Capacity building PA: dall’avvio di Nuovi Percorsi al bilancio degli impatti
Con undici milioni di euro investiti, Nuovi Percorsi è il progetto più importante all’interno dell’Asse 4 – Capacità istituzionale e amministrativa del programma FSE della Regione Siciliana. Nato nel 2019 nell’ambito della collaborazione tra l’allora Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana e il Formez PA, a distanza di 4 anni, abbiamo voluto fare un breve bilancio in termini di impatto generato con Valeria Spagnuolo, Vice direttrice generale alla produzione di Formez PA e Nada Mezzullo, Responsabile progetto “Nuovi Percorsi”. In questo articolo anche il contributo di Patrizia Valenti, Dirigente Generale del Dipartimento della Formazione Professionale e Autorità di gestione del PO FSE 14-20 della Regione Siciliana
20 Ottobre 2022
Patrizia Fortunato
Redazione FPA
Si avvia verso la sua conclusione il progetto Nuovi Percorsi, nato nel 2019 nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020, Asse 4 “Capacità istituzionale e amministrativa”, e dalla collaborazione tra Dipartimento Formazione Professionale della Regione Siciliana e il Formez PA con lo scopo di attuare interventi di rafforzamento della capacità amministrativa della Regione e degli enti locali.
Si tratta di un progetto complesso, sia per le dimensioni dell’investimento finanziario (undici milioni di euro) sia per la numerosità delle amministrazioni interessate. Le attività di progetto, che hanno coinvolto il 100% degli assessorati della Regione Siciliana e la quasi totalità degli enti locali, hanno infatti abbracciato diversi ambiti di intervento e per tracciare un breve bilancio in termini di impatto generato, abbiamo intervistato Valeria Spagnuolo, Vice direttrice generale alla produzione di Formez PA e Nada Mezzullo, Responsabile progetto “Nuovi Percorsi”. Condividiamo, inoltre, il commento sui risultati raggiunti di Patrizia Valenti, Dirigente Generale del Dipartimento della Formazione Professionale e Autorità di gestione del PO FSE 14-20 della Regione Siciliana.
Genesi del Progetto Nuovi Percorsi
Il progetto vede protagoniste diverse aree dell’amministrazione regionale, concorrenti in vario modo alla gestione delle attività a supporto della programmazione europea, grazie ai contributi provenienti da un progetto che si chiamava “Percorsi”, sul quale la regione aveva già investito e che aveva permesso di effettuare una ricognizione dei fabbisogni all’interno di queste amministrazioni (Dipartimenti regionali ed Enti locali).
Come sottolineato da Valeria Spagnuolo “il progetto è collegato, dal punto di vista funzionale, alla gestione del Piano di Rafforzamento Amministrativo”, approvato e formalizzato dalla Regione. L’obiettivo del PRA (Piano di Rafforzamento Amministrativo) è proprio quello di concorrere a rendere l’amministrazione più efficiente ed efficace nell’attuazione dei Programmi Operativi e nella gestione delle risorse. In effetti, oltre a finanziare gli interventi, il progetto ha seguito l’avanzamento del PRA (oggetto di attenzione soprattutto da parte della presidenza e della giunta), per quanto riguarda il ricorso a strumenti di semplificazione procedurale.
Interventi attuati per il rafforzamento della capacità istituzionale
Sono stati organizzati percorsi formativi – webinar, laboratori, focus di approfondimento, seminari in presenza e a distanza – su temi a carattere trasversale – in materia di appalti, transizione digitale, lavoro agile, privacy e pianificazione strategica territoriale – ma anche tecnico specialistico su normative, programmi e politiche europee. Le attività previste dal progetto non hanno riguardato solo percorsi formativi, ma anche attività di consulenza specialistica, affiancamento e training on the job.
