Wind: Italia (poco) digitale, c’è un ecosistema che mette radici
Il 40% degli imprenditori non riconosce ancora il valore della rete per il proprio business. Sono, invece, in aumento le imprese che utilizzano la fatturazione elettronica. Non basta e anche un operatore telefonico può avere un ruolo nel cambiamento
7 Ottobre 2016
Alessandro Lacovara, Direttore Business Unit Wind Digital
Le abitudini di consumo delle persone nel quotidiano sono cambiate da tempo. La vita digitale va, infatti, ben oltre l’utilizzo dei dispositivi mobili, la condivisione sui social network, la fruizione dei siti di news e l’uso dei videogames: il digitale è la lente attraverso cui sia i consumatori sia le aziende si relazionano con il contesto che li circonda. In Italia, secondo dati Audiweb, la diffusione dell’online ha raggiunto nel 2015 l’86,3% della popolazione, con 41,5 milioni di italiani connessi, sono 32,7 milioni le persone che accedono a internet da smartphone, 12,9 milioni da tablet. Tra i trend più interessanti ci sono i dati di utilizzo dell’eCommerce, per esempio, il 59% degli italiani esegue ricerche online prima di effettuare un acquisto che poi può avvenire anche nel mondo fisico.
In questo scenario, la digitalizzazione delle imprese italiane è al 12% e si riferisce, in particolare, alle aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni e dell’editoria. La digitalizzazione non significa naturalmente avere solo un sito web, che è presente nel 71% dei casi, ma riguarda soprattutto la capacità di vendita online, ferma per ora al 10%. Al momento l’e-commerce è marginalmente utilizzato dalle PMI (solo il 5,1%), il 40% degli imprenditori non riconosce ancora il valore della rete per il proprio business. Sono, invece, in aumento le imprese che utilizzano la fatturazione elettronica (da 5,4% del 2014 al 15,5% del 2015) e quelle presenti sui social media, passate nel corso del 2015 dal 12% al 14% del totale delle aziende con più di dieci dipendenti. Secondo una ricerca della Digital Innovation Academy del Politecnico di Milano, gli investimenti in nuove tecnologie cresceranno nel 2016 del 2% nelle imprese medio-grandi e di poco più dell’1% nelle medie imprese, mentre risulterà stabile nelle grandi aziende. L’ICT si attesta, in media, sul 2,1% del fatturato previsto dalle imprese. Big data analytics, digitalizzazione e dematerializzazione, Business intelligence, sistemi gestionali e ERP sono considerati i principali settori di investimento per il futuro.
Alle aziende italiane non basta seguire solo l’evoluzione digitale perché il pieno sviluppo dell’innovazione passa soprattutto attraverso una concreta trasformazione culturale piuttosto che da una sola spinta tecnologica. Sono due le direttrici fondamentali per interpretare correttamente il nuovo paradigma digitale, favorendo il cambiamento della cultura aziendale: open innovation e talent management.
Wind crede fortemente nella rivoluzione del digitale e, da tempo, sta cambiando i propri modelli di business non solo per sviluppare soluzioni innovative per i clienti, ma anche per promuovere iniziative utili a diffondere una nuova cultura improntata sul digitale. Wind Business Factor, la piattaforma di social business sviluppata da Wind, è una delle più grandi business community italiane e, ad oggi, ha raggiunto l’importante obiettivo di creare un network di oltre 33.000 imprenditori e innovatori iscritti alla piattaforma e circa 20.000 fan/follower sui principali social media, dando supporto a quasi 5.000 tra idee e startup iscritte alla business community. Abbiamo appena lanciato la nuova edizione del Wind Startup Award, il premio dedicato ai progetti imprenditoriali più interessanti dell’ecosistema digital italiano, e introdotto nuove opportunità per gli startupper.
Strategica è per Wind anche la partnership con LUISS ENLABS, l’acceleratore d’impresa più grande d’Europa, perché crediamo fortemente nel ruolo centrale delle startup per uno sviluppo diffuso e accelerato dell’economia digitale.
Tra le varie iniziative in questo ambito, Wind ha lanciato la piattaforma di crowdfunding WindForFund con l’obiettivo di sostenere in Italia idee innovative e progetti di valore sociale, a favore di organizzazioni e associazioni no-profit, start-up e singoli cittadini. La piattaforma WindForFund, insieme a Wind Transparency Forum e Wind Business Factor, sono la concreta testimonianza del supporto che l’azienda vuole dare a coloro che fanno “rete” tramite la sharing economy. Il digitale consente a tutti di accedere alle informazioni e di collaborare in modo aperto, di essere protagonisti con le proprie idee.