Agenda per la semplificazione, un buon inizio
Un buon inizio per l’Agenda per la semplificazione 2015-2017: rispettato il timing sui primi due monitoraggi da cui emerge che il 90% delle scadenze previste sono in linea con le aspettative. Da fine luglio, poi, c’è uno strumento di controllo e trasparenza in più italiasemplice.gov.it.
2 Settembre 2015
Tommaso Del Lungo
L’anno che stiamo vivendo è stato un momento centrale per le eccellenze territoriali del nostro paese, trainate verso l’internazionalizzazione da una vetrina di assoluto rilievo come Expo, ma anche supportate da una serie di iniziative importanti che hanno dimostrato l’attenzione del Governo verso alcuni dei problemi del fare impresa in Italia, e soprattutto del fare impresa innovativa. In particolare il piano per la semplificazione approvato a dicembre scorso racchiude in un’apposita agenda triennale 37 azioni per ridurre la burocrazia che troppo spesso è un ostacolo per l’imprenditorialità e troppo poco spesso è una reale garanzia di rispetto della legge.
Il piano e l’agenda sono senza dubbio il punto di partenza, anche perché – almeno nelle intenzioni del Governo – mettono al centro dell’agire politico la trasparenza e l’accountability attraverso un monitoraggio in itinere costante il cui primi report sono stati prodotti il 30 aprile e il 31 agosto 2015.
Un sito per il monitoraggio
In estate, poi, è stato messo a punto un ulteriore strumento di comunicazione: il sito italiasemplice.gov.it nato per consentire ai cittadini e alle imprese – usando le parole del Ministro Maria Anna Madia – “di verificare lo stato di avanzamento delle azioni dell’Agenda per la semplificazione, di conoscere le novità e i risultati raggiunti e di offrire suggerimenti sulle attività in corso e sui nuovi interventi di semplificazione” .
A che punto siamo?
Consultando il sito, l’ultimo monitoraggio datato 31 agosto 2015, riposta alcuni risultati importanti come l’operatività della dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e cittadini che ha avuto un riscontro impressionante nel periodo delle dichiarazioni dei redditicon 19milioni di 730 on line, l’attivazione del servizio di prenotazione dell’assistenza fiscale (eliminacode), il DURC on line, o l’adozione di moduli semplificati per alcune procedure tra le più utilizzate da cittadini ed imprese da parte di tutte le Regioni.
Complessivamente il sito riposta che 36 attività sulle 40 totali sono in linea con le previsioni e le scadenze individuate dall’Agenda (semaforo verde). I quattro semafori rossi, invece riguardano:
1) L’adozione da parte delle Regioni del modulo unico per l’autorizzazione unica ambientale (AUA);
2) La definizione delle specifiche per l’interoperabilità dei sistemi informativi per l’AUA, di cui al momento è disponibile una prima bozza.
3) la predisposizione delle specifiche tecniche per l’interoperabilità dei modelli per l’edilizia.
Piccola nota dolente sul fatto che il quarto semaforo rosso riguarda uno tra i principali strumenti di digiatlizzazione del Paese lo SPID (Servizio pubblico di Identità Digitale). In particolare l’accreditamento dei gestori, previsto per giugno 2015 non è ancora stato avviato – ed è previsto per il 15 settembre prossimo – dal momento che le regole tecniche per l’attivazione di SPID, predisposte da AGID a febbraio, sono state approvate il 28 luglio a seguito del parere ricevuto dal Garante per la protezione dei dati personali