Soldi pubblici: il futuro della banca dati Siope

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6 Dicembre 2015

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Pasquale Ferro, Direttore sistemi informativi, Banca d'Italia

Il coordinamento dei conti e il monitoraggio del rispetto dei parametri di finanza pubblica stabiliti dall’Europa rappresentano obiettivi importanti per il paese; il Sistema Informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE) è uno strumento nelle mani della Ragioneria Generale dello Stato per assicurare innanzitutto questi obiettivi ma anche per ampliare le informazioni sull’andamento della spesa pubblica per ragioni di trasparenza e per rendere comprensibile ai cittadini cosa si fa con le risorse rese disponibili attraverso la tassazione.

Che cosa è il SIOPE? E’ una base dati che si forma raccogliendo le informazioni sugli incassi e pagamenti di oltre 10.000 Amministrazioni pubbliche (tra cui Regioni, Comuni e ASL le principali in termini di spesa erogata), trasmesse ogni giorno dai tesorieri bancari sulla rete telematica che collega il sistema bancario e la Banca d’Italia; questi dati di cassa sono codificati secondo una classificazione economica coerente con il Sistema europeo dei conti.

Attivo dal 2006, il sistema ha raggiunto pienamente l’obiettivo di mettere a disposizione del MEF una base dati ampia (ad un livello di dettaglio prima inesistente), tempestiva (le informazioni sono inviate ogni giorno dai tesorieri bancari alla Banca d’Italia) e codificata con criteri uniformi. E’ proprio la codifica l’elemento unificante delle informazioni sugli incassi e sui pagamenti delle amministrazioni che, sfruttando la metodologia del sistema di contabilità nazionale, agevola la confrontabilità dei dati tra le amministrazioni che operano a vario titolo nel circuito di produzione e controllo dei conti pubblici (Ragioneria Generale dello Stato, Istat e Banca d’Italia).

Una delle finalità del SIOPE, fin dalla sua partenza, è stata quella di mettere a disposizione delle Amministrazioni pubbliche che lo alimentavano tutte le informazioni rilevate, sia a livello analitico che aggregato, tramite un sito web (www.siope.it) realizzato e gestito dalla Banca d’Italia. In questo modo gli enti potevano confrontare, con riferimento a dati aggregati, le proprie evidenze di bilancio con quelle di altri enti simili e/o limitrofi, sviluppando azioni di supporto ai controlli interni di gestione e dando stimolo al miglioramento dell’efficienza.

Dal giugno dello scorso anno il sito del SIOPE è stato aperto a tutti (Open SIOPE) nell’ambito del progetto Open data che è stato applicato a tutte le basi dati pubbliche per finalità di trasparenza; i cittadini e chiunque vi abbia interesse hanno a disposizione uno strumento utile per effettuare un controllo sui comportamenti di spesa dei propri amministratori; è possibile inoltre scaricare dati per elaborazioni più sofisticate. Le informazioni del SIOPE, inoltre, alimentano il sito web www.soldipubblici.gov.it che, su richiesta del Governo, cerca di rendere fruibili e comprensibili a un pubblico più vasto i dati delle entrate e delle spese delle Amministrazioni locali consentendo di interrogare l’archivio SIOPE sulla base di parole-chiave di uso comune.

Il futuro

E’ importante ricordare che la codifica delle spese nel Siope è già abbastanza articolata; tuttavia, non si possono escludere ulteriori sviluppi, ad esempio integrando la stessa con una classificazione merceologica dei beni e dei servizi omogenea per tutti i paesi dell’Unione Europea o con il codice identificativo delle gare pubbliche.

Il futuro della rilevazione SIOPE è fortemente correlato al processo di armonizzazione dei sistemi contabili pubblici, avviato nel 2009 e ormai definito per gli enti territoriali e sanitari.

In particolare, l’obbligo di adottare bilanci omogenei, confrontabili e aggregabili e un piano dei conti integrato unico, previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011 a decorrere dall’esercizio 2016, favorisce l’estensione della rilevazione SIOPE al comparto degli organismi ed enti strumentali delle regioni e degli enti locali, ad oggi non ancora adeguatamente monitorato, e rende possibile l’adozione di una codifica SIOPE unica da parte di tali enti, potenziando la funzione di base di riferimento nell’ambito dei confronti tecnici e politici tra i vari settori delle Amministrazioni pubbliche svolta da SIOPE.

Per tutti gli enti territoriali e i loro organismi e enti strumentali in contabilità finanziaria, la sostituzione della codifica SIOPE con la codifica unica prevista dal piano dei conti integrato è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2017.

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