La Regione Calabria ha partecipato alla 29esima edizione di FORUM PA, confrontandosi sui nuovi strumenti della comunicazione pubblica, sulle politiche di coesione e sulla capacitazione amministrativa; allo stesso tempo lanciando alcune sfide, quali l’inclusione sociale, la disoccupazione e la povertà.“La politica di coesione – ha sottolineato il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al convegno
Le Politiche di coesione di fronte alla sfida delle diseguaglianze – ha supplito ad una insufficienza delle politiche ordinarie”. È, infatti, la principale politica di investimento dell’Unione europea; rappresenta la risposta strategica, del tutto originale a livello globale, alle diseguaglianze presenti nei diversi territori del continente ed è di fondamentale importanza per una Regione come la Calabria, e in generale per il sud del Paese. I Fondi strutturali hanno, infatti, assunto un peso rilevante sia per le risorse in gioco, che per molti Paesi rappresentano un pezzo insostituibile delle azioni per lo sviluppo, sia per il valore aggiunto dato dalla governance multilivello dei diversi programmi operativi. Le politiche di coesione rappresentano un elemento fondamentale sotto tre distinti profili:
- Rappresentano uno strumento per andare incontro ai soggetti più vulnerabili e aiutarli a costruire le basi da cui ripartire. Tra le iniziative intraprese: il sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, il Programma Garanzia Giovani, i Voucher di conciliazione tempi di vita e di lavoro, Dote Lavoro e Inclusione Attiva, gli incentivi ai tirocini formativi e il reddito di inclusione regionale da attivare.
- Stimolano a modernizzare i sistemi produttivi locali (si pensi per esempio all’agroalimentare, alla logistica, all’ambiente, ai rischi naturali, al turismo e alla cultura, all’edilizia sostenibile), puntando sull’innovazione e sulla valorizzazione del capitale umano.
- Inducono la Pubblica Amministrazione a cambiare volto e linguaggio per essere davvero a servizio di cittadini e imprese, come nel caso della realizzazione della ZES a Gioia Tauro e del Progetto Strategico Alta Formazione.
È proprio il tema della formazione al centro dell'”esperienza Calabria”, presentata dal Presidente Oliverio e Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform, al convegno sulle
Competenze digitali per l’occupazione: un intervento di formazione e accompagnamento al lavoro innovativo nel panorama nazionale e nell’ambito del sistema di formazione regionale, che supporta i soggetti disoccupati con appositi servizi per il lavoro e percorsi formativi finalizzati all’acquisizione delle nuove competenze tecnologiche e digitali richieste dal mercato del lavoro. Una risposta alla crisi occupazionale e allo skill shortage attraverso la pubblicazione di un bando innovativo che prevede un investimento di 4 milioni di euro – il bando rientra nel Programma di azione e coesione (Pac) 2014-2020 – di fondi in dotazione per la programmazione di progetti a beneficio delle Università pubbliche calabresi e degli enti accreditati per la Formazione superiore in partenariato con imprese che hanno sede in Calabria, grazie al quale duemila giovani saranno formati alle nuove professioni del digitale. “Per realizzare l’impresa 4.0., basata sulla conoscenza e sull’innovazione, non si può prescindere – ha sostenuto il Presidente Oliverio – da un’adeguata formazione del capitale umano e da una virtuosa alleanza pubblico-privato”. Per far fronte al cambiamento è necessario, infatti, il contributo del sistema universitario regionale, dei principali centri nazionali ed europei di competenza, del sistema imprenditoriale, compresi i settori manifatturiero, agroalimentare, turistico.Se l’innovazione è la vera sfida per costruire un futuro migliore, rappresentando “una vera e propria rivoluzione culturale”, anche la comunicazione gioca un ruolo centrale in questo processo. Durante il convegno
Social media policy, privacy, dialogo: come gestire e organizzare l’interazione con il cittadino, Yvonne Spadafora, Responsabile della Comunicazione – POR Calabria FESR-FSE 2014/2020, ha ribadito che la comunicazione diventa fondamentale, oggi più che mai, e per questo deve essere considerata una policy a tutti i livelli. Sono proprio gli interventi legati alla comunicazione che “permettono di raccontare l’attuazione delle politiche di coesione, come lavora un’amministrazione, quali sono le opportunità per le aziende, enti, studenti, per le università. È un modo per avvicinare sempre di più le politiche pubbliche ai cittadini”. Tra gli strumenti utilizzati dalla Regione Calabria per comunicare con i propri cittadini sono stati citati i canali social e il portale CalabriaEuropa – Regione Calabria. “La comunicazione, ed in particolare quella sviluppata attraverso i social network – ha spiegato Spadafora – va intesa come servizio al cittadino, uno strumento che la pubblica amministrazione offre agli utenti in termini di trasparenza e partecipazione per abbattere ogni distanza”.Ecco la versione integrale del suo intervento:
“L’aumento della comunicazione, insieme alla trasparenza e all’apertura dei dati” (progetto biennale Open Data Calabria), rientra tra gli obiettivi che l’Amministrazione vuole perseguire attraverso il rafforzamento della capacità istituzionale, come ha sottolineato Paola Rizzo, Dirigente Generale del Dipartimento programmazione Nazionale e Comunitaria e AdG POR Calabria FESR-FSE 2014/2020, nel suo intervento sul tema
La Capacitazione amministrativa e la e-cohesion dei Programmi europei. Trasparenza, digitalizzazione, interoperabilità e accesso ai dati sono infatti elementi imprescindibili per una evoluzione dei sistemi conoscitivi e di monitoraggio, dei piani di rafforzamento amministrativo e per un concreto coinvolgimento di cittadini e stakeholder.Qui l’intervista integrale: