Accordo tra Facebook e Polizia postale per la sicurezza on line
Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni si sono riuniti per due giorni con elementi di vertice del settore sicurezza di Facebook appositamente convenuti dagli USA dalla sede californiana di Palo Alto per discutere insieme della sicurezza in rete.
8 Ottobre 2010
Redazione FORUM PA
Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni si sono riuniti per due giorni con elementi di vertice del settore sicurezza di Facebook appositamente convenuti dagli USA dalla sede californiana di Palo Alto per discutere insieme della sicurezza in rete.
La responsabile del settore "sicurezza e rapporti con le forze di polizia" ed il responsabile delle relazioni per l’area Europa, Africa e Medio Oriente (EMEA) di Fecebook hanno posto le basi di una effettiva cooperazione dei cyberpoliziotti della Polizia di Stato con il settore privato per rendere più utile e più sicuro l’uso della famosa piattaforma di Social Network da parte degli utenti, specialmente i minori.
L’incontro si è concluso con la definizione delle "linee guida" che regoleranno i rapporti tecnico-operativi fra la Polizia Italiana e l’azienda statunitense con particolare attenzione agli aspetti di prevenzione e riduzione degli illeciti commessi online. Il documento riflette l’ottimo rapporto di collaborazione da tempo in atto tra il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e i responsabili di Facebook e potrebbe divenire, a breve, uno standard internazionale.
Unico del suo genere, infatti, il documento costituisce un’importante innovazione nei rapporti di cooperazione internazionale tra rappresentanti del settore pubblico e privato.
Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, soddisfatto per i risultati dello scambio informativo che i suoi uomini hanno avuto con i funzionari di Facebook, ha così sottolineato la valenza dell’accordo: "Il contrasto agli abusi commessi nel mondo dei Social Network si arricchisce di uno strumento assolutamente innovativo che consentirà sia a noi che a Facebook di garantire agli utenti una migliore e più serena fruizione di un servizio a cui hanno iniziato ad affacciarsi anche importanti realtà imprenditoriali, attratte dalla grande popolarità di questo poliedrico sistema di comunicazione".
Al termine dei due giorni di intenso lavoro tra i cybercop italiani e gli esperti di Facebook, il prefetto Oscar Fioriolli, responsabile della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato ha ringraziato per il prezioso contributo i responsabili dell’azienda di Palo Alto: "Le linee guida, stilate in collaborazione con Facebook, rappresentano una pietra miliare nei rapporti di cooperazione tra forze dell’ordine e società private che forniscono servizi via internet. Serviranno ad illuminare più adeguatamente proprio quelle zone buie di internet a beneficio dell’intera comunità internazionale, impegnata nella lotta alla criminalità informatica".
Viva soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche da Cristian Perrella, responsabile delle relazioni Law Enforcement EMEA, il quale ha così sottolineato il costante impegno di Facebook per la sicurezza dei propri utenti: "Il nostro obiettivo è di garantire la migliore esperienza possibile su Facebook e cerchiamo di farlo adottando tutte le iniziative che premiano i comportamenti positivi e scoraggiano quelli negativi”.
Facebook, infatti in questi anni si è impegnata a realizzare un sistema di regole che incoraggia le persone a utilizzare i nomi reali e disincentiva i comportamenti negativi. Lo spam, il malawere e il phishing sono tre elementi che la società ha sempre combattuto, coinvolgendo, nelle situazioni più gravi, le autorità. FONTE: Polizia di Stato
FONTE: Polizia di Stato