Competenze trasversali: anche il PNRR guarda alle “soft skills” per i dipendenti pubblici

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L’investimento “PA competente” del PNRR parla di rafforzamento della nuova stagione concorsuale e di selezioni volte a valutare anche le competenze trasversali. Un tema che diventa quindi sempre più strategico e su cui stanno collaborando anche FPA e FP-CGIL nell’ambito del progetto ConcorsiConTe

15 Gennaio 2021

S

Michela Stentella

Content Manager FPA

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Avere una PA capace e competente è condizione imprescindibile per il rilancio e la ripresa del Paese: è un tema (da sempre) centrale per noi di FPA, ora ribadito pienamente anche all’interno della bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), appena approvata dal Governo. Del PNRR parliamo ampiamente in questo editoriale di Carlo Mochi Sismondi, ma qui vogliamo riprendere in particolare un aspetto: il Piano sottolinea come per innovare la PA si debba lavorare, allo stesso tempo, sul reclutamento del capitale umano e sul rafforzamento e la valorizzazione di questo capitale. Se ne parla in due voci di investimento (la 2.1 e la 2.2) dell’intervento 2 “Innovazione nella PA”, nella missione 1.1 “Digitalizzazione e modernizzazione della pubblica amministrazione”.

Lo stanziamento totale per l’investimento “2.1 PA capace: reclutamento di capitale umano” è di 210 milioni, mentre lo stanziamento per l’investimento “2.2 PA competente: rafforzamento e valorizzazione del capitale umano” è di 720 milioni. In generale, come evidenziato anche nel documento redatto da Forum Disuguaglianze Diversità, Movimenta e FPA, il Piano mette bene in evidenza la necessità di un “rafforzamento della PA che preveda un massiccio rinnovamento generazionale con un progetto innovativo di reclutamento realizzato con bandi moderni, celeri, attenti alle competenze disciplinari e organizzative necessarie per le missioni strategiche e alla parità di genere nelle posizioni apicali”.

In particolare, l’investimento 2.1 prevede tra l’altro un “rafforzamento della nuova stagione concorsuale, già avviata, attraverso la programmazione continua e periodica dei concorsi pubblici, volti a reclutare prioritariamente giovani laureati con competenze tecniche. Le procedure concorsuali, per le quali si prevede implementazione di modalità di selezione secondo modelli già adottati dalle istituzioni europee (modello EPSO), saranno inoltre volte a valutare anche le capacità relazionali, motivazionali, attitudinali e di problem solving (c.d. soft skills)”. La Ministra Fabiana Dadone è tornata più volte nei mesi scorsi a sottolineare l’importanza di puntare sulle soft skills o competenze trasversali (capacità di lavorare in gruppo, capacità di adattamento, ragionamento, gestione dello stress, senso di Stato e capacità di dare allo spazio pubblico e al bene comune il giusto valore), inserendole nei nuovi bandi di concorso e dando quindi loro, già in fase di reclutamento, lo stesso peso assegnato alle competenze digitali e alle competenze tecniche. Lo ha ricordato anche nel suo intervento al FORUM PA di luglio e di novembre.

Come sappiamo, inoltre, con il Decreto Rilancio sono state introdotte nuove regole per procedure concorsuali non solo più snelle, rapide e completamente digitalizzate, ma anche attente in fase di selezione alle competenze trasversali dei candidati. Alcuni bandi con le nuove procedure sono già stati avviati, a partire da giugno. Mentre ad ottobre il Dipartimento della Funzione Pubblica ha elaborato i bandi-tipo (per il reclutamento del personale di Area II e Area III), modelli di riferimento per le assunzioni nella PA, pensati per semplificare e omogeneizzare, appunto, le modalità di reclutamento sul territorio. In questi modelli, ampio spazio è riservato alle competenze trasversali, tecniche e attitudinali.

Il focus sulle competenze è quindi sempre più importante per chi si appresta a entrare nel mondo del lavoro pubblico, un mondo che non dovrebbe più rappresentare il miraggio del posto fisso ma un luogo di creazione di valore per il Paese, capace di attrarre talenti e in grado di motivare e valorizzare le persone che lavorano al suo interno. È per sostenere questo percorso che prosegue la collaborazione tra FPA e FP-CGIL, avviata ormai un anno e mezzo fa e che ha visto la nascita nel novembre 2019 della piattaforma ConcorsiConTe dove, nei mesi successivi, è stata alimentata in maniera costante una sezione formativa con materiali utili per lo studio e la preparazione ai concorsi, con video, video-lezioni e video-pillole in animazione digitale, materiali di approfondimento e test di autovalutazione. Partendo da un corso generale e trasversale dedicato alle caratteristiche dei test preselettivi, passando per un ricco catalogo di formazione sui Saperi di base aperto a tutti, oggi la piattaforma mette a disposizione anche percorsi specifici, pubblicati nell’area riservata del portale e rivolti ai tesserati di FP-CGIL.

Le ultime novità in quest’area sono il percorso dedicato proprio alle competenze trasversali (che va a integrare trasversalmente tutti i percorsi dedicati a specifici concorsi) e il percorso INPS, per la preparazione al concorso di prossima pubblicazione. Entrambi prevedono video lezioni con docenti e videolezioni animate, inoltre per il primo questionari senza limiti di tempo per testare se si è compreso l’argomento e per il secondo un questionario per ogni lezione con 60 domande a cui rispondere in 60 minuti, una vera e proprio simulazione della prova concorsuale. Viene poi fornito non solo il risultato e il tempo impiegato, ma per ogni risposta (corretta o errata) c’è una spiegazione di due minuti, una sorta di “minilezione” di approfondimento.

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