Nada Mezzullo, Responsabile del progetto Nuovi Percorsi, ha citato due interventi realizzati, significativi in termini di impatto: uno è l’intervento attuato presso il Dipartimento della Formazione Professionale sul tema del contenzioso, che ha prodotto un software gestionale per sistematizzare le pratiche del contenzioso; l’altro è l’intervento elaborato nell’ambito di una sessione di assessment delle competenze, presso lo stesso Dipartimento della Formazione Professionale, che ha prodotto un software per la rilevazione dei fabbisogni formativi.
Il miglioramento della gestione del contenzioso è stato uno dei maggiori traguardi raggiunti anche per la Regione Siciliana che, come ha sottolineato Patrizia Valenti, Dirigente Generale del Dipartimento della Formazione Professionale e Autorità di gestione del PO FSE 14-20 della Regione Siciliana, si è resa conto dell’importanza di uno strumento in grado di tenere sotto controllo tutta la massa dei contenziosi e di gestire più fluidamente il processo, tanto da destinate risorse umane ed economiche alla realizzazione di questo software gestionale.
“Nuovi Percorsi è stato realizzato – continua Nada Mezzullo – avendo come riferimento principalmente gli elementi costitutivi del processo di rafforzamento della capacità amministrativa, ovvero le persone e le competenze, le strutture, i processi, gli strumenti. Le persone intese come risorse umane – competenti, motivate, impiegate coerentemente rispetto alle professionalità agite –, le strutture e i processi in termini di qualità dell’organizzazione, e gli strumenti in termini di capacità di dotarsi di mezzi che consentano un lavoro efficiente”. È stato dunque utilizzato “un approccio adattivo, personalizzato sulla base delle esigenze dell’amministrazione, dei diversi dipartimenti e degli enti locali, in raccordo con la Cabina di regia di coordinamento e governance del progetto”.
Sottolinea Valeria Spagnuolo “è proprio la Cabina di regia, istituita su proposta dell’allora Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana e che ha visto il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali fruitori dei servizi di progetto, che ha assicurato il monitoraggio dell’avanzamento delle attività e ha funzionato come stanza di compensazione delle esigenze emergenti con l’obiettivo di avere una visione comune”.
Altro intervento significato per Patrizia Valenti ha riguardato “la valorizzazione della funzione del dirigente”. Un’azione molto importante, in quanto oltre ad agire sulle loro leve motivazionali, questo riconoscimento ha permesso ai dirigenti di comprendere il peso del loro ruolo nel coordinare e stimolare i gruppi di lavoratori. Altre azioni di supporto sono state fatte per le aree interne, per le autorità urbane e per gli enti locali. Un elemento molto significativo, considerando che la Sicilia è stata una delle prime regioni a comprendere l’importanza di chiudere il cerchio del rafforzamento della capacità amministrativa anche con i beneficiari, coinvolgendo in questo processo anche i dipendenti degli enti locali. Una vera e propria intuizione, in quanto ancor prima di avere momenti di confronto con i tavoli nazionali e comunitari, la Regione Siciliana ha inserito questa importante linea a favore dei beneficiari.
Conclusioni
Data la quantità di risorse formative realizzate, il gruppo di lavoro del progetto sta preparando una Digital Library in cui saranno conservate e rese disponibili tutte le risorse formative per la Regione e per chi vorrà usufruirne, ci racconta Nada Mezzullo. Ci si augura, pertanto, che il progetto sia replicabile anche in altre regioni. Intanto, come ha evidenziato Spagnuolo, il progetto ha lasciato un patrimonio sia di metodologie che di risultati che la regione potrà utilizzare anche nella prossima fase di programmazione con la redazione del PRigA, (Piano di rigenerazione amministrativa), che ha sostituito il piano di rafforzamento amministrativo e che ha obiettivi simili per quanto riguarda la gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il monitoraggio delle procedure di assegnazione delle risorse di spesa, con l’intento di realizzare tempestivamente e adeguatamente tutti interventi assegnati all’amministrazione regionale.