Contributo “Il futuro dell’innovazione” di S. Trevisanato
Caro Presidente,
ho letto con estremo interesse il documento che mi ha inviato, il quale espone secondo un percorso lineare e semplice un paradigma di innovazione – a mio parere – di elevato profilo ma al tempo stesso concreto, potenzialmente in grado di aggregare pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini attorno ad una idea condivisa di progresso empatica e collaborativa, basata sulla capacità di tutti i soggetti coinvolti di “fare rete”.
2 Novembre 2010
Sandro Trevisanato
Caro Presidente,
ho letto con estremo interesse il documento che mi ha inviato, il quale espone secondo un percorso lineare e semplice un paradigma di innovazione – a mio parere – di elevato profilo ma al tempo stesso concreto, potenzialmente in grado di aggregare pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini attorno ad una idea condivisa di progresso empatica e collaborativa, basata sulla capacità di tutti i soggetti coinvolti di “fare rete”.
L’idea che l’innovazione non possa essere imposta dall’alto per legge, ma nasca piuttosto dallo sviluppo dei “beni relazionali” propri di territori e comunità; che il progresso anche economico del Paese derivi dalla capacità di quegli stessi territori e comunità di “mettere in rete” il proprio patrimonio; che tale “ecosistema” abbia necessità di una azione di governo che gli dia vita e ne orienti la crescita: questi principi sono al tempo stesso politici, sociali e – per tornare a noi – propri del “governo in rete”.
A tale proposito, la Sogei ha da tempo posto al centro della propria strategia di sviluppo la innovazione tecnologica, fondata sulla integrazione e condivisione – secondo regole precise – della grande mole di informazioni pubbliche gestite, sulla promozione delle best practices sviluppate per il sistema della fiscalità, sul superamento del digital divide al fine di sviluppare le potenzialità del lavoro collaborativo a tutti i livelli.
Tale strategia si estende oggi dalla pubblica amministrazione centrale agli enti locali, alle imprese ed ai cittadini; travalica l’ambito strettamente fiscale e parafiscale per svilupparsi – ad esempio – nell’ambito della sanità e dei servizi in rete di tipo infrastrutturale, quali la posta elettronica certificata, la fatturazione elettronica, la conservazione sostitutiva dei documenti; si alimenta infine anche molteplici esperienze in ambito europeo ed internazionale.