Come gestire e valorizzare i patrimoni culturali: il parere del MiBACT

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Un articolo di Voza Carmen e Zago Andrea estratto dalla rivista "FMI – Facility Management Italia".

31 Ottobre 2014

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Voza Carmen e Zago Andrea

Articolo FPA

Un articolo di Voza Carmen e Zago Andrea estratto dalla rivista "FMI – Facility Management Italia".

L’Italia è depositaria del più straordinario patrimonio di beni culturali edificati al mondo. Una prerogativa, questa, che presuppone tuttavia doveri/compiti istituzionali di cui bisogna render conto all’intera comunità nazionale ed internazionale: l’adozione ed il governo di adeguate politiche di tutela, gestione e valorizzazione dei beni distribuiti su tutto il territorio dello Stato. Ma, specie negli ultimi anni e ormai a cadenza quasi giornaliera, i media riferiscono sulle sempre più diffuse e drammatiche condizioni di degrado, abbandono e insicurezza di gran parte dei nostri beni culturali edificati, segnalando una situazione di estrema criticità che chiama direttamente in causa chi è preposto all’esercizio di questi fondamentali doveri/compiti istituzionali. In questo quadro, già di per se fortemente ”stressato”, si evidenzia un’ulteriore condizione di negatività rappresentata dal profondo gap accumulato rispetto ad altri Paesi europei (assai meno dotati del nostro in quanto a patrimonio) a livello di organizzazione e management dei servizi di supporto per i beni culturali. L’intervista ad Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, offre un’importante opportunità per tracciare uno stato dell’arte della situazione e un quadro delle proposte e delle prospettive per ridurre/superare le criticità che affliggono quella che dovrebbe essere la risorsa ”core business” del nostro Paese.

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