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Cooperazione e collaborazione, parole chiave in Conferenza delle Regioni: dialogo con Alessia Grillo

Cooperazione e collaborazione, parole chiave in Conferenza delle Regioni: dialogo con Alessia Grillo
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Cosa fa la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome? Come è cambiata negli ultimi anni e come si relazionano le Regioni con lo Stato? E che ruolo svolge nella definizione degli indirizzi contrattuali per il settore sanitario? Ce lo spiega la Segretaria generale della Conferenza, Alessia Grillo, nella terza puntata degli “Speciali Dialoghi PA” per la Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, in collaborazione con FPA

30 Agosto 2023

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Redazione FPA

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome svolge un ruolo fondamentale nella relazione tra le Regioni e lo Stato. Fondata nel 1981, poco dopo l’emanazione dei decreti presidenziali e del DPR 616 che hanno trasferito le prime competenze alle Regioni, la Conferenza è nata con l’obiettivo di unire le forze e affrontare in modo unitario il confronto con il Governo. Parte da questa constatazione il dialogo tra Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, e Alessia Grillo, Segretaria generale della Conferenza.

Proseguono così gli “Speciali Dialoghi PA” della Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo in collaborazione con FPA. Una serie di conversazioni con dirigenti e persone esperte di pubblica amministrazione.

Negli ultimi anni, la Conferenza delle Regioni ha subito diverse trasformazioni. Da un’organizzazione inizialmente informale, ha assunto gradualmente una struttura stabile e si è dotata di una struttura tecnica specifica: il Centro Interregionale Studi e Documentazione. Nel 2005 i presidenti delle Regioni hanno adottato un regolamento di funzionamento della Conferenza che ha portato lo scorso anno alla sigla dell’intesa interistituzionale dinanzi al Presidente della Repubblica. “La Conferenza è stata istituzionalizzata attraverso la firma dell’intesa attuativa dell’articolo 117, comma 3 della Costituzione, firmata da tutte le Regioni per la prima volta – ha sottolineato Grillo – dall’entrata in vigore del Titolo V della Costituzione”.

Condivisione e cooperazione’ sono due parole chiave che si susseguono all’interno dello Statuto e del regolamento istitutivo della Conferenza delle Regioni, ed “è probabilmente per questo che la Conferenza è riuscita a ottenere numerosi successi, superando le differenze territoriali e politiche”.

“La Conferenza è oggi l’interlocutore del governo, le regioni parlano con una voce sola”. Grillo ha infatti evidenziato come la Conferenza delle Regioni sia un organismo che coinvolge pienamente. “Non c’è provvedimento, documento, dossier che non venga comunicato, partecipato, istruito da parte di tutte le Regioni”.

Un altro tema centrale riguarda la sanità, “l’80% del bilancio regionale è destinato alla sanità e le competenze più specifiche delle regioni riguardano proprio la sanità”.

Il Comitato di settore Regioni-Sanità, istituito presso la Conferenza delle Regioni a seguito delle modifiche introdotte dalla riforma Brunetta e in particolare della modifica dell’articolo 41 del Decreto legislativo n. 165 del 2001, ha consolidato il rapporto già sviluppato negli anni tra Conferenza e ARAN riguardo alla contrattazione del personale dipendente del settore sanitario. “Le trattative più complicate sono proprio quelle inerenti la sanità e abbiamo chiesto al Governo – ha affermato Grillo – alcune innovazioni importanti per gli operatori della sanità. È in atto una valutazione dei profili professionali”.

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