Porto Palermo, con fondi strutturali nodo sempre più strategico nel corridoio scandinavo-mediterraneo
Ecco uno dei progetti finanziati dai fondi europei che racconteremo a “Porte aperte all’innovazione”, il Festival organizzato da FPA il 14 e 15 novembre a Palermo all’interno dei Cantieri alla Zisa
7 Novembre 2018
redazione
Con tre interventi infrastrutturali del valore di circa 96 milioni di euro, a valere sul PON Infrastrutture e Reti 2014- 2020, l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale sta lavorando per lo sviluppo del nodo Core Palermo e Termini Imerese, porto strategico del Corridoio Scandinavo- Mediterraneo. Il Corridoio Scan-Med è asse fondante per l’economia europea, che parte dalla Danimarca per arrivare a Malta, includendo il cuore industriale del Nord Italia e i porti del Sud Italia. In questo contesto il Mezzogiorno diventa una piattaforma logistica competitiva nell’area euromediterranea.
Come previsto dal Documento strategico del Tavolo Tecnico dell’Area Logistica Integrata Sistema Pugliese e Lucano, gli interventi prevedono azioni di dragaggio necessarie per il mantenimento del traffico sulla rete, adeguandone la capacità alla richiesta del nuovo standard internazionale infrastrutturale. Le azioni interesseranno a Palermo il Bacino Crispi 3 (a profondità a -12) per agevolare l’attracco delle nuove navi di grandi dimensioni, mentre a Termini Imerese si riparte con i lavori sul molo di sopraflutto e di sottoflutto, propedeutici alle operazioni di dragaggio per un fondale a – 10 metri. Tutto questo migliorerà l’accoglienza del traffico commerciale che decongestiona Palermo, mantenendo così la fruizione dei collegamenti per il Centro e Nord Italia.
Le azioni sono complementari ad altre fonti finanziarie attivate in questo quadro, ovvero ad esempio gli interventi infrastrutturali sui moli sopraflutto e sottoflutto del porto Core di Termini Imerese, di cui all’Accordo di Programma Quadro, rinnovato per circa 20 milioni; la realizzazione del Port Facility Security Plan (reg CE 725/04), obiettivo dell’attivazione del Fondo per lo Sviluppo e Coesione – Patto per il Sud della Regione Siciliana – FSC 2014-2020 per 3,8 milioni di euro, e un complesso intervento per circa 5 milioni di euro a valere sui fondi del PON I&R 2014-2020 programmati per realizzazione della Piattaforma telematica di controllo accessi.
Nell’ambito della pianificazione degli interventi da finanziare sul Programma di Azione e Coesione Infrastrutture e Reti 2014-2020, l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale in partnership con il governo regionale e centrale avanza la candidatura, sugli assi tematici “Programma recupero waterfront” e “Green ports”, di progetti di riqualificazione dei porti di Trapani e Porto Empedocle.
I progetti esecutivi maggiormente significativi e di impatto sulla Rete TransEuropea di Trasporto (TEN-T), inseriti nella programmazione dell’Authority e tenuti in considerazione quali progetti maturi/in maturazione da cofinanziare, ovvero candidare su fonti finanziarie del Programma di Azione Complementare del PON Infrastrutture&Reti 2014-2020 riguardano il Porto di Palermo, il Porto di Trapani, Porto Empedocle e il Porto di Termini Imerese
Attualmente l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale sta lavorando per attrarre le fonti finanziarie del CEF “Connecting Europe Facility”, candidandosi con una proposta di progettazione che interessa il Terminal Ro-Ro Palermo, mentre per il 2019 intende concorrere al finanziamento di ulteriori interventi infrastrutturali nel Porto di Palermo.
Con il PON Infrastrutture e Reti l’appuntamento è il 14 novembre nell’ambito del convegno “Il Sud #InRete con l’Europa”.
Foto di chuttersnap