Competenze

Mirta Michilli, (Fondazione Mondo Digitale): “Affrontiamo il nodo competenze o metteremo in crisi il sistema produttivo”

Mirta Michilli, (Fondazione Mondo Digitale): “C’è un problema di competenze e bisogna agire subito”
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Puntare sul miglioramento nell’uso e nella diffusione delle competenze, nell’implementazione e nel fare rete tra scuola, università e lavoro. Questa la ricetta che Mirta Michilli, Fondazione Mondo Digitale, ha condiviso con Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA, in questa intervista in avvicinamento a FORUM PA 2022

7 Giugno 2022

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Redazione FPA

Tra i protagonisti della PA intervistati in attesa del FORUM PA 2022, che si terrà dal 14 al 17 giugno all’Auditorium della Tecnica a Roma, Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, ha intervistato Mirta Michilli, Direttore generale Fondazione Mondo Digitale.

“In Fondazione Mondo Digitale ci occupiamo di diffondere la tecnologia nella società e far sì che le opportunità legate allo sviluppo tecnologico siano a beneficio di tutti, in particolare dei giovani, della scuola e delle fragilità ossia i cittadini che da soli non riescono a cogliere al meglio queste opportunità. Ci occupiamo di società democratica della conoscenza, definizione che ci ha dato il presidente Tullio de Mauro, nostro presidente storico”. Così Mirta Michilli ha presentato la Fondazione di cui Direttore generale e parlando di innovazione e competenze ha aggiunto: “La pandemia ci ha costretto a provarci, è stato un grande esperimento di innovazione. Questo non significa che stiamo facendo passi avanti velocemente, perché tutti gli indici ce lo dicono e anche il DESI per l’Italia è statico. Oggi siamo ancora 25esimi e sulle competenze non siamo per nulla migliorati, abbiamo problemi enormi da risolvere”.

“Anche nella PA – ha affermato Michilli – abbiamo un numero buono di servizi online, ma pochissimi usano i servizi digitali a disposizione. Manca un piano strategico nazionale di diffusione delle competenze digitali, non abbiamo una strategia. Abbiamo Repubblica Digitale che è un collettore, ma credo che il problema principale sia l’implementazione, qualcuno che scelga le buone pratiche e dia gli strumenti giusti per costruire un ecosistema nazionale a supporto dell’innovazione. Noi di Fondazione abbiamo molto da offrire perché sono anni che sperimentiamo”.  

Una situazione analoga anche per quando riguarda il mondo scolastico: “C’è una grande carenza nel dibattito del sistema Paese sulla scuola. Ci sono due grandi problemi, uno la creazione del consenso, perché ci sono investimenti strategici, l’altro un dibattito troppo autoreferenziale senza il coinvolgimento. Il piano non ha le direttive giuste per garantire un’implementazione virtuosa”.

“Nel DESI – ha aggiunto Michilli – l’indice migliore è l’integrazione delle tecnologie digitali, siamo decimi in classifica, ma le aziende si trovano ad affrontare la crisi delle competenze. Se non affrontiamo il problema delle competenze rischiamo di mettere in crisi il sistema produttivo, che è già molto provato. Credo molto nel sistema virtuoso scuola – università – impresa. Dobbiamo da subito mettere in campo le risorse capaci di ottenere i risultati attesi nell’immediato e breve periodo, perché le imprese non trovano le competenze di cui hanno bisogno oggi e i neet sono in crescita, l’urgenza dell’agire bene deve diventare prioritaria”.

Un ultimo passaggio della chiacchierata è stato fatto sulla PA e le sfide del PNRR partendo dalla necessità di fare formazione. Come ha detto Dominici oggi il ruolo del pubblico deve essere quello di mettere in rete, connettere e valorizzare le eccellenze.

“Non c’è stata una richiesta strategica da parte di chi si occupa di formazione dei dipendenti pubblici e per le sfide che abbiamo in campo non possiamo più accettare una PA autoreferenziale”, ha concluso Michilli.

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