Tecnologie cloud nella PA: il tavolo di lavoro a FORUM PA 2018

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La Pubblica Amministrazione nel raccogliere la sfida e le opportunità offerte dal Cloud deve rispondere a due temi fondamentali: da un lato come creare e gestire il concetto di “Comunità” legata al cloud (Cloud community) e dall’altro come includere l’innovazione nei cicli di rinnovamento delle infrastrutture IT. Il commento di Alfredo Nulli, EMEA Cloud Architect Pure Storage, che il 24 maggio gestirà un tavolo di lavoro su cloud e storage al FORUM PA 2018.

26 Aprile 2018

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redazione

Risparmio, razionalizzazione e miglioramento dell’efficienza operativa. Ma anche possibilità di realizzare infrastrutture condivise che facilitino drasticamente la progettazione, la realizzazione e la gestione dei sistemi informativi. Ecco cosa significa per la PA la diffusione del modello Cloud che diventa, in sostanza, l’architrave della strategia per la crescita digitale e per la realizzazione di servizi più efficienti che migliorano, quindi, anche il rapporto con il cittadino.

Il 24 maggio prossimo a FORUM PA 2018 si terrà un Tavolo di lavoro dedicato proprio al tema delle Tecnologie cloud per la PA digitale, evento che rappresenterà un’importante occasione di confronto e discussione sulle sfide e le opportunità relative alla gestione ed ottimizzazione del dato nel percorso di efficientamento e ammodernamento delle pubbliche amministrazioni italiane. Partner dell’evento è Pure Storage, società specializzata nel mercato delle piattaforme dati all-flash per l’era cloud, che all’interno dell’incontro gestirà uno specifico tavolo dedicato a cloud e storage.

Alfredo Nulli, EMEA Cloud Architect Pure Storage, che coordinerà questo tavolo sottolinea: “La Pubblica Amministrazione nel raccogliere la sfida e le opportunità offerte dal Cloud deve rispondere a due temi fondamentali: da un lato come creare e gestire il concetto di “Comunità” legata al cloud (Cloud community) e dall’altro come includere l’innovazione nei cicli di rinnovamento delle infrastrutture IT. Con tali sfide, infatti, non è più possibile legare i cicli tecnologici di innovazione, ormai molto rapidi, a modelli di lavoro (e di acquisizione della tecnologia) quinquennali. È necessario pertanto pensare un modello, e soluzioni, che permettano ai decisori di poter confrontare i modelli cloud, scegliere i più opportuni e far evolvere la propria infrastruttura secondo criteri analoghi a quelli del Cloud.”

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