Il PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020. Finalità e avanzamento di uno strumento della politica di coesione per una PA a misura di territori, cittadini e imprese
A che punto siamo? Il PON Gov ha investito circa 260 milioni di euro – oltre il 30% della dotazione complessiva – in più di 30 iniziative che vedono beneficiari, oltre all’Agenzia per la Coesione Territoriale e al Dipartimento della Funzione Pubblica, altri soggetti istituzionali competenti in specifici ambiti d’intervento. Tra questi, l’Agenzia per l’Italia Digitale, il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Dipartimento della Protezione Civile, il Dipartimento per le Pari Opportunità, il Ministero della Salute, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. In questo articolo sono raccolti alcune azioni sostenute dal Programma
17 Novembre 2017
Riccardo Monaco, Autorità di Gestione – Agenzia per la Coesione Territoriale
Un’amministrazione pubblica preparata, ben organizzata, aperta e pronta a rispondere – anche attraverso l’innovazione dei metodi e degli strumenti – ai bisogni dei territori è una condizione indispensabile per un’offerta di servizi a supporto della crescita economica e capace di garantire una migliore qualità di vita ai cittadini. Uno specifico obiettivo di investimento – dedicato al tema della capacità istituzionale e amministrativa – è dunque uno degli elementi alla base di tutte le strategie di sviluppo dell’attuale periodo di programmazione della politica di coesione. In Italia contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo il Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, che disegna una strategia integrata tra le azioni a supporto della riforma della PA, l’attuazione dell’agenda digitale e il coordinamento tra i diversi livelli di governo, in sinergia con azioni di capacità istituzionale e amministrativa inserite nei relativi assi prioritari di Programmi Operativi Nazionali e Regionali.
Il PON Governance è gestito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con deleghe al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Ministro della Giustizia (Organismi Intermedi) e si rivolge alle amministrazioni di tutto il Paese con una dotazione finanziaria di oltre 827 milioni di euro, composta da risorse comunitarie del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e da risorse pubbliche nazionali. Diversi gli obiettivi specifici del Programma, che compongono un’unica e complessiva azione di rafforzamento della PA secondo una visione multidimensionale della capacità istituzionale, che comprende lo sviluppo dell’efficienza della macchina amministrativa, la diffusione dell’innovazione nella gestione dei servizi pubblici, la semplificazione amministrativa attraverso la riduzione di tempi e costi delle procedure (principalmente a carico delle imprese), la definizione di modelli e soluzioni per una efficace governance dell’intervento pubblico a tutti i livelli, la qualità e l’efficacia del sistema di giustizia, lo sviluppo di capacità nella gestione dei dati pubblici e il sostegno a iniziative di accesso, partecipazione e riuso dei dati pubblici. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso la promozione di una rete di collaborazione tra soggetti istituzionali, sono connotati da un metodo che fa leva sul coinvolgimento del partenariato e il dialogo con il territorio e sono esplicitati prevalentemente attraverso iniziative pilota rivolte alle amministrazioni territoriali per la sperimentazione di soluzioni e modelli innovativi che possano assicurare la replicabilità dei risultati in tutte le PA del territorio nazionale.
A che punto siamo? A che punto siamo? A oggi [1] il PON Governance e Capacità Istituzionale ha investito circa 260 milioni di euro – oltre il 30% della dotazione complessiva – in più di 30 iniziative che vedono beneficiari, oltre all’Agenzia per la Coesione Territoriale e al Dipartimento della Funzione Pubblica, altri soggetti istituzionali competenti in specifici ambiti d’intervento. Tra questi, l’Agenzia per l’Italia Digitale, il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Dipartimento della Protezione Civile, il Dipartimento per le Pari Opportunità, il Ministero della Salute, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unioncamere.
Relativamente agli ambiti in cui il PON Governance ha avviato queste iniziative progettuali, il Dipartimento della Funzione Pubblica sta intervenendo coerentemente con la funzione strumentale del Programma di supporto e accompagnamento alle misure nazionali di riforma della Pubblica Amministrazione. In raccordo con Regioni ed enti locali il DFP sta promuovendo un complesso di interventi per lo sviluppo delle capacità e delle competenze delle PA con l’obiettivo di rendere effettive le norme sulla semplificazione e aumentare le capacità di controllo sui costi degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e sui tempi effettivi di conclusione dei procedimenti. L’insieme degli interventi troverà nel progetto RiformAttiva uno strumento per sostenere l’attuazione della riforma attraverso un percorso condiviso di collaborazione che metta a disposizione delle amministrazioni regionali e locali modelli e soluzioni e promuova iniziative pilota su semplificazione amministrativa, trasparenza e accesso civico, gestione delle risorse umane.
