La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’azione pubblica, consentendo una maggiore accessibilità ai servizi e trasparenza, favorendo l’inclusione digitale e migliorando l’esperienza utente. Ma come governare la complessità dei processi pubblici? Il primo passo sta nell’adottare un approccio strategico al cloud. A sostenerlo Simone Pretti, Sales Director di INIX Group Italia, ai microfoni di FORUM PA POP intervistato nell’ambito di FORUM PA 2024
11 Giugno 2024
Redazione FPA
La tecnologia riveste un ruolo cruciale nel progresso dell’azione pubblica, permettendo alle istituzioni di rispondere rapidamente ai mutamenti nei contesti sociopolitici ed economici. Questo si traduce in una maggiore accessibilità ai servizi e in una maggiore trasparenza dell’azione pubblica. Ne è un esempio l’utilizzo di portali online e applicazioni mobile, che facilita l’interazione diretta tra cittadini e istituzioni, favorendo quella che viene definita inclusione digitale.
Ne è consapevole Simone Pretti, Sales Director di INIX Group Italia, intervistato negli studi di FORUM PA POP, la web tv di FORUM PA 2024, che ha offerto una panoramica dettagliata sulle sfide e le opportunità dell’innovazione digitale nella pubblica amministrazione.
Priorità strategiche per l’innovazione digitale
Pretti ha evidenziato l’importanza di lavorare su alcuni aspetti prioritari.
“In primis, dobbiamo puntare sulla sicurezza informatica, perché siamo costantemente minacciati da attacchi informatici e violazioni della sicurezza dei dati, i cosiddetti Data Breach; pertanto, dobbiamo assolutamente rafforzare le difese cibernetiche. Secondo, dobbiamo investire nella formazione digitale del personale pubblico per migliorare il servizio al cittadino. E infine, dobbiamo sviluppare applicazioni user-friendly che aiutino a ridurre la burocrazia e a migliorare l’esperienza utente”, specifica Simone Pretti.
Semplificazione dei processi nell’ambito pubblico
Il primo passo per governare la complessità dei processi pubblici, secondo Pretti, sta nell’adottare un approccio strategico che guidi il processo di migrazione al cloud di dati, applicazioni e servizi della PA. Non è semplice né efficiente migrare tutte le applicazioni tradizionali verso il cloud, per cui occorre prima fare una valutazione del rischio e determinare quali applicazioni non abbiano un grosso impatto sui carichi e flussi di lavoro. Il secondo passo consiste nel promuovere la condivisione e la collaborazione delle conoscenze.
Sfide e opportunità dell’intelligenza artificiale nella PA
L’intelligenza artificiale offre opportunità per raccogliere ed elaborare enormi quantità di dati e favorisce l’automazione dei processi. Tuttavia, presenta sfide legate alla privacy, alla sicurezza dei dati e alla discriminazione algoritmica. La sua adozione richiede una particolare attenzione al rischio di bias, ossia la possibile distorsione che alcuni modelli di intelligenza artificiale possono avere nell’influenzare qualsiasi decisione, con impatti negativi sui diritti fondamentali se non adeguatamente regolati. È essenziale sviluppare una cultura etica nella progettazione e programmazione di questi sistemi per ridurre il rischio di distorsione e sfruttare le opportunità di automazione dei processi e miglioramento dei servizi pubblici.