Formazione, concorsi, leadership, valutazione e merito, attenzione all’innovazione, ma anche storytelling e capacità di raccontare in modo nuovo le sfide e i risultati ottenuti: sono tante le leve su cui agire per disegnare una PA che sia attrattiva per i giovani e che, al tempo stesso, valorizzi le persone che già da tempo lavorano all’interno delle organizzazioni. Ne parliamo con Giovanni Anastasi, Presidente di Formez, in questa intervista di Gianni Dominici
28 Febbraio 2024
Redazione FPA
Più che un’intervista un dialogo informale, che parte con un caffè e prosegue analizzando le leve su cui le pubbliche amministrazioni dovrebbero agire per diventare davvero protagoniste del periodo di grandi trasformazioni e opportunità che stanno vivendo. Gianni Dominici ha incontrato il presidente di Formez, Giovanni Anastasi, e con lui si è confrontato su temi come la rinnovata attenzione al valore della PA e del lavoro pubblico, la formazione come elemento sostanziale e non formale, il nuovo approccio ai concorsi e alla selezione del personale, la centralità della valutazione e del merito, l’importanza dello storytelling e di raccontare in modo nuovo le sfide e i risultati ottenuti. Senza dimenticare la grande rivoluzione che promette di portare anche nel settore pubblico la diffusione sempre più ampia e veloce dell’intelligenza artificiale.
Attrarre i giovani nella pubblica amministrazione
Come rendere la pubblica amministrazione attraente per i giovani? Un elemento centrale è lo storytelling, il saper utilizzare strumenti comunicativi che rendono la PA più vicina e che sappiano mostrare concretamente i progetti avviati e i risultati ottenuti, oltre a una visione progettuale del futuro.
L’utilizzo di strumenti comunicativi più vicini alla realtà quotidiana è fondamentale. Dobbiamo far vedere che c’è una PA che funziona e coinvolge. La pubblica amministrazione deve essere un racconto in divenire.
Quale formazione per la PA del futuro, nell’era dell’IA
Dobbiamo investire nella formazione dei dipendenti pubblici, specialmente di fronte alle sfide sempre più grandi poste dalla trasformazione digitale.
Bisogna lavorare molto di più in un’ottica di accompagnamento al ruolo e alla professione dove l’accompagnamento fa entrare quelle caratteristiche che chiamiamo soft skills, leadership o capacità decisionale
La differenza tra l’informatica tradizionale e l’intelligenza artificiale è che l’intelligenza artificiale crea dubbi. La sfida non è tecnologica, ma di capacità di scelta.
Concorsi pubblici
Sempre più centrale evolvere le procedure e i modelli di gestione del personale, con massima attenzione alla digitalizzazione e alla trasparenza per ridurre i tempi di attesa e generare valore aggiunto.
Con la digitalizzazione dei concorsi garantiamo trasparenza, sicurezza e velocità. Noi abbiamo avuto un’esperienza recente con Caivano e siamo stati in grado di gestire tutto in tre mesi.
Merito e valorizzazione delle persone
Cosa significa valutare il merito? Significa anche valutare le potenzialità di una persona, anche se questa ha fallito negli obiettivi, trovare un ruolo realmente adatto alle sue capacità. La sfida è quindi valutare le persone in modo completo e dare consequenzialità a questa valutazione.
La sfida è avere la responsabilità di fare le giuste azioni per migliorare le persone con cui lavoriamo