Verso l’interoperabilità dei servizi pubblici europei

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La Commissione europea ha adottato il 16 dicembre scorso, un’iniziativa per incoraggiare le amministrazioni pubbliche di tutti i paesi membri a valorizzare le potenzialità socioeconomiche dell’ICT attraverso l’interoperabiltà.

20 Dicembre 2010

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Redazione FORUM PA

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La Commissione europea ha adottato il 16 dicembre scorso, un’iniziativa per incoraggiare le amministrazioni pubbliche di tutti i paesi membri a valorizzare le potenzialità socioeconomiche dell’ICT attraverso l’interoperabiltà.

La comunicazione dell’Unione Europea dal titolo "Verso l’interoperabilità dei servizi pubblici europei", ha l’obiettivo di definire un approccio comune che le amministrazioni pubbliche degli Stati membri dovrebbero adottare per aiutare i cittadini e le imprese a trarre i massimi benefici dal mercato unico dell’UE. I cittadini, infatti, sono spesso obbligati a presentare o raccogliere le informazioni e i documenti di cui necessitano per lavorare, viaggiare o studiare all’interno dell’UE e inviarli alle amministrazioni pubbliche di altri Stati membri. In una situazione analoga si trovano anche le imprese.
Per superare tali ostacoli (le cosiddette "barriere elettroniche") le amministrazioni pubbliche dovrebbero essere in grado di scambiarsi le necessarie informazioni e di cooperare per garantire servizi pubblici transfrontalieri. Prerequisito perché ciò avvenga è l’interoperabilità delle amministrazioni pubbliche.

Molte amministrazioni pubbliche degli Stati membri hanno già adottato misure per migliorare l’interoperabilità a livello nazionale, regionale e locale ma, in assenza di un intervento congiunto degli Stati membri e della Commissione, l’interoperabilità a livello UE è destinata a restare una chimera. Per questo motivo negli ultimi anni la Commissione ha lavorato a una strategia e a un quadro comuni in cooperazione con gli Stati membri.

I servizi pubblici europei sono spesso il frutto di un’aggregazione dei servizi pubblici già erogati a vari livelli dalle amministrazioni pubbliche nei diversi Stati membri. La creazione di servizi pubblici europei sarà possibile soltanto se tali servizi saranno elaborati tenendo presente il principio dell’interoperabilità.

Verso l’interoperabilità dei servizi pubblici europei

Nell’Agenda digitale europea la Commissione si era impegnata a adottare una comunicazione relativa a due documenti fondamentali per promuovere l’interoperabilità delle pubbliche amministrazioni: la strategia europea per l’interoperabilità (SEI) e il quadro europeo di interoperabilità (QEI).

Beneficiari diretti di tale iniziativa sono le amministrazioni pubbliche degli Stati membri e i servizi della Commissione europea, che guadagneranno in efficienza al momento di istituire servizi pubblici europei e saranno più consapevoli del rischio di creare nuove barriere elettroniche qualora optino per soluzioni non interoperabili a livello dell’Unione. I cittadini e le imprese potranno beneficiare nelle loro attività quotidiane di servizi pubblici europei migliori ogniqualvolta desiderino intraprendere attività lavorative o ricreative oltre i confini dei rispettivi paesi.

La strategia europea per l’interoperabilità contribuirà a canalizzare gli interventi dell’Unione mediante un’adeguata struttura di governance e tramite politiche e iniziative comuni per creare un ambiente in cui le amministrazioni pubbliche possano scambiarsi informazioni in tutta sicurezza.
Il quadro europeo di interoperabilità consentirà alle amministrazioni pubbliche dell’Unione europea di applicare un approccio comune, adottando principi orientativi che consentano una genuina collaborazione tra amministrazioni pubbliche e modernizzando e razionalizzando al contempo i loro sistemi per fornire servizi pubblici di elevata qualità e a costi ridotti.

La Commissione europea invita gli Stati membri a proseguire la collaborazione per armonizzare le loro diverse iniziative in materia di interoperabilità dei servizi pubblici, tenendo conto della dimensione europea fin dalle prime fasi di elaborazione di nuovi servizi pubblici che potrebbero far parte in futuro dei servizi pubblici europei.

Per facilitare tale collaborazione è stato proposto un nuovissimo modello concettuale di servizi pubblici europei che consentirà di individuare in futuro sia gli ostacoli sia gli elementi che facilitano l’attuazione di tali servizi. 

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