Competenze e formazione: cosa chiedono i RTD delle PA centrali e locali

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Quali sono i temi e le competenze sulle quali i Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) delle pubbliche amministrazioni centrali e locali avvertono maggiori esigenze di formazione? I risultati di un’indagine realizzata da AgID, in collaborazione con CRUI, che costituirà una base di partenza per progettare iniziative formative ad hoc

15 Aprile 2020

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Redazione FPA

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Monitoraggio della sicurezza informatica, riorganizzazione dell’amministrazione, coordinamento del processo di diffusione di sistemi quali identità e domicilio digitale, protocollo informatico, firma digitale, coordinamento delle iniziative per un’efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese. Questi alcuni dei temi su cui i Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) delle PA centrali e locali sentono maggiore necessità di approfondimento. È quanto emerge da un’indagine svolta da AgID in collaborazione con CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato lo scorso settembre. 

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In base a questo protocollo, vengono somministrati periodicamente questionari a campioni rappresentativi di amministrazioni, per rilevare le esigenze di formazione che i RTD ritengono più urgenti per se stessi e per i propri collaboratori. L’obiettivo è avere dati di partenza su cui progettare attività di formazione in linea con le reali necessità dei RTD (le figure che hanno il compito di coordinare il percorso di trasformazione digitale all’interno delle PA, così come previsto dal CAD) e che possano rafforzare le competenze richieste.

Entrando più nel dettaglio dell’indagine – realizzata su un campione rappresentativo di 60 amministrazioni, composto da PA centrali e locali, enti e agenzie – emergono quindi queste esigenze di formazione:

  • indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture (68% dei partecipanti);
  • cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione (50%);
  • pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all’interno dell’amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché interoperabilità (48%);
  • progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese (45%).

Con riferimento al Piano triennale, il compito ritenuto più urgente in termini di interventi formativi è quello di favorire lo sviluppo e la diffusione delle competenze digitali all’interno dell’Amministrazione, indicato come molto rilevante dal 72% dei partecipanti.

Per quanto riguarda le Competenze digitali, il 78% dei partecipanti ritiene molto rilevante intervenire sulle “competenze digitali di base” dei dipendenti pubblici, il 70% sulle “competenze specialistiche nell’ambito della PA” e sulle “competenze di e-Leadership nell’ambito della PA”.

Ma le amministrazioni come si stanno muovendo sul tema della formazione? Il 55% delle PA intervistate ha dichiarato di aver effettuato attività di formazione sui temi del questionario. Il 58% ha affidato le iniziative formative all’esterno (enti o consulenti specializzati), il 39% ha scelto di svolgere l’attività formativa internamente, il 3% ha progettato formazione attraverso scambi con un’altra PA. Infine, per ciò che riguarda le modalità di formazione ritenute più efficaci/preferite, il “training on the job” è considerato molto rilevante per il 53% dei partecipanti.

L’indagine – realizzata nel febbraio scorso, insieme a quella sui RTD delle Università – sarà poi estesa ad ulteriori tipologie di amministrazioni, al fine di individuare in modo mirato e specifico la percezione dei fabbisogni formativi RTD dei diversi contesti di PA.

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