Carlo Mochi Sismondi intervista il Segretario Generale FIM-CISL, per capire come e se è cambiata la sensibilità – soprattutto da parte dei sindacati – riguardo il rapporto tra tecnologie e lavoro
6 Maggio 2019
Redazione FPA
Già lo scorso anno, a FORUM PA 2018, ci eravamo ritrovati a discutere di lavoro e delle sue nuove prospettive abilitate dalla rivoluzione tecnologica (per rivedere il convegno, questo è il link). Al convegno, moderato dal presidente di FPA Carlo Mochi Sismondi, era intervenuto anche Marco Bentivogli. Un anno dopo, il tema è più attuale che mai.
A due mesi dalla pubblicazione del libro Contrordine compagni. Manuale di resistenza alla tecnofobia per la riscossa del lavoro e dell’Italia, scritto da Bentivogli ed edito da Rizzoli, Carlo Mochi Sismondi è tornato a intervistare il Segretario Generale FIM-CISL, per capire come e se è cambiata la sensibilità – soprattutto da parte dei sindacati – riguardo il rapporto tra tecnologie e lavoro.
Se è vero che la paura è un collante, un terreno di raccolta di consenso, è altrettanto vero che la risposta alla tecnofobia non può essere un muro contro tutta l’innovazione. Ecco quindi che diventa indispensabile spiegare che, con i dovuti accorgimenti, l’apporto della tecnologia non può che far bene a tutta l’industria.
Di questo e altro hanno parlato Mochi Sismondi e Bentivogli in questa intervista che introduce i temi che saranno affrontati durante il convegno del 14 maggio a FORUM PA 2019.
IL CONVEGNO
Lavoro e trasformazione digitale: accrescere le competenze, ridurre le diseguaglianze
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Roma Convention Center "La Nuvola", 14 Maggio 2019