Speciale Codice Appalti: a cinque mesi dall’entrata in vigore, il commento degli esperti
8 Settembre 2016
Redazione cantieri
Foto di billy rowlinson rilasciata sotto licenza cc – https://www.flickr.com/photos/billyrowlinson/3077380541
EDITORIALE
Codice appalti, dal confronto le proposte per fare meglio
di Eleonora Bove, FPA
La pubblicazione ad aprile di quest’anno del nuovo codice Codice dei Contratti pubblici (D.lgs n.50/2016) ha segnato una profonda rivisitazione del quadro normativo, con uno scopo piuttosto ambizioso: accogliere gli obiettivi fissati dalle direttive europee, orientate alla sostenibilità ambientale, all’occupazione e alla premialità delle imprese, e al contempo rilanciare il settore degli appalti pubblici con una disciplina moderna, agile e chiara.
Il settore, che da anni chiedeva una revisione delle normative e soprattutto una semplificazione delle procedure di gara e una maggiore apertura al mercato, alla lettura del testo ha dimostrato reazioni contrastanti. Oggi a cinque mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice, abbiamo deciso di fare il punto con uno speciale che coinvolge le nostre principali firme in materia (come vi avevamo anticipato a luglio). Dopo aver seguito su queste pagine la genesi del Decreto legislativo, i tempi ci sono sembrati maturi per sondare il terreno e raccogliere le riflessioni e i primi feedback tra gli addetti ai lavori.
Sul piatto tanti gli elementi che abbiamo cercato di approfondire con l’aiuto dei nostri esperti: la digitalizzazione degli atti di gara, la centralizzazione della committenza e la qualificazione obbligatoria per le amministrazioni, che volessero svolgere funzioni di stazione appaltante. Su questa linea anche l’introduzione di rating di legalità e criteri reputazionali, al fine di individuare le imprese più affidabili, e il ruolo “rafforzato” riconosciuto ad ANAC, a cui è demandata l’intera vigilanza e controllo del settore.
Ne è emerso un impianto complesso, che va ad agire sia sulla domanda che sull’offerta. Da una parte riconoscendo maggiore flessibilità e responsabilità alle stazioni appaltanti, che dovranno dotarsi di tecnologie telematiche per la gestione delle procedure di gara, dall’altra richiedendo alle imprese di attestare il possesso di requisiti morali, tecnici e finanziari. Come dimostra ad esempio l’articolo a firma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, in adempimento della normativa, ha avviato un confronto con tutti gli stakeholder per la definizione della prima Banca Dati nazionale degli Operatori Economici (BDOE).
Ma il Codice introduce anche due importanti schemi procedurali alternativi, per lo sviluppo del mercato e della concorrenza: l’appalto pubblico pre-commerciale e il partenariato per l’innovazione. Questi nascono come strumenti per promuovere la ricerca applicata nella risoluzione di questioni di primario interesse pubblico per le quali non esiste ancora una soluzione (soddisfacente) sul mercato. Li scopriamo nell’articolo a firma della Commissione Europea.
Poi c’è chi, come Consip, sta lavorando sulla trasparenza (altro pilastro del nuovo codice) e entro il 2016 promette di lanciare il Cruscotto Gare, uno strumento che fornirà informazioni aggiornate in tempo reale sull’avanzamento delle procedure di gara Consip e illustrerà anche ai non addetti ai lavori in cosa consistono le varie fasi in cui queste si articolano: dalla pubblicazione del bando fino all’aggiudicazione. L’articolo a firma di Francesco Licci ci spiega bene il progetto.
Una breve raccolta di commenti al testo, quindi, che pur non potendosi definire esaustiva riesce a trovare un comune denominatore: la necessità di rafforzare le competenze interne alla stazioni appalti, perché come scrivono Manuela Brusoni, Presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti, Regione Lombardia e Niccolò Cusumano, Università Bocconi, il passaggio da un sistema atomistico, in cui ciascun ente si occupava dei propri acquisti, a un sistema a rete, in cui le stazioni appaltanti sono chiamate a collaborare e a specializzarsi, per funzionare richiede un disegno strategico che non può “limitarsi” alle esigenze di controllo dei comportamenti individuali – corruzione – e della spesa e che osservi anche dati di processo (costi totali di possesso) e di performance.
Ci fermiamo qui con la nostra panoramica, invitandovi alla lettura, perché siamo sicuri che gli articoli contenuti in questo piccolo speciale saranno di aiuto alla comprensione della normativa e alla costruzione di un dibattito in grado di far emergere quanto c’è di buono, ma anche – perché no? – proposte migliorative all’attuale impianto.
Per approfondire le principali novità contenute nel testo FPA ha organizzato un webinar il 13 settembre ore 12.00 [qui per programma e iscrizioni].
Contenuti del dossier
PA Digitale
MIT: “Via al confronto. Entro il 2016 la Banca Dati nazionale degli Operatori Economici”
di Mario Nobile, direttore generale sistemi informativi e statistici, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
7 Settembre 2016
PA Digitale
Rating d’impresa, Unionsoa: “Troppi vuoti nella normativa appalti, necessarie linea guida ANAC”
di Tiziana Carpinello e Rosario Parasiliti, Associazione nazionale società organismi di attestazione
7 Settembre 2016
PA Digitale
Acquisti ICT, Eu: ” Ricerca applicata e appalto pre-commerciale per lo sviluppo del mercato”
di Sara Bedin, esperto europeo in materia di innovation procurement e di politiche di domanda di innovazione, membro dell’iniziativa EAFIP della Commissione Europea (DG-Connect) come specialista di appalti pubblici pre-commerciali
7 Settembre 2016
PA Digitale
Appalti, le PA che non perdono tempo: l’esempio dell’Istituto poligrafico
di Federica Padrin, Marketing Manager di Pro-Q, il portale acquisti
6 Settembre 2016
PA Digitale
Qualificazione delle stazioni appaltanti: il ruolo chiave delle competenze
di Manuela Brusoni, Presidente Azienda Regionale Centrale Acquisti, Regione Lombardia e Niccolò Cusumano, Università Bocconi
5 Settembre 2016
PA Digitale
Codice Appalti, tutte le nuove forme del partenariato
di Paola Conio, Patrimoni PA net, Senior Partner Studio Legale Leone
5 Settembre 2016
PA Digitale
Consip: “Entro il 2016 il Cruscotto Gare che monitora l’avanzamento dei processi”
di Francesco Licci, direttore Supporto alle operazioni, Consip Spa
2 Settembre 2016
PA Digitale
Appalti, il digitale necessario per il controllo qualità
di Ezio Melzi, consigliere delegato BravoSolution Italia
1 Settembre 2016
PA Digitale
Codice appalti e il ritorno alla comunicazione orale: quanta confusione
di Andrea Lisi e Sarah Ungaro, Digital&Law Department, Ufficio di Presidenza Anorc Professioni
31 Agosto 2016
Procurement Pubblico
Manzione: “Ecco come semplifichiamo le procedure appalti con il nuovo codice”
di Antonella Manzione, capo ufficio legislativo Palazzo Chigi
9 Marzo 2016