service Management. In aggiunta a uno o più servizi di base, la PA può fare richiesta anche di reperibilità e di intervento fuori orario, come servizi opzionali. Rientrano invece a far parte invece dei servizi accessori, il monitoraggio H24 on-site; la manutenzione hardware e il supporto ambienti client.

Come acquistare i servizi

L’AQ consente alle amministrazioni l’acquisizione dei servizi secondo due modalità alternative. Nel caso di ordine diretto, senza rilancio del confronto competitivo fra le imprese aggiudicatarie – RTI Fastweb S.p.A.; DXC Technology – il fornitore può essere identificato in base alla graduatoria di merito o, qualora il primo classificato abbia esaurito con ordini precedenti il valore contrattuale a sua disposizione, rivolgendosi al secondo classificato.

L’accesso all’appalto specifico, con rilancio del confronto competitivo fra i tre fornitori aggiudicatari – RTI Fastweb, DXC Technology, RTI Almaviva – è obbligatorio per l’amministrazione che rilevasse anche uno solo dei tre requisiti indicati dal capitolato tecnico: valore economico del fabbisogno superiore a 5 milioni di euro; richiesta di servizi accessori; volontà della PA di modificare le prescrizioni dell’Accordo Quadro in merito alla configurazione dei servizi o ai livelli di servizio e alle relative penali associate.

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