Nel più ampio quadro della riforma della geografia amministrativa territoriale si stanno attuando interventi di supporto ai Comuni delle Aree Interne per favorire i processi associativi, nonché la definizione e la costruzione del sistema intercomunale delle Aree Interne. Rientrano nello stesso ambito di intervento lo sviluppo di un piano di accompagnamento e di supporto alle amministrazioni territoriali nella ridefinizione dei servizi pubblici locali (con il supporto del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie) e azioni mirate a sostenere il processo istitutivo delle Città Metropolitane, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e in sinergia con gli interventi del PON Città Metropolitane 2014-2020.
Gli interventi promossi dal Dipartimento della Funzione Pubblica nel quadro del PON hanno avuto inoltre l’obiettivo di introdurre fondamentali elementi di innovazione nell’azione delle amministrazioni: innovazione nella gestione del lavoro, come nel progetto promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità per introdurre nella PA forme di lavoro flessibili e intelligenti capaci di conciliare tempi di lavoro e famiglia; innovazione tecnologica, come nel caso del progetto Italia Login – avviato dall’Agenzia per l’Italia Digitale – che ha l’obiettivo di offrire a cittadini e imprese un’unica piattaforma di accesso a tutti i servizi della PA permettendo una visione “sistemica” del patrimonio informativo pubblico basata su un processo di integrazione e condivisione dei dati; innovazione nella definizione di modelli di gestione ed erogazione dei servizi, come nei progetti del Ministero della Salute, con una precisa finalizzazione a un uso più efficiente delle risorse.
Su fronte della ridefinizione del sistema di governance multilivello delle politiche di investimento pubblico, il Programma finanzia iniziative con l’obiettivo di mettere a sistema tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione di specifiche policies pubbliche. Hanno questa finalità il progetto per migliorare la capacità delle amministrazioni regionali e la governance nel sistema di gestione delle emergenze avviato dal Dipartimento della Protezione Civile; il progetto di cui è beneficiario Unioncamere per rafforzare la capacità delle amministrazioni locali di programmare interventi per lo sviluppo rispondenti alle esigenze di imprese e territori, rendendo disponibile una strumentazione a supporto dell’attuazione delle policies capace di promuovere una progettualità qualificata; il progetto per supportare le amministrazioni regionali e nazionali nella fase attuativa delle strategie di specializzazione intelligente (S3) e per garantire un uso più efficiente delle risorse della politica regionale unitaria, comunitaria e nazionale, accompagnando le amministrazioni nell’attuazione integrata delle strategie.
Il Programma sostiene, inoltre, importanti iniziative legate all’accesso ai dati pubblici e alla diffusione della conoscenza degli investimenti realizzati, al monitoraggio, al controllo, alla trasparenza: OpenCoesione, elemento principale della strategia nazionale di open government sulle politiche di sviluppo; OpenCUP, portale che consente l’accesso ai dati dei progetti d’investimento pubblico contenuti nel Sistema Informativo CUP; Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, strumento che consentirà una migliore verifica del rispetto dei limiti previsti dalla normativa relativamente alla concessione delle agevolazioni pubbliche e il sistema dei Conti Pubblici Territoriali, per aumentare la qualità delle informazioni statistiche di base funzionali a una corretta definizione e valutazione delle politiche di sviluppo.
Accanto all’azione di soggetti istituzionali competenti in specifici ambiti d’intervento, l’Autorità di Gestione del Programma per implementare l’ambito di governance multilivello e cooperazione istituzionale ha promosso infine una “competizione” aperta a tutte le amministrazioni attraverso un primo avviso pubblico (aprile 2017) destinato al finanziamento di progetti per il trasferimento, evoluzione e diffusione di soluzioni innovative tra PA a livello nazionale e locale, attivando meccanismi che alimentino un ecosistema basato sulla co-progettazione e sul riuso e destinati a costruire una community dell’innovazione capace di accrescere la qualità della domanda e dell’offerta di servizi pubblici nel Paese.
A questi interventi, che rappresentano ma non esauriscono il complesso d’azione sostenuto dal Programma, si aggiungono le azioni in fase di avvio delegate al Ministero della Giustizia, che si concretizzeranno con primi interventi destinati allo sviluppo di modelli innovativi per aumentare l’efficienza del lavoro dei giudici e a favorire una maggiore prossimità del sistema di giustizia con il territorio.
Questo articolo è parte del dossier “Programmazione Europea 2014-2020, a che punto siamo”
[1] NdR: i dati sono aggiornati a settembre 2017