Per ogni organizzazione la sicurezza informatica deve essere una priorità e per la PA l’esigenza di contrastare tali minacce è fondamentale per garantire la disponibilità, l’integrità e la riservatezza delle informazioni presenti nei propri sistemi. Intervista a Federico Santi, Security Practice Leader di DXC Italia
21 Ottobre 2020
Cantieri PA
Gli articoli a firma della community di FPA impegnata nei processi di innovazione digitale della PA
Eleonora Bove
Digital Content Strategist, FPA
Lo scorso settembre in Germania un attacco informatico ai sistemi informativi dell’ospedale universitario di Düsseldorf ha bloccato i server della clinica e di fatto lo shut-down dei sistemi informatici ha impedito il tempestivo ricovero di diversi pazienti e in alcuni tragici casi anche le cure.
Non è certo la prima volta, tutti ricordiamo il caso WannaCry che nel maggio 2017 ha colpito 200.000 sistemi informatici in ben 15 paesi, bloccando il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.
Quando si parla di sicurezza informatica si fa spesso riferimento ai casi di attacco alle strutture ospedaliere, perché fanno più rumore, ma per ogni organizzazione la sicurezza informatica deve essere una priorità.
L’esigenza per la PA di contrastare tali minacce diventa fondamentale per garantire la disponibilità, l’integrità e la riservatezza delle informazioni presenti nei propri sistemi.
Quale è la minaccia maggiore che può arrivare dal cyber spazio per una PA? Quali sono le azioni prioritarie da mettere sul campo per garantire l’integrità dei dati detenuti dal settore pubblico? Eleonora Bove di FPA ne parla con Federico Santi, security Practice Leader DXC Italia.
DXC Italia è partner di FPA in un progetto che stiamo portando avanti in collaborazione con la DCOD – Direzione centrale organizzazione digitale di Inail: il Cantiere Trasformazione digitale. Il tavolo di lavoro in cui pubblico e privato, in un rapporto tra pari, si confrontano e costruiscono insieme modelli di sviluppo digitale. Uno dei temi è la sicurezza informatica.