Tutela dei dati personali e PA: a che punto siamo? Un’indagine di FPA

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A distanza di due anni dalla piena operatività del GDPR, l’emergenza Covid-19 ha portato ancora di più l’attenzione sui temi della protezione dei dati personali: l’app di tracciamento, le autocertificazioni, i dati sulla temperatura, per fare qualche esempio. Il mondo delle imprese ha colto il valore del dato visto come bene aziendale. E la Pubblica Amministrazione? Con l’obiettivo di rispondere a questa domanda FPA lancia un’indagine alla quale vi invitiamo a partecipare

3 Settembre 2020

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Redazione FPA

Photo by Emily Morter on Unsplash - https://unsplash.com/photos/8xAA0f9yQnE

A due anni dalla piena operatività del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) molte delle tematiche relative alla protezione dei dati personali hanno assunto un ruolo centrale nei dibattiti pubblici, anche a seguito dei dirompenti avvenimenti degli ultimi mesi.  

I dati sono divenuti uno strumento fondamentale per l’elaborazione di strategie che ci stanno conducendo a un graduale ritorno alla normalità imponendo a imprese e Pubbliche Amministrazioni di riorganizzare sistemi e procedure al fine di poter proseguire le proprie attività.

Le riflessioni relative ai diritti privacy in tempo di emergenza si aggiungono a quelle sui numerosi interventi delle Autorità Nazionali e delle Corti di Giustizia: il corretto trasferimento dei dati extra-UE, l’elaborazione di efficaci strategie di compliance, la scelta di soluzioni di legal design in grado di garantire il rispetto dei diritti e delle libertà degli interessati sono tutti temi cari alle Autorità preposte a vigilare il rispetto della normativa e sono sempre più spesso causa di severe censure.

In questo complicato contesto, il ruolo del DPO per le Pubbliche Amministrazioni diviene non solo un adempimento obbligatorio, ma anche una scelta strategica in grado di coniugare le esigenze di compliance con quelle di valorizzazione delle opportunità derivanti dalla transizione al digitale che ha profondamente mutato le dinamiche interne ed esterne delle PA.

È importante che la Pubblica Amministrazione sia consapevole del fatto che l’attuazione del GDPR, lungi dall’essere considerato un mero costo o un adempimento burocratico, deve essere inteso come un investimento, una spinta per la crescita delle risorse umane (il suo primo asset) e un volano di sviluppo.

Proteggere i dati, infatti, significa anche assicurare la qualità dei servizi erogati, presupposto essenziale per poter godere appieno dei vantaggi offerti dall’avanzata dell’“internet delle cose” ma anche strumento per sviluppare un clima di fiducia nei rapporti con i cittadini.
Il mondo delle imprese e quello della Pubblica Amministrazione sono riusciti a cogliere il valore del dato quale nuovo, fondamentale asset aziendale nell’attuale “Era della Data Economy”?

Con l’obiettivo di dare risposta a questi interrogativi FPA lancia questa indagine a partire da alcune domande: come si è organizzata la vostra azienda o il vostro ente nel percorso di compliance al GDPR? Sono state individuate le figure chiave? Sono state organizzate procedure, adottate policy e organizzate misure di sicurezza? E, infine, siete soddisfatti dei percorsi e delle modalità formative poste in campo? 

Aspettiamo le vostre risposte!

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