Programmazione Europea

Mario Nava: “Il PNRR e l’Europa del futuro: dalla pandemia come acceleratore di cambiamento alla sfida della ripartenza”

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A FORUM PA un momento di confronto con Mario Nava, Director General DG Reform della Commissione europea, per analizzare il ruolo del Recovery and Resilience Facility nel ridisegnare l’Europa del futuro, anche grazie a un nuovo modello di pubblica amministrazione

15 Giugno 2022

Ospite dell’appuntamento di oggi con le “Prospettive europee” a FORUM PA 2022, è stato Mario Nava, Director General DG Reform della Commissione europea, la struttura che “ci sta aiutando con obiettivi comuni e non ci fa sentire soli”, come l’ha definita Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, durante l’intervista.

“NextGenerationEU – ha spiegato Mario Nava – per la prima volta si basa sul concetto di risultato. Il primo risultato immediato è un piano che possa passare al vaglio della Commissione e del Consiglio e il piano italiano ha ricevuto tutte A e una sola B, prendendo il voto più alto. Il piano ha milestone e obiettivi, per l’Italia ce ne sono 50 all’anno, e il pagamento ogni semestre arriva solo se tutti gli obiettivi sono raggiunti. Questo ci fa capire quanto è importante il ruolo giocato nell’economia e nella politica di un Paese e il miglioramento della PA”.  

“L’obiettivo del NextGenerationEU – ha aggiunto Nava – non è ricostruire, ma ricostruire meglio mettendo insieme tutte le iniziative differenti e farne un quadro organico. Come DG Reform riceviamo circa 500 richieste all’anno di supporto e la richiesta più gettonata è per la trasformazione digitale, la seconda per la transizione verde e la terza per la transizione amministrativa. La PA si deve rendere conto che le proprie skill sono essenziali, è necessario che i nuovi che entrano nella PA siano coscienti di questa responsabilità che li attende e siano capaci di rispondere con skill, capacità e volontà”.

“Committee, committee e committee, sono i tre ingredienti di una buona riforma: uno a livello politico che spinge per le riforme; il secondo a livello dello staff della PA per una presa di coscienza dello spostamento dall’adempimento al risultato; il terzo essenziale per le riforme è quello dei cittadini, degli stakeholder, delle imprese e dei lavorarori, ossia tutti noi che beneficiamo delle riforme. In questo momento credo che in Italia ci sia un allineamento di queste tre volontà”.

“Che Italia mi auspico di trovare fra 12 mesi? Un’Italia che rispetta le mile stone e i target che l’Italia stessa si è data e che implicano riforme con un piano ambizioso che tocca settori fondamentali”, ha concluso Nava.

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